Intrahepatic cholangiocarcinoma (iCCA) is the second most common primary liver tumor often diagnosed at an advanced stage with limited treatment options and poor prognosis. Due to its high heterogeneity, treatment for iCCA is particularly challenging and still notably limited as well as ineffective. This study aims to investigate the tumoral environment and its protagonists in order to dissect this heterogeneity and attempt to reconstruct its complexity. The integrative approach based on multi-omic transcriptomic data has enabled the observation and study of cancer cells and their surrounding environment with a level of resolution otherwise unattainable. The results suggest, in agreement with recent research in cancer studies, that the functional roles of tumor cells are not dictated primarily by their clonal identity but rather by a collective phenotypic specialization. Based on this, it is reasonable to hypothesize that the observed heterogeneity does not arise from genotypic differentiation and selection processes, but rather from phenotypic processes, possibly driven by mutual interactions or epigenetic modifications. These findings pave the way for various scenarios, highlighting new approaches and methodologies for advancing cancer research.

Il colangiocarcinoma intraepatico (iCCA) è il secondo tumore epatico primario più comune, spesso diagnosticato in fase avanzata con opzioni terapeutiche limitate e prognosi infausta. A causa della sua elevata eterogeneità, il trattamento dell'iCCA è particolarmente impegnativo e ancora notevolmente limitato e inefficace. Questo studio si propone di indagare l'ambiente tumorale e i suoi protagonisti per sviscerare questa eterogeneità e cercare di ricostruirne la complessità. L'approccio integrativo basato su dati trascrittomici e multi-omici ha permesso di osservare e studiare le cellule tumorali e l'ambiente circostante con un livello di risoluzione altrimenti irraggiungibile. I risultati suggeriscono, in accordo con le recenti ricerche in campo oncologico, che i ruoli funzionali delle cellule tumorali non sono dettati principalmente dalla loro identità clonale, ma piuttosto da una specializzazione fenotipica collettiva. Su questa base, è ragionevole ipotizzare che l'eterogeneità osservata non derivi da processi di differenziazione e selezione genotipica, ma piuttosto da processi fenotipici, possibilmente guidati da interazioni reciproche o modifiche epigenetiche. Questi risultati aprono la strada a diversi scenari, evidenziando nuovi approcci e metodologie per far progredire la ricerca sul cancro.

Cholangiocarcinoma: a spatial perspective

ZAMPATO, CLAUDIO
2024/2025

Abstract

Intrahepatic cholangiocarcinoma (iCCA) is the second most common primary liver tumor often diagnosed at an advanced stage with limited treatment options and poor prognosis. Due to its high heterogeneity, treatment for iCCA is particularly challenging and still notably limited as well as ineffective. This study aims to investigate the tumoral environment and its protagonists in order to dissect this heterogeneity and attempt to reconstruct its complexity. The integrative approach based on multi-omic transcriptomic data has enabled the observation and study of cancer cells and their surrounding environment with a level of resolution otherwise unattainable. The results suggest, in agreement with recent research in cancer studies, that the functional roles of tumor cells are not dictated primarily by their clonal identity but rather by a collective phenotypic specialization. Based on this, it is reasonable to hypothesize that the observed heterogeneity does not arise from genotypic differentiation and selection processes, but rather from phenotypic processes, possibly driven by mutual interactions or epigenetic modifications. These findings pave the way for various scenarios, highlighting new approaches and methodologies for advancing cancer research.
2024
Cholangiocarcinoma: a spatial perspective
Il colangiocarcinoma intraepatico (iCCA) è il secondo tumore epatico primario più comune, spesso diagnosticato in fase avanzata con opzioni terapeutiche limitate e prognosi infausta. A causa della sua elevata eterogeneità, il trattamento dell'iCCA è particolarmente impegnativo e ancora notevolmente limitato e inefficace. Questo studio si propone di indagare l'ambiente tumorale e i suoi protagonisti per sviscerare questa eterogeneità e cercare di ricostruirne la complessità. L'approccio integrativo basato su dati trascrittomici e multi-omici ha permesso di osservare e studiare le cellule tumorali e l'ambiente circostante con un livello di risoluzione altrimenti irraggiungibile. I risultati suggeriscono, in accordo con le recenti ricerche in campo oncologico, che i ruoli funzionali delle cellule tumorali non sono dettati principalmente dalla loro identità clonale, ma piuttosto da una specializzazione fenotipica collettiva. Su questa base, è ragionevole ipotizzare che l'eterogeneità osservata non derivi da processi di differenziazione e selezione genotipica, ma piuttosto da processi fenotipici, possibilmente guidati da interazioni reciproche o modifiche epigenetiche. Questi risultati aprono la strada a diversi scenari, evidenziando nuovi approcci e metodologie per far progredire la ricerca sul cancro.
Tumor
Cancer
Liver
Spatial
Transcriptomics
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/83189