In recent years, smart working has gained increasing relevance in the global labor landscape, radically transforming the ways people perform their professional activities. This transformation has been further accelerated by the COVID-19 pandemic, which compelled many organizations to revise their operational models, adopting remote work solutions to ensure both productive continuity and health safety. On the one hand, agile work offers greater flexibility and the ability to balance professional and personal life, but on the other, it poses new challenges, especially for younger generations entering the workforce. Young people, in particular, have grown up in a digitized environment and are accustomed to interacting through advanced technologies. Compared to previous generations, they have shown a greater predisposition to adopting flexible work methods. However, despite this familiarity with digital tools, smart working can present unexpected difficulties for them. The lack of social interactions and the sense of isolation can negatively impact their psychological well-being and affect their productivity. The objective of my thesis is to explore the experience of smart working among young people at the University of Padua, specifically at the decentralized Rovigo campus. Through an experimental approach, the investigation aims to understand how these young individuals perceive agile work, the challenges they face, and how this work mode influences their education, well-being, and career expectations. The goal of this research is not only to contribute to a deeper understanding of the dynamics of smart working in a university context but also to explore how younger generations can thrive in a world increasingly oriented toward flexibility and digitalization.

Negli ultimi anni, lo smart working ha guadagnato sempre più rilevanza nel panorama lavorativo globale, trasformando radicalmente le modalità con cui le persone svolgono le loro attività professionali. Questa trasformazione è stata ulteriormente accelerata dalla pandemia di COVID-19, che ha obbligato molte organizzazioni a rivedere i loro modelli operativi, adottando soluzioni di lavoro a distanza per garantire continuità produttiva e sicurezza sanitaria. Se da un lato il lavoro agile offre maggiore flessibilità e la possibilità di conciliare vita professionale e personale, dall’altro pone nuove sfide, soprattutto per le generazioni più giovani che si affacciano al mondo del lavoro. I giovani, in particolare, sono cresciuti in un contesto digitalizzato e sono stati abituati a interagire tramite tecnologie avanzate e rispetto alle generazioni precedenti hanno dimostrato una maggiore predisposizione all'adozione di modalità di lavoro flessibili. Tuttavia, nonostante questa familiarità con gli strumenti digitali, lo smart working può presentare per loro difficoltà inaspettate, in quanto, la mancanza di interazioni sociali e l’isolamento possono influenzare negativamente il loro benessere psicologico e influire sulla produttività. La mia tesi ha come obiettivo quello di esplorare l'esperienza dello smart working tra i giovani dell’Università di Padova, in particolare nella sede decentrata di Rovigo. Attraverso un approccio sperimentale, l'indagine cercherà di comprendere come questi giovani percepiscono il lavoro agile, quali sono le sfide che incontrano e in che modo questa modalità lavorativa influisce sulla loro formazione, sul loro benessere e sulle loro aspettative di carriera. L'obiettivo di questa ricerca è non solo di contribuire alla comprensione delle dinamiche dello smart working in un contesto universitario, ma anche di interrogarsi su come le generazioni più giovani possano prosperare in un mondo sempre più orientato verso la flessibilità e la digitalizzazione.

Smart working e giovani dell’Università degli Studi di Padova (sede decentrata di Rovigo): percezioni, sfide e impatti sul futuro professionale.

GEROSA, ILARIA
2024/2025

Abstract

In recent years, smart working has gained increasing relevance in the global labor landscape, radically transforming the ways people perform their professional activities. This transformation has been further accelerated by the COVID-19 pandemic, which compelled many organizations to revise their operational models, adopting remote work solutions to ensure both productive continuity and health safety. On the one hand, agile work offers greater flexibility and the ability to balance professional and personal life, but on the other, it poses new challenges, especially for younger generations entering the workforce. Young people, in particular, have grown up in a digitized environment and are accustomed to interacting through advanced technologies. Compared to previous generations, they have shown a greater predisposition to adopting flexible work methods. However, despite this familiarity with digital tools, smart working can present unexpected difficulties for them. The lack of social interactions and the sense of isolation can negatively impact their psychological well-being and affect their productivity. The objective of my thesis is to explore the experience of smart working among young people at the University of Padua, specifically at the decentralized Rovigo campus. Through an experimental approach, the investigation aims to understand how these young individuals perceive agile work, the challenges they face, and how this work mode influences their education, well-being, and career expectations. The goal of this research is not only to contribute to a deeper understanding of the dynamics of smart working in a university context but also to explore how younger generations can thrive in a world increasingly oriented toward flexibility and digitalization.
2024
Smart working and young people at the University of Padua (Rovigo decentralized campus): perceptions, challenges and impacts on professional future.
Negli ultimi anni, lo smart working ha guadagnato sempre più rilevanza nel panorama lavorativo globale, trasformando radicalmente le modalità con cui le persone svolgono le loro attività professionali. Questa trasformazione è stata ulteriormente accelerata dalla pandemia di COVID-19, che ha obbligato molte organizzazioni a rivedere i loro modelli operativi, adottando soluzioni di lavoro a distanza per garantire continuità produttiva e sicurezza sanitaria. Se da un lato il lavoro agile offre maggiore flessibilità e la possibilità di conciliare vita professionale e personale, dall’altro pone nuove sfide, soprattutto per le generazioni più giovani che si affacciano al mondo del lavoro. I giovani, in particolare, sono cresciuti in un contesto digitalizzato e sono stati abituati a interagire tramite tecnologie avanzate e rispetto alle generazioni precedenti hanno dimostrato una maggiore predisposizione all'adozione di modalità di lavoro flessibili. Tuttavia, nonostante questa familiarità con gli strumenti digitali, lo smart working può presentare per loro difficoltà inaspettate, in quanto, la mancanza di interazioni sociali e l’isolamento possono influenzare negativamente il loro benessere psicologico e influire sulla produttività. La mia tesi ha come obiettivo quello di esplorare l'esperienza dello smart working tra i giovani dell’Università di Padova, in particolare nella sede decentrata di Rovigo. Attraverso un approccio sperimentale, l'indagine cercherà di comprendere come questi giovani percepiscono il lavoro agile, quali sono le sfide che incontrano e in che modo questa modalità lavorativa influisce sulla loro formazione, sul loro benessere e sulle loro aspettative di carriera. L'obiettivo di questa ricerca è non solo di contribuire alla comprensione delle dinamiche dello smart working in un contesto universitario, ma anche di interrogarsi su come le generazioni più giovani possano prosperare in un mondo sempre più orientato verso la flessibilità e la digitalizzazione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/83812