L’uso di asfalto recuperato (Reclaimed Asphalt, RA) nelle pavimentazioni stradali sta guadagnando continuamente interesse grazie ai vantaggi tecnici, economici e ambientali garantiti da tale pratica sostenibile. Questa tesi presenta i risultati raccolti testando materiali trattati con cemento e bitume (CBTM), preparati nello specifico con emulsione bituminosa. La sperimentazione è inserita all’interno di un programma di test interlaboratorio (ITP) avviato dal Gruppo di Lavoro (TG1) sul “Riciclaggio a Freddo” del Comitato Tecnico RILEM (TC 308-PAR). Sono stati realizzati provini cilindrici da 150 mm per strati di binder/base, compattati con pressa a taglio giratorio (SGC), per analizzare l’effetto delle condizioni di stagionatura sul comportamento evolutivo e sulle proprietà finali delle miscele CBTM. In particolare, la rigidezza è stata valutata attraverso la prova “ITSM”, in funzione della fase di stagionatura (giorni) e della corrispondente perdita d’umidità (ML), mentre la resistenza è stata studiata attraverso la prova “ITS”, testando i provini sia in condizioni asciutte sia bagnate, per determinarne anche la sensibilità all’acqua (ITSR). I risultati hanno mostrato un’elevata dispersione dei valori della ML, a causa dell’esposizione dei provini alle condizioni atmosferiche esterne (pioggia, umidità, ecc.). Dallo studio della rigidezza non sembra esistere una relazione specifica che lega l’incremento di rigidezza all’aumentare del tempo o al variare della ML. Va tuttavia sottolineata la possibilità di identificare un trend di sviluppo delle prestazioni di rigidezza, con i valori medi dell’ITSM via via crescenti con il progredire del tempo. Per quanto riguarda l’influenza del condizionamento nello sviluppo della rigidezza in funzione del tempo, è evidente la differenza tra condizionamento esterno e interno. Nonostante la fase di condizionamento in laboratorio fosse di soli 2 giorni, essa risulta cruciale, indicando di conseguenza l’importanza dei primi giorni dopo la costruzione; d’altra parte, l’anticipo o il ritardo di sigillatura sembra essere invece scarsamente influente, a parità di altre condizioni. Dall’analisi della resistenza si è osservato che già a 7 giorni tutte le miscele hanno prestazioni superiori a quanto richiesto dai Capitolati Tecnici di settore per strati di base riciclati a freddo con emulsione e addirittura, a 28 giorni, si avvicinano alle prestazioni prescritte per strati di conglomerato bituminoso a caldo, potendo ipotizzare quindi la possibilità di un loro utilizzo anche negli strati più superficiali delle pavimentazioni, quanto meno per strade secondarie. Infine, per quanto concerne la sensibilità all’acqua, non sono state riscontrate particolari criticità, avendo rilevato valori di “ITSR” prossimi al 100%; quindi, l’infiltrazione di eventuale umidità da acqua piovana non sembra compromettere la resistenza all’acqua delle miscele.
Stagionatura delle miscele bituminose riciclate a freddo: studio simulativo in laboratorio degli effetti a lungo termine
SACCARDO, ANDREA
2024/2025
Abstract
L’uso di asfalto recuperato (Reclaimed Asphalt, RA) nelle pavimentazioni stradali sta guadagnando continuamente interesse grazie ai vantaggi tecnici, economici e ambientali garantiti da tale pratica sostenibile. Questa tesi presenta i risultati raccolti testando materiali trattati con cemento e bitume (CBTM), preparati nello specifico con emulsione bituminosa. La sperimentazione è inserita all’interno di un programma di test interlaboratorio (ITP) avviato dal Gruppo di Lavoro (TG1) sul “Riciclaggio a Freddo” del Comitato Tecnico RILEM (TC 308-PAR). Sono stati realizzati provini cilindrici da 150 mm per strati di binder/base, compattati con pressa a taglio giratorio (SGC), per analizzare l’effetto delle condizioni di stagionatura sul comportamento evolutivo e sulle proprietà finali delle miscele CBTM. In particolare, la rigidezza è stata valutata attraverso la prova “ITSM”, in funzione della fase di stagionatura (giorni) e della corrispondente perdita d’umidità (ML), mentre la resistenza è stata studiata attraverso la prova “ITS”, testando i provini sia in condizioni asciutte sia bagnate, per determinarne anche la sensibilità all’acqua (ITSR). I risultati hanno mostrato un’elevata dispersione dei valori della ML, a causa dell’esposizione dei provini alle condizioni atmosferiche esterne (pioggia, umidità, ecc.). Dallo studio della rigidezza non sembra esistere una relazione specifica che lega l’incremento di rigidezza all’aumentare del tempo o al variare della ML. Va tuttavia sottolineata la possibilità di identificare un trend di sviluppo delle prestazioni di rigidezza, con i valori medi dell’ITSM via via crescenti con il progredire del tempo. Per quanto riguarda l’influenza del condizionamento nello sviluppo della rigidezza in funzione del tempo, è evidente la differenza tra condizionamento esterno e interno. Nonostante la fase di condizionamento in laboratorio fosse di soli 2 giorni, essa risulta cruciale, indicando di conseguenza l’importanza dei primi giorni dopo la costruzione; d’altra parte, l’anticipo o il ritardo di sigillatura sembra essere invece scarsamente influente, a parità di altre condizioni. Dall’analisi della resistenza si è osservato che già a 7 giorni tutte le miscele hanno prestazioni superiori a quanto richiesto dai Capitolati Tecnici di settore per strati di base riciclati a freddo con emulsione e addirittura, a 28 giorni, si avvicinano alle prestazioni prescritte per strati di conglomerato bituminoso a caldo, potendo ipotizzare quindi la possibilità di un loro utilizzo anche negli strati più superficiali delle pavimentazioni, quanto meno per strade secondarie. Infine, per quanto concerne la sensibilità all’acqua, non sono state riscontrate particolari criticità, avendo rilevato valori di “ITSR” prossimi al 100%; quindi, l’infiltrazione di eventuale umidità da acqua piovana non sembra compromettere la resistenza all’acqua delle miscele.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Saccardo_Andrea.pdf
accesso riservato
Dimensione
12.41 MB
Formato
Adobe PDF
|
12.41 MB | Adobe PDF |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/84382