I nematodi gastro-intestinali (NGI) rappresentano una delle principali patologie che colpiscono i bovini al pascolo, causando significative perdite economiche legate ad un calo di produttività, nonché ad un indebolimento dello stato di salute generale degli animali, che spesso può presentarsi in forma sub-clinica. Generalmente l’infestazione si evidenzia con un importante calo dell’incremento ponderale e con una più o meno spiccata diminuzione qualitativa e quantitativa della produzione lattea. In letteratura si riconosce nel pascolo uno dei principali fattori di rischio delle infestazioni da NGI, tuttavia, neppure i bovini allevati unicamente a stabulazione possono essere considerati esenti da tale problematica. Le perdite economiche conseguenti alle infestazioni da NGI dei ruminanti hanno spinto gli allevatori ad impostare, negli anni, una lotta sistemica nei confronti di questi parassiti, utilizzando, nella maggior parte dei casi, un approccio basato esclusivamente sui farmaci antielmintici. Tali protocolli terapeutici si sono rivelati non sempre adeguati: l’uso intensivo di questi farmaci ha infatti favorito l’insorgenza di fenomeni di antielmintico-resistenza, rischiando di limitare l’efficacia delle principali molecole antielmintiche utilizzate. È proprio per questo motivo che si ritiene fondamentale adottare un sistema di monitoraggio che permetta di valutare, in primo luogo, la reale necessità dei trattamenti farmacologici e, in secondo luogo, l’efficacia di questi ultimi. L’intervento strategico, laddove vi sia realmente bisogno, è infatti uno dei pochi strumenti a nostra disposizione per limitare l’emergere di popolazioni di nematodi resistenti. Con questo lavoro di tesi si intende valutare, attraverso il campionamento di feci di bovini al rientro dal pascolo estivo, la presenza e la numerosità di NGI, con lo scopo di impostare, se necessario, un protocollo terapeutico mirato, che vada a razionalizzare i trattamenti farmacologici finora utilizzati negli allevamenti oggetto di campionamento. In totale sono state investigate cinque aziende, tramite esami copromicroscopici quantitativi individuali su un campione rappresentativo di animali per ciascuna di esse. In generale, tutte le aziende hanno mostrato delle cariche parassitarie molto basse, con valori massimi tra le 80 e le 140 UPG per gli strongili gastro-intestinali, e quasi totale assenza di altri gruppi di nematodi. Sebbene questo studio si basi su una scarsa numerosità campionaria, fornisce dei risultati interessanti ed in parte inattesi. Il monitoraggio parassitologico potrebbe rappresentare uno strumento utile per investigare, in futuro ed in maniera più approfondita, la problematica dei NGI dei bovini al pascolo, nonché la problematica dell’antielmintico resistenza.
Trattamenti antielmintici in bovini al rientro dal pascolo estivo: un protocollo mirato per limitare la problematica dell'antielmintico-resistenza
SANTINI, ELENA
2023/2024
Abstract
I nematodi gastro-intestinali (NGI) rappresentano una delle principali patologie che colpiscono i bovini al pascolo, causando significative perdite economiche legate ad un calo di produttività, nonché ad un indebolimento dello stato di salute generale degli animali, che spesso può presentarsi in forma sub-clinica. Generalmente l’infestazione si evidenzia con un importante calo dell’incremento ponderale e con una più o meno spiccata diminuzione qualitativa e quantitativa della produzione lattea. In letteratura si riconosce nel pascolo uno dei principali fattori di rischio delle infestazioni da NGI, tuttavia, neppure i bovini allevati unicamente a stabulazione possono essere considerati esenti da tale problematica. Le perdite economiche conseguenti alle infestazioni da NGI dei ruminanti hanno spinto gli allevatori ad impostare, negli anni, una lotta sistemica nei confronti di questi parassiti, utilizzando, nella maggior parte dei casi, un approccio basato esclusivamente sui farmaci antielmintici. Tali protocolli terapeutici si sono rivelati non sempre adeguati: l’uso intensivo di questi farmaci ha infatti favorito l’insorgenza di fenomeni di antielmintico-resistenza, rischiando di limitare l’efficacia delle principali molecole antielmintiche utilizzate. È proprio per questo motivo che si ritiene fondamentale adottare un sistema di monitoraggio che permetta di valutare, in primo luogo, la reale necessità dei trattamenti farmacologici e, in secondo luogo, l’efficacia di questi ultimi. L’intervento strategico, laddove vi sia realmente bisogno, è infatti uno dei pochi strumenti a nostra disposizione per limitare l’emergere di popolazioni di nematodi resistenti. Con questo lavoro di tesi si intende valutare, attraverso il campionamento di feci di bovini al rientro dal pascolo estivo, la presenza e la numerosità di NGI, con lo scopo di impostare, se necessario, un protocollo terapeutico mirato, che vada a razionalizzare i trattamenti farmacologici finora utilizzati negli allevamenti oggetto di campionamento. In totale sono state investigate cinque aziende, tramite esami copromicroscopici quantitativi individuali su un campione rappresentativo di animali per ciascuna di esse. In generale, tutte le aziende hanno mostrato delle cariche parassitarie molto basse, con valori massimi tra le 80 e le 140 UPG per gli strongili gastro-intestinali, e quasi totale assenza di altri gruppi di nematodi. Sebbene questo studio si basi su una scarsa numerosità campionaria, fornisce dei risultati interessanti ed in parte inattesi. Il monitoraggio parassitologico potrebbe rappresentare uno strumento utile per investigare, in futuro ed in maniera più approfondita, la problematica dei NGI dei bovini al pascolo, nonché la problematica dell’antielmintico resistenza.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/81837