La neuropsicologia nasce a metà del XIX secolo a seguito delle osservazioni portate avanti dal neurologo francese Paul Broca su un paziente che mostrava deficit del linguaggio a causa di una lesione celebrale. Inizialmente tale disciplina si basava sulle osservazioni delle alterazioni delle funzioni cognitive provocate, appunto, da lesioni celebrali in aree atomiche localizzate, per poi essere arricchita da metodologie specifiche: oggi la neuropsicologia si occupa della relazione che intercorre tra le basi nervose delle funzioni cognitive (quali linguaggio, memoria, percezione) e i fenomeni/deficit che le caratterizzano. Il complesso legame che si è istaurato con la linguistica, nel corso degli ultimi decenni, ha permesso di studiare e capire come il linguaggio si organizza ed è rappresentato nella mente umana. L'afasia è un disturbo che interessa la formulazione e comprensione del messaggio linguistico, conseguentemente a lesioni focali celebrali che interessano l'emisfero celebrale sinistro, coinvolgendo le diverse unità del linguaggio, quali fonologia, morfologia, sintassi, semantica. In particolare, deficit morfosintattici, i quali comportano una semplificazione strutturale della frase, l'omissione di parole grammaticali e la sostituzione di flessioni o affissi derivazionali con forme meno marcate, comportano la condizione definita Agrammatismo, che si manifesta soprattutto in afasie anteriori non fluenti. In questo studio ci concentreremo sugli effetti che l’agrammatismo ha sulla morfologia: l'osservazione di casi neuropsicologici può contribuire a dare una spiegazione specifica di alcuni fenomeni, che potrebbero essere opachi, ma anche a capire come avviene il processo di formazione morfologica. In particolare, l'obiettivo di tale elaborato è quello di indagare l'iter formativo dei cosiddetti verbi parasintetici e in che modo questi siano rappresentati nel cervello, mediante l'osservazione e l'analisi di pazienti agrammatici.
Indagine tra le componenti morfologiche e lessicali nel linguaggio compromesso: l'analisi della parasintesi in pazienti agrammatici
RUSSO, MANUELA
2024/2025
Abstract
La neuropsicologia nasce a metà del XIX secolo a seguito delle osservazioni portate avanti dal neurologo francese Paul Broca su un paziente che mostrava deficit del linguaggio a causa di una lesione celebrale. Inizialmente tale disciplina si basava sulle osservazioni delle alterazioni delle funzioni cognitive provocate, appunto, da lesioni celebrali in aree atomiche localizzate, per poi essere arricchita da metodologie specifiche: oggi la neuropsicologia si occupa della relazione che intercorre tra le basi nervose delle funzioni cognitive (quali linguaggio, memoria, percezione) e i fenomeni/deficit che le caratterizzano. Il complesso legame che si è istaurato con la linguistica, nel corso degli ultimi decenni, ha permesso di studiare e capire come il linguaggio si organizza ed è rappresentato nella mente umana. L'afasia è un disturbo che interessa la formulazione e comprensione del messaggio linguistico, conseguentemente a lesioni focali celebrali che interessano l'emisfero celebrale sinistro, coinvolgendo le diverse unità del linguaggio, quali fonologia, morfologia, sintassi, semantica. In particolare, deficit morfosintattici, i quali comportano una semplificazione strutturale della frase, l'omissione di parole grammaticali e la sostituzione di flessioni o affissi derivazionali con forme meno marcate, comportano la condizione definita Agrammatismo, che si manifesta soprattutto in afasie anteriori non fluenti. In questo studio ci concentreremo sugli effetti che l’agrammatismo ha sulla morfologia: l'osservazione di casi neuropsicologici può contribuire a dare una spiegazione specifica di alcuni fenomeni, che potrebbero essere opachi, ma anche a capire come avviene il processo di formazione morfologica. In particolare, l'obiettivo di tale elaborato è quello di indagare l'iter formativo dei cosiddetti verbi parasintetici e in che modo questi siano rappresentati nel cervello, mediante l'osservazione e l'analisi di pazienti agrammatici.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/83615