Background: la consistenza palpatoria dell’arto affetto da linfedema fornisce informazioni importanti circa lo stato di alterazione tissutale, che a sua volta rispecchia lo stato di sovvertimento del circolo linfatico. Costituisce un segno clinico da tenere in considerazione nella scelta delle modalità del trattamento decongestivo e della tipologia di guaina elasto-contenitive da prescrivere al paziente. Nella pratica clinica la valutazione delle caratteristiche fisiche della cute avviene tramite la palpazione, metodo operatore dipendente che non permette un’analisi quantitativa delle sue proprietà. La valutazione della condizione cutanea in maniera standardizzata, quantitativa, ripetibile e non invasiva rappresenta ancora una sfida clinica. Questo studio è stato finalizzato alla valutazione dell’utilità dello SkinFibroMeter, uno strumento portatile e non invasivo che permette l’analisi delle proprietà biomeccaniche del complesso dermo-epidermico, per la valutazione della cute dei pazienti affetti da linfedema degli arti superiori e degli arti inferiori. La valutazione è stata eseguita rapportando i dati acquisiti con lo SkinFibroMeter nell’arto affetto con l’arto controlaterale sano e con le rilevazioni obiettive e strumentali che vengono effettuate nella pratica clinica. Inoltre è stata testata la sensibilità dello strumento nel cogliere le variazioni tissutali dell’arto in seguito a trattamento decongestivo complesso. Metodi: Lo studio retrospettivo è stato condotto su 31 soggetti con linfedema monolaterale, primario o secondario, degli arti superiori o degli arti inferiori, escludendo i casi bilaterali per consentire una comparazione con un arto sano. I pazienti sono stati reclutati presso l’ambulatorio dell’U.O. di Riabilitazione Ortopedica e Neurologica dell'Azienda Ospedaliera di Padova tra Maggio e Novembre 2024. Le valutazioni cliniche comprendevano misurazioni tramite SkinFibroMeter, misure circonferenziali di superficie, improntabilità quantificata con l’EPS, ed ecografia dei tessuti molli superficiali. Inoltre, sono stati raccolti dati antropometrici (altezza, peso, BMI), dati anamnestici quali la durata del linfedema, l’utilizzo o meno della guaina elastocompressiva, l’origine primaria o secondaria. In un piccolo gruppo di pazienti in cui non sussistevano controindicazioni (quali arteropatia obliterante o infezioni cutanee attive) le valutazioni sono state eseguite anche dopo il trattamento decongestivo complesso per studiare le eventuali variazioni della durezza cutanea in risposta al trattamento. Conclusioni: Lo studio evidenzia l’utilità dello SkinFibroMeter come strumento sensibile e standardizzato per valutare la consistenza cutanea nei pazienti con linfedema. Lo strumento ha dimostrato di rilevare con precisione le differenze di rigidità cutanea tra l’arto affetto e quello sano, correlando con altri parametri clinici (volumi) e strumentali (ecografici). Inoltre lo SkinFibroMeter si è dimostrato utile nella valutazione dell’efficacia dei trattamenti, permettendo di apprezzare una variazione in senso positivo della rigidità cutanea in risposta al trattamento anche in assenza di cambiamenti macroscopici del volume dell’arto.
Studio sull’efficacia dello SkinFibroMeter per individuare il grado di progressione del linfedema, correlazioni con la clinica e con il reperto ecografico. Valutazione dell’utilità dello strumento per il monitoraggio dell’efficacia del trattamento decongestivo complesso.
CAREGNATO, ALLEGRA
2022/2023
Abstract
Background: la consistenza palpatoria dell’arto affetto da linfedema fornisce informazioni importanti circa lo stato di alterazione tissutale, che a sua volta rispecchia lo stato di sovvertimento del circolo linfatico. Costituisce un segno clinico da tenere in considerazione nella scelta delle modalità del trattamento decongestivo e della tipologia di guaina elasto-contenitive da prescrivere al paziente. Nella pratica clinica la valutazione delle caratteristiche fisiche della cute avviene tramite la palpazione, metodo operatore dipendente che non permette un’analisi quantitativa delle sue proprietà. La valutazione della condizione cutanea in maniera standardizzata, quantitativa, ripetibile e non invasiva rappresenta ancora una sfida clinica. Questo studio è stato finalizzato alla valutazione dell’utilità dello SkinFibroMeter, uno strumento portatile e non invasivo che permette l’analisi delle proprietà biomeccaniche del complesso dermo-epidermico, per la valutazione della cute dei pazienti affetti da linfedema degli arti superiori e degli arti inferiori. La valutazione è stata eseguita rapportando i dati acquisiti con lo SkinFibroMeter nell’arto affetto con l’arto controlaterale sano e con le rilevazioni obiettive e strumentali che vengono effettuate nella pratica clinica. Inoltre è stata testata la sensibilità dello strumento nel cogliere le variazioni tissutali dell’arto in seguito a trattamento decongestivo complesso. Metodi: Lo studio retrospettivo è stato condotto su 31 soggetti con linfedema monolaterale, primario o secondario, degli arti superiori o degli arti inferiori, escludendo i casi bilaterali per consentire una comparazione con un arto sano. I pazienti sono stati reclutati presso l’ambulatorio dell’U.O. di Riabilitazione Ortopedica e Neurologica dell'Azienda Ospedaliera di Padova tra Maggio e Novembre 2024. Le valutazioni cliniche comprendevano misurazioni tramite SkinFibroMeter, misure circonferenziali di superficie, improntabilità quantificata con l’EPS, ed ecografia dei tessuti molli superficiali. Inoltre, sono stati raccolti dati antropometrici (altezza, peso, BMI), dati anamnestici quali la durata del linfedema, l’utilizzo o meno della guaina elastocompressiva, l’origine primaria o secondaria. In un piccolo gruppo di pazienti in cui non sussistevano controindicazioni (quali arteropatia obliterante o infezioni cutanee attive) le valutazioni sono state eseguite anche dopo il trattamento decongestivo complesso per studiare le eventuali variazioni della durezza cutanea in risposta al trattamento. Conclusioni: Lo studio evidenzia l’utilità dello SkinFibroMeter come strumento sensibile e standardizzato per valutare la consistenza cutanea nei pazienti con linfedema. Lo strumento ha dimostrato di rilevare con precisione le differenze di rigidità cutanea tra l’arto affetto e quello sano, correlando con altri parametri clinici (volumi) e strumentali (ecografici). Inoltre lo SkinFibroMeter si è dimostrato utile nella valutazione dell’efficacia dei trattamenti, permettendo di apprezzare una variazione in senso positivo della rigidità cutanea in risposta al trattamento anche in assenza di cambiamenti macroscopici del volume dell’arto.File | Dimensione | Formato | |
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