La disciplina delle AI-related invention nel sistema brevettuale europeo

Over the past decades, artificial intelligence (AI) has undergone significant development and has been applied in a wide range of practical applications. Currently, machine learning is the most commonly used technique in inventions involving AI (AI-related inventions), which have been receiving patent protection for several years without significant modifications to the existing legal framework. The debate over the adequacy of this approach is similar to others that have arisen in the past. At present, it does not seem that the current patent system requires a radical overhaul; rather, adjustments to specific rules. This study focuses specifically on AI-related inventions in an "objective" sense -- findings that consist of new AI algorithms or techniques, new implementations of known AI systems, and new applications of pre-existing AI -- analyzing the challenges associated with patent eligibility, inventive step, and sufficiency of disclosure within the European patent system. Starting with an overview of the technical and legal foundations of the issue, the study examines the evolution of the European Patent Office’s Boards of Appeal decisions, which have helped shape the current AI patentability framework in the region. It also discusses the challenges related to describing training data and the opacity of neural network decision-making processes. Furthermore, the study considers the interest in alternative protection through trade secrets and acknowledges the ongoing efforts of the institutions to provide tools to assist patent application drafters and examiners. In this regard, a brief comparison of the solutions adopted by the world’s leading patent offices is presented.

Nel corso degli ultimi decenni l’intelligenza artificiale (IA) ha subito un notevole sviluppo ed è stata oggetto di una vasta gamma di applicazioni pratiche. Attualmente il machine learning è la tecnica più utilizzata nelle invenzioni che coinvolgono l’uso dell’IA (AI-related invention) le quali, già da alcuni anni, ricevono tutela brevettuale senza particolari modifiche agli strumenti giuridici esistenti. Il dibattito sull’adeguatezza di tale soluzione è simile ad altri sorti in passato. Al momento non sembra che l’attuale impianto brevettuale debba subire una revisione radicale, piuttosto degli aggiustamenti in riferimento a singole regole che lo caratterizzano. Il presente studio si concentra, in particolare, sulle AI-related invention “oggettivamente” intese – trovati costituiti da nuovi algoritmi o tecniche di IA, nuove implementazioni di sistemi di IA noti e nuove applicazioni di IA preesistente – in relazione alle criticità individuate nell’ambito dei requisiti di ammissibilità, attività inventiva e sufficiente descrizione dell’invenzione nel panorama del sistema brevettuale europeo. Da una presentazione dei fondamenti tecnici e giuridici della questione, si procede all’analisi dell’evoluzione degli orientamenti delle Commissioni di Ricorso dell’Ufficio Europeo dei Brevetti che hanno contribuito a delineare l’attuale impianto di brevettabilità dell’IA nella regione. Si discutono, inoltre, le sfide legate alla descrizione dei dati di addestramento e all’opacità dei processi decisionali delle reti neurali. Si considerano gli interessi a ricorrere alla tutela alternativa del segreto industriale e si riconosce il costante sforzo delle istituzioni del settore nel predisporre strumenti di ausilio agli estensori ed esaminatori delle domande. A tale proposito, si presenta una sintetica comparazione delle soluzioni adottate dai principali Uffici Brevetti del mondo.