La presente tesi analizza la rappresentazione dell’adolescenza nel cinema di Gus Van Sant, concentrandosi in particolare su Elephant (2003) e Paranoid Park (2007). Il lavoro si articola in tre capitoli. Il primo offre una panoramica sulla filmografia del regista, delineando gli stilemi della sua poetica, caratterizzata da un’estetica minimalista, un uso innovativo della narrazione e un’attenzione costante per le inquietudini giovanili. Il secondo capitolo è dedicato all’analisi formale di Elephant, soffermandosi sulle scelte registiche e sul modo in cui il film costruisce un ritratto frammentato e distaccato della vita adolescenziale, culminante in un evento tragico. Il terzo capitolo esamina Paranoid Park, esplorando il modo in cui il protagonista affronta il trauma e il senso di colpa, attraverso una narrazione ellittica e un uso evocativo del suono e dell’immagine. Nelle conclusioni, la tesi mette in luce i tratti distintivi della rappresentazione adolescenziale nei due film analizzati, evidenziando come Van Sant costruisca un linguaggio visivo e narrativo che restituisce il disorientamento, la solitudine e la fragilità tipici dell’età adolescenziale nella società contemporanea.
Gli angeli ribelli nel cinema di Gus Van Sant
SCHIAVON, CECILIA
2024/2025
Abstract
La presente tesi analizza la rappresentazione dell’adolescenza nel cinema di Gus Van Sant, concentrandosi in particolare su Elephant (2003) e Paranoid Park (2007). Il lavoro si articola in tre capitoli. Il primo offre una panoramica sulla filmografia del regista, delineando gli stilemi della sua poetica, caratterizzata da un’estetica minimalista, un uso innovativo della narrazione e un’attenzione costante per le inquietudini giovanili. Il secondo capitolo è dedicato all’analisi formale di Elephant, soffermandosi sulle scelte registiche e sul modo in cui il film costruisce un ritratto frammentato e distaccato della vita adolescenziale, culminante in un evento tragico. Il terzo capitolo esamina Paranoid Park, esplorando il modo in cui il protagonista affronta il trauma e il senso di colpa, attraverso una narrazione ellittica e un uso evocativo del suono e dell’immagine. Nelle conclusioni, la tesi mette in luce i tratti distintivi della rappresentazione adolescenziale nei due film analizzati, evidenziando come Van Sant costruisca un linguaggio visivo e narrativo che restituisce il disorientamento, la solitudine e la fragilità tipici dell’età adolescenziale nella società contemporanea.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/83491