Start-up Valuation: The Inherent Challenges in Valuing Young Companies

The paper aims to show the dark side of start-ups, represented by the issues faced by young companies across different life-cycle stages and how these affect their evaluation. Specifically, after comprehending the high-risk nature of start-ups and their financing, the paper examines the traditional valuation methods, highlighting their constraints and how alternative methods may offer a viable solution. The topic is investigated using two different approaches. The theoretical analysis examines the issue according to the reference research and literature; the practical part is presented by the case study of We Wear s.r.l, a recent Italian start-up operating in the Fashion-Tec Industry. The case study provides a specific analysis of the strengths and weaknesses of each method, making it possible to determine which leads to a more reliable evaluation. The results show that, although some methods appear more effective, none is definitively better. What traditional methods fail to measure, alternative tools may instead evaluate. The reason is that every method reflects a different perspective, and, given the complexity and uncertainty of young companies, each can contribute to a more comprehensive valuation. Concerning the practical analysis, the results obtained also derive from subjective estimation made by the author of this paper. Therefore, the overall valuation may not be reliable. Especially, in the case study, it can be noted issues common to all start-ups such as the absence of comparable data, which led to the necessity of assumptions. This limitation demonstrates what is mentioned in the literature, confirming the uncertainty when evaluating a start-up. Finally, this research is not intended to be a definitive guide; it serves as a starting point for analyzing the key challenges and comprehending the complexity of young companies. The choice of examining a small and privately owned start-up is motivated by the desire to give a tangible idea of the difficulty in evaluating start-ups, offering a subjective perspective of analysis.

L’obiettivo dell’elaborato è mostrare il lato oscuro delle start-up rappresentato dalle principali sfide incontrate nelle diverse fasi di vita e di come influiscono nella loro valutazione. Dopo aver compreso la natura rischiosa delle start-up e le diverse modalità di finanziamento, la ricerca esamina i metodi di valutazione tradizionali, evidenziandone i limiti e come i metodi alternativi possono offrire una soluzione valida. L'argomento viene approfondito impiegando due diversi approcci: l’analisi teorica, che approfondisce la letteratura e ricerche di riferimento e l’analisi pratica, presentata dal case study di We Wear s.r.l., una recente start-up italiana operante nel settore Fashion-Tec. Il case study fornisce un'analisi specifica dei punti di forza e di debolezza di ciascun metodo, determinando quale potrebbe condurre a una valutazione più affidabile. I risultati mostrano che, sebbene alcuni metodi sembrino più efficaci, nessuno è definitivamente migliore. Ciò che i metodi tradizionali non riescono a misurare, gli strumenti alternativi possono invece valutarlo. La motivazione risiede nel fatto che ogni metodo riflette una prospettiva diversa e, data la complessità e l'incertezza delle giovani imprese, ognuno può contribuire a una valutazione più completa. Riguardo l'analisi pratica, i risultati ottenuti derivano anche da stime soggettive effettuate dall'autore del presente lavoro; pertanto, la valutazione complessiva potrebbe non essere affidabile. In particolare, nel case study si offrono problematiche comuni a tutte le start-up che hanno portato la necessità di formulare alcune ipotesi. Questa limitazione dimostra le sfide riportate dalla letteratura, confermando l'incertezza nella valutazione di una start-up. Infine, questo elaborato non vuole essere una guida definitiva, bensì come punto di partenza per analizzare complessità delle giovani imprese e le sfide di valutazione associate. La scelta di osservare una start-up privata di limitate dimensioni è motivata dalla volontà di dare un'idea tangibile della difficoltà di valutazione delle giovani imprese, offrendo una prospettiva di analisi soggettiva.