This thesis explores eating disorders (EDs) through an intercultural perspective, analysing their development and diffusion in both Western and non-Western societies, with particular attention to migration processes. EDs have traditionally been considered typical pathologies linked to Western societies, higher social classes and the female gender. However, in recent decades, the academic-scientific community has recognized their presence also in non-Western contexts, lower social classes and different genders, raising questions about both sociocultural and global influences, as well as local specificities. This work is structured into four chapters: the first one addresses the relationship between corporeality, identity, and eating disorders in the West; the second analyses the impact of migration and the point of view of non-Western societies on EDs, exploring acculturation strategies and the identity dimension; the third focuses on the influence of globalization and westernization on dietary and bodily changes; the fourth examines the role of media and social networks in the construction of body image on a global scale. This research highlights how the medicalization of EDs tends to overlook sociocultural determinants, proposing a more holistic approach that integrates social, economic and cultural factors. Furthermore, the analysis emphasizes the need to overcome the ethnocentric perspective that scientific literature reserves for eating disorders, with the aim of developing studies that are more representative of diverse cultural realities. The conclusions call for greater attention to intercultural and migratory dynamics, suggesting strategies of deconstruction, prevention, and intervention that consider the complexity of the phenomenon across its multiple levels of influence.

La presente tesi esplora i disturbi del comportamento alimentare (DCA) attraverso una prospettiva interculturale, analizzando il loro sviluppo e la loro diffusione nelle società occidentali e non-occidentali, con particolare attenzione ai processi migratori. I DCA sono stati tradizionalmente considerati patologie tipiche delle società occidentali, dei ceti più agiati e del sesso femminile, ma negli ultimi decenni il mondo accademico-scientifico ha riconosciuto loro presenza anche nei contesti non-occidentali, nei ceti meno privilegiati e nei differenti generi, sollevando interrogativi sulle sia sulle influenze socioculturali e globali che sulle specificità locali. Il lavoro si articola in quattro capitoli: il primo affronta la relazione tra corporeità, identità e disturbi alimentari nell'Occidente; il secondo analizza l'impatto della migrazione e della prospettiva non-Occidentale sui DCA, esplorando le strategie di acculturazione e la dimensione identitaria; il terzo si concentra sull'influenza della globalizzazione e della westernizzazione nei cambiamenti alimentari e corporei; il quarto esamina il ruolo dei media e dei social network nella costruzione dell'immagine corporea a livello globale. Questa ricerca evidenzia come la medicalizzazione dei DCA tenda a trascurare le determinanti socioculturali, proponendo un approccio più olistico che integri fattori sociali, economici e culturali. Inoltre, l'analisi sottolinea la necessità di superare la visione etnocentrica che la letteratura scientifica riserve ai disturbi del comportamento alimentare, con lo scopo di sviluppare studi più rappresentativi delle diverse realtà culturali. Le conclusioni invitano a una maggiore attenzione verso le dinamiche interculturali e migratorie, suggerendo strategie di decostruzione, prevenzione e intervento che considerino la complessità del fenomeno nei suoi molteplici livelli di influenza.

Disturbi del Comportamento Alimentare e Identità: una Prospettiva Interculturale tra Occidente e Non-Occidente.

MILANI, GIADA
2024/2025

Abstract

This thesis explores eating disorders (EDs) through an intercultural perspective, analysing their development and diffusion in both Western and non-Western societies, with particular attention to migration processes. EDs have traditionally been considered typical pathologies linked to Western societies, higher social classes and the female gender. However, in recent decades, the academic-scientific community has recognized their presence also in non-Western contexts, lower social classes and different genders, raising questions about both sociocultural and global influences, as well as local specificities. This work is structured into four chapters: the first one addresses the relationship between corporeality, identity, and eating disorders in the West; the second analyses the impact of migration and the point of view of non-Western societies on EDs, exploring acculturation strategies and the identity dimension; the third focuses on the influence of globalization and westernization on dietary and bodily changes; the fourth examines the role of media and social networks in the construction of body image on a global scale. This research highlights how the medicalization of EDs tends to overlook sociocultural determinants, proposing a more holistic approach that integrates social, economic and cultural factors. Furthermore, the analysis emphasizes the need to overcome the ethnocentric perspective that scientific literature reserves for eating disorders, with the aim of developing studies that are more representative of diverse cultural realities. The conclusions call for greater attention to intercultural and migratory dynamics, suggesting strategies of deconstruction, prevention, and intervention that consider the complexity of the phenomenon across its multiple levels of influence.
2024
Eating Disorders and Identity: an Intercultural Perspective between the West and the Non-West.
La presente tesi esplora i disturbi del comportamento alimentare (DCA) attraverso una prospettiva interculturale, analizzando il loro sviluppo e la loro diffusione nelle società occidentali e non-occidentali, con particolare attenzione ai processi migratori. I DCA sono stati tradizionalmente considerati patologie tipiche delle società occidentali, dei ceti più agiati e del sesso femminile, ma negli ultimi decenni il mondo accademico-scientifico ha riconosciuto loro presenza anche nei contesti non-occidentali, nei ceti meno privilegiati e nei differenti generi, sollevando interrogativi sulle sia sulle influenze socioculturali e globali che sulle specificità locali. Il lavoro si articola in quattro capitoli: il primo affronta la relazione tra corporeità, identità e disturbi alimentari nell'Occidente; il secondo analizza l'impatto della migrazione e della prospettiva non-Occidentale sui DCA, esplorando le strategie di acculturazione e la dimensione identitaria; il terzo si concentra sull'influenza della globalizzazione e della westernizzazione nei cambiamenti alimentari e corporei; il quarto esamina il ruolo dei media e dei social network nella costruzione dell'immagine corporea a livello globale. Questa ricerca evidenzia come la medicalizzazione dei DCA tenda a trascurare le determinanti socioculturali, proponendo un approccio più olistico che integri fattori sociali, economici e culturali. Inoltre, l'analisi sottolinea la necessità di superare la visione etnocentrica che la letteratura scientifica riserve ai disturbi del comportamento alimentare, con lo scopo di sviluppare studi più rappresentativi delle diverse realtà culturali. Le conclusioni invitano a una maggiore attenzione verso le dinamiche interculturali e migratorie, suggerendo strategie di decostruzione, prevenzione e intervento che considerino la complessità del fenomeno nei suoi molteplici livelli di influenza.
DCA
Migrazione
Identità
Westernizzazione
Differenze culturali
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/83674