Con la presente tesi di laurea si va ad analizzare il complesso di Casera Venàl esaminando le strutture esistenti dal punto di vista strutturale, sociale e turistico per poi proporre un progetto di rivalutazione dell’intero complesso atto al completo recupero sia strutturale che funzionale delle strutture esistenti che la progettazione di un nuovo rifugio alpino ecosostenibile e adattabile alle esigenze di un sempre più in crescita turismo alpino. La zona d’interesse è chiave dal punto di vista turistico in quanto ponte tra le vette del massiccio Col Nudo-Cavalle sede della Alta Via n°7 e la conca dell’Alpago e il lago di Santa Croce. La tesi parte da un’analisi tipologica, funzionale e architettonica sulle strutture destinate al turismo alpino della zona, fondamentale per un maggiore comprensione del territorio e per la scelte delle tecniche costruttive. Particolare attenzione viene data anche all’aspetto storico-sociale, infatti le strutture esistenti ora in parziale disuso erano tempo fa punti di appoggio per animali e pastori durante i periodi d’alpeggio; punto fondamentale di questa tesi è infatti quello di andare a rivalorizzare questa storica attività ristrutturando gli edifici esistenti e creare un contesto dinamico e propositivo dato dalla nuova struttura ricettiva. Per la costruzione del nuovo rifugio i punti cardine sono quelli di ecosostenibilità, sia sulla scelta dei materiali che sulla fornitura degli impianti e l’impatto energetico, e di coesione sia col territorio circostante che coesione con le caratteristiche architettoniche delle strutture analizzate di quella tipologia. La scelta del materiali, nel caso specifico della struttura portante dell’XLAM, è dettata sia dalla sostenibilità di tale materiale sia dalla sua reperibilità nel contesto dell’Alpago, Cansiglio e Cadore.

Architettura prealpina. Recupero e ampliamento di Casera Venàl.

ENDRIGO, NICOLA
2024/2025

Abstract

Con la presente tesi di laurea si va ad analizzare il complesso di Casera Venàl esaminando le strutture esistenti dal punto di vista strutturale, sociale e turistico per poi proporre un progetto di rivalutazione dell’intero complesso atto al completo recupero sia strutturale che funzionale delle strutture esistenti che la progettazione di un nuovo rifugio alpino ecosostenibile e adattabile alle esigenze di un sempre più in crescita turismo alpino. La zona d’interesse è chiave dal punto di vista turistico in quanto ponte tra le vette del massiccio Col Nudo-Cavalle sede della Alta Via n°7 e la conca dell’Alpago e il lago di Santa Croce. La tesi parte da un’analisi tipologica, funzionale e architettonica sulle strutture destinate al turismo alpino della zona, fondamentale per un maggiore comprensione del territorio e per la scelte delle tecniche costruttive. Particolare attenzione viene data anche all’aspetto storico-sociale, infatti le strutture esistenti ora in parziale disuso erano tempo fa punti di appoggio per animali e pastori durante i periodi d’alpeggio; punto fondamentale di questa tesi è infatti quello di andare a rivalorizzare questa storica attività ristrutturando gli edifici esistenti e creare un contesto dinamico e propositivo dato dalla nuova struttura ricettiva. Per la costruzione del nuovo rifugio i punti cardine sono quelli di ecosostenibilità, sia sulla scelta dei materiali che sulla fornitura degli impianti e l’impatto energetico, e di coesione sia col territorio circostante che coesione con le caratteristiche architettoniche delle strutture analizzate di quella tipologia. La scelta del materiali, nel caso specifico della struttura portante dell’XLAM, è dettata sia dalla sostenibilità di tale materiale sia dalla sua reperibilità nel contesto dell’Alpago, Cansiglio e Cadore.
2024
Pre-Alpine architecture, restoration and extension of Casera Venàl
rifugio alpino
recupero
XLAM
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/82301