Il presente elaborato nasce dall’interesse maturato in seguito all’esperienza di volontariato svolta presso l’Istituto Palazzolo in Santa Chiara a Vicenza. Nello specifico il contributo della scrivente come volontaria è stato indirizzato a persone con disabilità per consentire il raggiungimento del più alto livello possibile di funzionamento e partecipazione, in relazione alla propria volontà e al contesto. L’approccio utilizzato dalle professionalità interne alla struttura è stato multi – prospettico in termini di Strutture Corporee, Attività e Partecipazione. Tramite una panoramica teorica sul significato e l'importanza della collaborazione tra professionalità diverse e l'analisi di ricerche relative alla collaborazione interprofessionale, è stato condotto uno studio di caso utilizzando come strumento per la raccolta dati l’intervista. L’obiettivo è di comprendere a fondo i significati, le pratiche, i vissuti e i desideri che nascono da figure professionali con formazioni pregresse differenti. Per la ricerca qualitativa sono state selezionate otto figure professionali: Coordinatrice, Direttore, Educatore, Fisioterapista, Infermiera, Operatrice Socio – Sanitaria, Psicologa e Terapista Occupazionale. In questo contesto, la cooperazione interprofessionale non si limita a un semplice scambio di competenze, ma si configura come un processo dinamico che richiede un forte impegno nella costruzione di relazioni di fiducia, nella condivisione delle conoscenze e nella definizione di obiettivi comuni. Attraverso l’analisi dei dati raccolti, si individuano le principali sfide e le opportunità legate alla cooperazione interprofessionale, vista come risorsa imprescindibile per garantire che le risposte alle necessità degli individui siano tempestive, efficaci e sostenibili nel tempo. L’intento finale è quello di contribuire a una comprensione più profonda delle dinamiche di cooperazione tra professionisti, evidenziando come tali pratiche possano essere valorizzate per rispondere alle sfide educative contemporanee.
Il valore della collaborazione interprofessionale. Una ricerca qualitativa in una Comunità Residenziale
GIULIARI, EMMA
2024/2025
Abstract
Il presente elaborato nasce dall’interesse maturato in seguito all’esperienza di volontariato svolta presso l’Istituto Palazzolo in Santa Chiara a Vicenza. Nello specifico il contributo della scrivente come volontaria è stato indirizzato a persone con disabilità per consentire il raggiungimento del più alto livello possibile di funzionamento e partecipazione, in relazione alla propria volontà e al contesto. L’approccio utilizzato dalle professionalità interne alla struttura è stato multi – prospettico in termini di Strutture Corporee, Attività e Partecipazione. Tramite una panoramica teorica sul significato e l'importanza della collaborazione tra professionalità diverse e l'analisi di ricerche relative alla collaborazione interprofessionale, è stato condotto uno studio di caso utilizzando come strumento per la raccolta dati l’intervista. L’obiettivo è di comprendere a fondo i significati, le pratiche, i vissuti e i desideri che nascono da figure professionali con formazioni pregresse differenti. Per la ricerca qualitativa sono state selezionate otto figure professionali: Coordinatrice, Direttore, Educatore, Fisioterapista, Infermiera, Operatrice Socio – Sanitaria, Psicologa e Terapista Occupazionale. In questo contesto, la cooperazione interprofessionale non si limita a un semplice scambio di competenze, ma si configura come un processo dinamico che richiede un forte impegno nella costruzione di relazioni di fiducia, nella condivisione delle conoscenze e nella definizione di obiettivi comuni. Attraverso l’analisi dei dati raccolti, si individuano le principali sfide e le opportunità legate alla cooperazione interprofessionale, vista come risorsa imprescindibile per garantire che le risposte alle necessità degli individui siano tempestive, efficaci e sostenibili nel tempo. L’intento finale è quello di contribuire a una comprensione più profonda delle dinamiche di cooperazione tra professionisti, evidenziando come tali pratiche possano essere valorizzate per rispondere alle sfide educative contemporanee.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/83661