L’ordinamento penale italiano ha a lungo applicato ai minori normative pensate per gli adulti, fino all’introduzione del D.P.R. 448/1988, che ha rappresentato un cambiamento epocale: l’educazione del minore autore di reato è stata posta al centro, superando l’approccio punitivo e promuovendo interventi orientati al reinserimento sociale. Tuttavia, con l’introduzione del Decreto-legge Caivano, successivamente convertito nella Legge n. 159/2023, i principi fondamentali del Codice del Processo Penale Minorile sembrano essere stati messi in discussione. Questo provvedimento, nato per contrastare il fenomeno della criminalità giovanile, ha introdotto modifiche che, sebbene includano elementi di rieducazione, si caratterizzano soprattutto per un approccio più punitivo. Il presente lavoro di ricerca si propone di indagare se l’introduzione di tale legge abbia effettivamente prodotto cambiamenti che rischiano di alterare i principi fondanti del processo penale minorile. L’analisi si concentrerà sul contesto dell’USSM di Venezia, ponendo particolare attenzione alle implicazioni pratiche per le attività degli assistenti sociali. La domanda centrale della ricerca è: “l'entrata in vigore del Decreto legge Caivano e la sua conversione in legge, hanno influenzato le pratiche operative e le modalità di intervento degli assistenti sociali dell'USSM?”.
L'evoluzione del procedimento penale nell'ambito della giustizia minorile italiana prima e dopo l'entrata in vigore della Legge 159/2023
IOBSTRAIBIZER, CECILIA
2024/2025
Abstract
L’ordinamento penale italiano ha a lungo applicato ai minori normative pensate per gli adulti, fino all’introduzione del D.P.R. 448/1988, che ha rappresentato un cambiamento epocale: l’educazione del minore autore di reato è stata posta al centro, superando l’approccio punitivo e promuovendo interventi orientati al reinserimento sociale. Tuttavia, con l’introduzione del Decreto-legge Caivano, successivamente convertito nella Legge n. 159/2023, i principi fondamentali del Codice del Processo Penale Minorile sembrano essere stati messi in discussione. Questo provvedimento, nato per contrastare il fenomeno della criminalità giovanile, ha introdotto modifiche che, sebbene includano elementi di rieducazione, si caratterizzano soprattutto per un approccio più punitivo. Il presente lavoro di ricerca si propone di indagare se l’introduzione di tale legge abbia effettivamente prodotto cambiamenti che rischiano di alterare i principi fondanti del processo penale minorile. L’analisi si concentrerà sul contesto dell’USSM di Venezia, ponendo particolare attenzione alle implicazioni pratiche per le attività degli assistenti sociali. La domanda centrale della ricerca è: “l'entrata in vigore del Decreto legge Caivano e la sua conversione in legge, hanno influenzato le pratiche operative e le modalità di intervento degli assistenti sociali dell'USSM?”.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/82210