La tesi analizza il tema delle riserve avanzate dagli Stati Parte alla Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (CEDAW), esaminando il loro impatto sull'efficacia della Convenzione e sull'universalità dei diritti umani. Partendo da un'analisi del regime giuridico delle riserve nei trattati internazionali, con particolare riferimento alla Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati (1969), il lavoro esplora la natura e la tipologia delle riserve formulate, distinguendo tra quelle motivate da normative religiose, tradizioni locali e altre specificità culturali o politiche. Un'attenzione particolare è riservata ai meccanismi di accettazione, obiezione, scrutinio e monitoraggio delle riserve, con un approfondimento sul ruolo del Comitato CEDAW. Attraverso l'analisi di casi studio, la tesi illustra le modalità con cui il Comitato ha cercato di affrontare le riserve più problematiche, utilizzando strumenti interpretativi come le General Recommendations e il dialogo interattivo con gli Stati Parte. Inoltre, viene svolta un'analisi comparativa delle riserve avanzate in diverse aree geografiche, mettendo in luce le specificità regionali e le sfide comuni. Si affrontano infine le critiche della comunità internazionale, con proposte di riforma che includono l'introduzione di strumenti vincolanti per la valutazione delle riserve e il rafforzamento della cooperazione multilaterale. La tesi conclude sottolineando che, sebbene le riserve possano favorire una più ampia adesione ai trattati, esse rischiano di compromettere i principi fondamentali di uguaglianza e non discriminazione. Rafforzare il sistema di monitoraggio e incentivare il ritiro delle riserve rappresentano passi cruciali per garantire l'efficacia della CEDAW come standard universale per i diritti delle donne.
Le riserve alla Convenzione per l'eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (CEDAW).
FORNER, ALESSIA
2024/2025
Abstract
La tesi analizza il tema delle riserve avanzate dagli Stati Parte alla Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (CEDAW), esaminando il loro impatto sull'efficacia della Convenzione e sull'universalità dei diritti umani. Partendo da un'analisi del regime giuridico delle riserve nei trattati internazionali, con particolare riferimento alla Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati (1969), il lavoro esplora la natura e la tipologia delle riserve formulate, distinguendo tra quelle motivate da normative religiose, tradizioni locali e altre specificità culturali o politiche. Un'attenzione particolare è riservata ai meccanismi di accettazione, obiezione, scrutinio e monitoraggio delle riserve, con un approfondimento sul ruolo del Comitato CEDAW. Attraverso l'analisi di casi studio, la tesi illustra le modalità con cui il Comitato ha cercato di affrontare le riserve più problematiche, utilizzando strumenti interpretativi come le General Recommendations e il dialogo interattivo con gli Stati Parte. Inoltre, viene svolta un'analisi comparativa delle riserve avanzate in diverse aree geografiche, mettendo in luce le specificità regionali e le sfide comuni. Si affrontano infine le critiche della comunità internazionale, con proposte di riforma che includono l'introduzione di strumenti vincolanti per la valutazione delle riserve e il rafforzamento della cooperazione multilaterale. La tesi conclude sottolineando che, sebbene le riserve possano favorire una più ampia adesione ai trattati, esse rischiano di compromettere i principi fondamentali di uguaglianza e non discriminazione. Rafforzare il sistema di monitoraggio e incentivare il ritiro delle riserve rappresentano passi cruciali per garantire l'efficacia della CEDAW come standard universale per i diritti delle donne.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/83898