Introduzione: La sarcopenia è un’alterazione progressiva e generalizzata della muscolatura scheletrica caratterizzata da riduzione della massa e della forza muscolare associata anche a peggioramento della qualità del muscolo. Tale condizione è molto diffusa nella popolazione anziana in particolare nei soggetti ricoverati ed è correlata a numerosi outcomes negativi quali disabilità, rischio di ospedalizzazione e mortalità. Negli ultimi anni l’ecografia muscolare è sempre più utilizzata per lo studio e la diagnosi della sarcopenia. Lo scopo di questa tesi è stato valutare l’impatto prognostico delle variabili di ecografia muscolare in pazienti anziani ricoverati rispetto al rischio di ospedalizzazione e mortalità in un follow-up di 12 mesi. Metodi: Lo studio è stato condotto su un campione di 158 soggetti (79 donne, età media 86.4 ± 5.2 anni) ricoverati nel reparto di Geriatria dell’Ospedale HUB di Treviso. Nei primi giorni di degenza sono stati registrati altezza (h), peso, diagnosi di ricovero e sono stati calcolati la Cumulative Illness Rating Scale - Geriatric (CIRS-G) e il Barthel index. I pazienti sono stati inoltre sottoposti a valutazione della forza dei muscoli flessori della mano mediante handgrip test e a ecografia muscolare del muscolo retto femorale scansionato in sezione trasversale a metà della distanza tra spina iliaca antero-superiore e margine superiore della rotula con valutazione dell’area trasversale (CSA) e dell’ecogenicità. È stato poi calcolato il rapporto tra CSA/h2. Sono stati quindi raccolti i dati relativi a nuove ospedalizzazioni e mortalità in un follow-up di 12 mesi. Risultati: Nel periodo di osservazione di 12 mesi 53 pazienti su 158 sono deceduti (33.5%) e 74 pazienti su 158 sono stati riospedalizzati (46.8%). È stato osservato che coloro che appartenevano al terzile più basso di rapporto CSA/h2 avevano un tasso di rischio di mortalità 2.2 volte maggiore (HR 2.26; 95% CI: 1.15-4.44) rispetto a chi apparteneva al terzile più elevato, mentre coloro che appartenevano al terzile più basso di handgrip avevano un tasso di rischio di morte di 2.3 volte maggiore (HR 2.35; 95% CI: 1.2-4.7) rispetto a chi apparteneva al terzile più alto. Coloro che appartenevano al terzile più alto di ecogenicità avevano un rischio di ospedalizzazione di 2.6 volte superiore (HR 2.60; 95% CI: 1.4-4.8) rispetto a coloro che appartenevano al terzile più basso. I dati sono stati poi aggiustati per età e sesso, indice Barthel pre-ricovero, scala CIRS e diagnosi di ricovero. Conclusioni: Lo studio conferma che nei pazienti ospedalizzati l’ecografia muscolare è uno strumento utile nella stratificazione del rischio di riospedalizzazione e morte dopo la dimissione.
Valutazione del valore prognostico delle variabili di ecografia muscolare rispetto al rischio di ospedalizzazione e mortalità in una popolazione di anziani ricoverati in ospedale per acuti
GOINAVI, ANNA
2022/2023
Abstract
Introduzione: La sarcopenia è un’alterazione progressiva e generalizzata della muscolatura scheletrica caratterizzata da riduzione della massa e della forza muscolare associata anche a peggioramento della qualità del muscolo. Tale condizione è molto diffusa nella popolazione anziana in particolare nei soggetti ricoverati ed è correlata a numerosi outcomes negativi quali disabilità, rischio di ospedalizzazione e mortalità. Negli ultimi anni l’ecografia muscolare è sempre più utilizzata per lo studio e la diagnosi della sarcopenia. Lo scopo di questa tesi è stato valutare l’impatto prognostico delle variabili di ecografia muscolare in pazienti anziani ricoverati rispetto al rischio di ospedalizzazione e mortalità in un follow-up di 12 mesi. Metodi: Lo studio è stato condotto su un campione di 158 soggetti (79 donne, età media 86.4 ± 5.2 anni) ricoverati nel reparto di Geriatria dell’Ospedale HUB di Treviso. Nei primi giorni di degenza sono stati registrati altezza (h), peso, diagnosi di ricovero e sono stati calcolati la Cumulative Illness Rating Scale - Geriatric (CIRS-G) e il Barthel index. I pazienti sono stati inoltre sottoposti a valutazione della forza dei muscoli flessori della mano mediante handgrip test e a ecografia muscolare del muscolo retto femorale scansionato in sezione trasversale a metà della distanza tra spina iliaca antero-superiore e margine superiore della rotula con valutazione dell’area trasversale (CSA) e dell’ecogenicità. È stato poi calcolato il rapporto tra CSA/h2. Sono stati quindi raccolti i dati relativi a nuove ospedalizzazioni e mortalità in un follow-up di 12 mesi. Risultati: Nel periodo di osservazione di 12 mesi 53 pazienti su 158 sono deceduti (33.5%) e 74 pazienti su 158 sono stati riospedalizzati (46.8%). È stato osservato che coloro che appartenevano al terzile più basso di rapporto CSA/h2 avevano un tasso di rischio di mortalità 2.2 volte maggiore (HR 2.26; 95% CI: 1.15-4.44) rispetto a chi apparteneva al terzile più elevato, mentre coloro che appartenevano al terzile più basso di handgrip avevano un tasso di rischio di morte di 2.3 volte maggiore (HR 2.35; 95% CI: 1.2-4.7) rispetto a chi apparteneva al terzile più alto. Coloro che appartenevano al terzile più alto di ecogenicità avevano un rischio di ospedalizzazione di 2.6 volte superiore (HR 2.60; 95% CI: 1.4-4.8) rispetto a coloro che appartenevano al terzile più basso. I dati sono stati poi aggiustati per età e sesso, indice Barthel pre-ricovero, scala CIRS e diagnosi di ricovero. Conclusioni: Lo studio conferma che nei pazienti ospedalizzati l’ecografia muscolare è uno strumento utile nella stratificazione del rischio di riospedalizzazione e morte dopo la dimissione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/81691