Il senso comune solleva all’attenzione del senso scientifico il tema della disoccupazione quale emergenza che colpisce in ogni territorio gli interagenti che fanno parte della comunità; a fronte del fatto che il linguaggio mette nella possibilità di descriversi attraverso affermazioni quali “io lavoro”, “io non lavoro”. Pertanto, L’oggetto di studio di questo progetto di tesi sperimentale sarà l’osservazione della configurazione di disoccupazione mediante la descrizione delle configurazioni discorsive che gli interagenti della comunità generano riguardo l’esigenza di gestione dell’assetto di disoccupazione. Pertanto, mediante un protocollo di ricerca sono stati raccolti e analizzati i testi prodotti da 145 cittadini italiani (occupati e non occupati), rispetto ai seguenti assi di valutazione: ● Anticipazione di scenari futuri: il modo in cui i rispondenti anticipano scenari possibili futuri per la comunità, a partire da una situazione attuale relativa ad uno specifico status occupazione (occupato/disoccupato) ● Anticipazione delle ricadute delle proprie azioni: descrivere il grado in cui le modalità discorsive impiegate consentono di anticipare gli scenari che si genererebbero dalla scelta di agire in un certo modo (nello scenario in cui un cittadino potrebbe trovarsi senza lavoro, cercare o non cercare un lavoro) ● Competenza di riferimento all’assetto interattivo: descrivere il modo in cui vengono usati gli elementi contestuali per condurre valutazioni e fondare le proprie scelte (cosa fare in caso di perdita del lavoro, ricercare oppure meno un lavoro) ● Competenza di riferimento all’obiettivo: descrivere il grado con cui le modalità impiegate dal rispondente contribuiscono a generare obiettivi condivisibili dalla comunità (a partire dal trovarsi senza un lavoro, cercare o non cercare un lavoro). ● Competenza di uso della rete dei servizi e della Comunità: valutare il modo in cui i cittadini sollecitano gli snodi del territorio nella ricerca di un’occupazione (servizi rivolti all’impiego - online e non -, sussidi, altri cittadini, etc.). A fronte di quanto raccolto, è possibile proporre uno scarto di paradigma utilizzando l’impianto epistemologico, teorico e applicativo messo a disposizione dalla Scienza Dialogica, applicando le prassi e i passaggi metodologici di M.A.D.I.T. per la ricerca sperimentale (Turchi, 2009), e si arriverà a descrivere l’eventuale impatto che il dirsi “occupato” / “disoccupato” ha sulla coesione sociale della comunità.
Occupazione e disoccupazione lavorativa come configurazione discorsiva: una ricerca per descrivere l’impatto sulla coesione della comunità
ALESSI, MATTEO
2024/2025
Abstract
Il senso comune solleva all’attenzione del senso scientifico il tema della disoccupazione quale emergenza che colpisce in ogni territorio gli interagenti che fanno parte della comunità; a fronte del fatto che il linguaggio mette nella possibilità di descriversi attraverso affermazioni quali “io lavoro”, “io non lavoro”. Pertanto, L’oggetto di studio di questo progetto di tesi sperimentale sarà l’osservazione della configurazione di disoccupazione mediante la descrizione delle configurazioni discorsive che gli interagenti della comunità generano riguardo l’esigenza di gestione dell’assetto di disoccupazione. Pertanto, mediante un protocollo di ricerca sono stati raccolti e analizzati i testi prodotti da 145 cittadini italiani (occupati e non occupati), rispetto ai seguenti assi di valutazione: ● Anticipazione di scenari futuri: il modo in cui i rispondenti anticipano scenari possibili futuri per la comunità, a partire da una situazione attuale relativa ad uno specifico status occupazione (occupato/disoccupato) ● Anticipazione delle ricadute delle proprie azioni: descrivere il grado in cui le modalità discorsive impiegate consentono di anticipare gli scenari che si genererebbero dalla scelta di agire in un certo modo (nello scenario in cui un cittadino potrebbe trovarsi senza lavoro, cercare o non cercare un lavoro) ● Competenza di riferimento all’assetto interattivo: descrivere il modo in cui vengono usati gli elementi contestuali per condurre valutazioni e fondare le proprie scelte (cosa fare in caso di perdita del lavoro, ricercare oppure meno un lavoro) ● Competenza di riferimento all’obiettivo: descrivere il grado con cui le modalità impiegate dal rispondente contribuiscono a generare obiettivi condivisibili dalla comunità (a partire dal trovarsi senza un lavoro, cercare o non cercare un lavoro). ● Competenza di uso della rete dei servizi e della Comunità: valutare il modo in cui i cittadini sollecitano gli snodi del territorio nella ricerca di un’occupazione (servizi rivolti all’impiego - online e non -, sussidi, altri cittadini, etc.). A fronte di quanto raccolto, è possibile proporre uno scarto di paradigma utilizzando l’impianto epistemologico, teorico e applicativo messo a disposizione dalla Scienza Dialogica, applicando le prassi e i passaggi metodologici di M.A.D.I.T. per la ricerca sperimentale (Turchi, 2009), e si arriverà a descrivere l’eventuale impatto che il dirsi “occupato” / “disoccupato” ha sulla coesione sociale della comunità.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/84891