Il capitale relazionale nella RSI: analisi del caso Relazionesimo

In which way can an enterprise distinguish itself from its competitors? This is a question which has been an object of study in many fields for a long time. If on one hand entrepreneurs are aware of the fact that the quality of the product is essential, on the other hand they know that it is not enough anymore. Public relations question themselves on what steps should be taken in order to foster the increase of the goodwill towards the enterprise. Whitin the different aspects which influence the productivity of one organization, relationships can also be found, an aspect which has been long underestimated from the companies. This project aims at exploring relationship within the working word and at discussing how can they become an asset through which to support the business growth. In this regard, the question which has been tried to answer through this project is: how can relationships facilitate and support the growth of the business? In the first pages of the text the field of communication is analysed through the study of many aspects concerning itself. Subsequently, the second chapter goes through the history of Corporate Social Responsibility, an instrument which nowadays is fundamental for every organization. After a careful analysis, its strengths, the initiatives aiming at its improvement and the instrument though which it can be applied within the organization are highlighted. The third chapter deepens the relational capital, meaning all the relationships built between the enterprise, institutions and people. The focus of the fourth chapter is Relazionesimo, a Foundation created in 2020 by two entrepreneurs Ketty Panni and Ombretta Zulian, which is taken into analysis during the dissertation as case study. Relationships are investigated further in the fifth chapter by presenting the results obtained through the conduction of semi – structured interviews. Finally, in the sixth chapter the conclusions of the project will be presented.

In che modo un’azienda può distinguersi dai suoi competitors? Questa domanda è oggetto di studio da molto tempo in diversi ambiti. Se da una parte si è consapevoli della necessità di proporre un prodotto di qualità, dall’altra si è certi che questo non sia sufficiente. Le Relazioni Pubbliche si interrogano su quali siano i passi da compiere per favorire l’aumento di goodwill nei confronti di un’organizzazione. Tra i vari elementi che influenzano la produttività di un’organizzazione si trovano anche le relazioni, aspetto per molto tempo sottovalutato in ambito aziendale. Questo elaborato è dedicato all’approfondimento della tematica delle relazioni presenti all’interno del mondo lavorativo e si discute come esse possano essere un asset attraverso il quale favorire la crescita aziendale. A questo proposito, la domanda di ricerca alla quale si è cercato di rispondere durante la stesura dell’elaborato è: come possono le relazioni favorire la crescita dell’azienda? Nelle prime pagine del testo si analizza la comunicazione attraverso lo studio di diversi aspetti riguardanti quest’ultima. Successivamente, all’interno del secondo capitolo si ripercorre la storia della Responsabilità Sociale d’Impresa, strumento oggigiorno fondamentale per ogni organizzazione. Grazie ad un’attenta analisi, si mettono in luce i suoi punti di forza, le iniziative volte alla sua implementazione e gli strumenti attraverso i quali essa può essere applicata all’interno dell’impresa. All’interno del terzo capitolo si approfondisce il capitale relazione, ossia l’insieme di relazioni costituite tra azienda, istituzioni e persone. Nel quarto capitolo si introduce Relazionesimo, realtà vicentina fondata nel 2020 da due imprenditrici, Ketty Panni e Ombretta Zulian, presa in analisi come caso studio. Il tema delle relazioni si approfondisce ulteriormente all’interno del quinto capitolo attraverso la presentazione dei risultati ottenuti grazie alla conduzione di interviste semi-strutturate. All’interno del sesto capitolo si presentano, infine, le conclusioni del lavoro di ricerca.