In recent decades, the concept of "healing" in psychiatry has undergone a profound transformation, shifting from a model focused solely on symptom management to approaches that emphasize the individual and social journey of the person. In this context, relational recovery emerges as an innovative perspective that places interpersonal dynamics and the role of significant relationships at the center of the healing process. This approach distinguishes itself from the traditional view of psychiatry, which has historically assigned a central role to clinical authority and paternalistic treatment models. This study examines the roles and power dynamics in recovery pathways, focusing on the interactions between former mental health service users and significant facilitators through semi-structured dual interviews. For the qualitative analysis, an innovative methodology was adopted, involving a dual reading of the narrative, analyzing both the content and the construction and negotiation processes. The analysis was conducted using the ATLAS.ti software for data coding. The theoretical approach integrates the contributions of Jaber F. Gubrium and James A. Holstein (2009) on the narrative construction of reality, the concept of power flow by Ken Plummer (1995), and the generative dialogue of Kenneth J. Gergen (2009). The results highlight how power is distributed and renegotiated in therapeutic interactions, not being a static or unidirectional phenomenon, but manifesting in variable forms depending on the interaction at hand. The analysis also revealed how role dynamics influence the "flow of power" in the relationships between therapists and "patients," suggesting a management based on subjective experience rather than on a priori assumptions.

Negli ultimi decenni, la concezione di “guarigione” in ambito psichiatrico ha subito una profonda trasformazione, passando da un modello focalizzato esclusivamente sulla gestione dei sintomi a approcci che valorizzano il percorso individuale e sociale della persona. In questo contesto, la recovery relazionale emerge come una prospettiva innovativa, che pone al centro le dinamiche interpersonali e il ruolo delle relazioni significative nel processo di guarigione. Questo approccio si distingue dalla visione tradizionale della psichiatria, che ha storicamente attribuito un ruolo centrale all'autorità clinica e ai modelli paternalistici di trattamento. Questo studio esamina le relazioni di ruolo e di potere nei percorsi di recovery, focalizzandosi sulle interazioni tra ex utenti dei servizi di salute mentale e facilitatori significativi, attraverso interviste duali semi-strutturate. Per l'analisi qualitativa, è stata adottata una metodologia innovativa che prevede una duplice lettura della narrazione, analizzando sia i contenuti che le modalità di costruzione e negoziazione della stessa. L’analisi è stata condotta utilizzando il software ATLAS.ti per la codifica dei dati. L'approccio teorico integra i contributi di Jaber F. Gubrium e James A. Holstein (2009) sulla costruzione narrativa della realtà, il concetto di flusso del potere di Ken Plummer (1995) e il dialogo generativo di Kenneth J. Gergen (2009). I risultati evidenziano come il potere si distribuisca e si rinegozi nelle interazioni terapeutiche, non essendo un fenomeno statico né unidirezionale, ma manifestandosi in forme variabili a seconda dell'interazione in corso. L'analisi ha inoltre messo in luce come le dinamiche di ruolo influenzino il “flusso del potere” nelle relazioni tra terapeuti e “pazienti”, suggerendo una gestione basata sull’esperienza soggettiva piuttosto che su assunti a priori.

Dinamiche di Ruolo e Potere nelle Relazioni d'Aiuto: uno Studio sui Percorsi di Recovery Efficaci nei Servizi di Salute Mentale con Utenti e Facilitatori.

BINAGGIA, LORENZO
2024/2025

Abstract

In recent decades, the concept of "healing" in psychiatry has undergone a profound transformation, shifting from a model focused solely on symptom management to approaches that emphasize the individual and social journey of the person. In this context, relational recovery emerges as an innovative perspective that places interpersonal dynamics and the role of significant relationships at the center of the healing process. This approach distinguishes itself from the traditional view of psychiatry, which has historically assigned a central role to clinical authority and paternalistic treatment models. This study examines the roles and power dynamics in recovery pathways, focusing on the interactions between former mental health service users and significant facilitators through semi-structured dual interviews. For the qualitative analysis, an innovative methodology was adopted, involving a dual reading of the narrative, analyzing both the content and the construction and negotiation processes. The analysis was conducted using the ATLAS.ti software for data coding. The theoretical approach integrates the contributions of Jaber F. Gubrium and James A. Holstein (2009) on the narrative construction of reality, the concept of power flow by Ken Plummer (1995), and the generative dialogue of Kenneth J. Gergen (2009). The results highlight how power is distributed and renegotiated in therapeutic interactions, not being a static or unidirectional phenomenon, but manifesting in variable forms depending on the interaction at hand. The analysis also revealed how role dynamics influence the "flow of power" in the relationships between therapists and "patients," suggesting a management based on subjective experience rather than on a priori assumptions.
2024
Role and Power Dynamics in Helping Relationships: A Study of Effective Recovery Pathways in Mental Health Services with Users and Facilitators.
Negli ultimi decenni, la concezione di “guarigione” in ambito psichiatrico ha subito una profonda trasformazione, passando da un modello focalizzato esclusivamente sulla gestione dei sintomi a approcci che valorizzano il percorso individuale e sociale della persona. In questo contesto, la recovery relazionale emerge come una prospettiva innovativa, che pone al centro le dinamiche interpersonali e il ruolo delle relazioni significative nel processo di guarigione. Questo approccio si distingue dalla visione tradizionale della psichiatria, che ha storicamente attribuito un ruolo centrale all'autorità clinica e ai modelli paternalistici di trattamento. Questo studio esamina le relazioni di ruolo e di potere nei percorsi di recovery, focalizzandosi sulle interazioni tra ex utenti dei servizi di salute mentale e facilitatori significativi, attraverso interviste duali semi-strutturate. Per l'analisi qualitativa, è stata adottata una metodologia innovativa che prevede una duplice lettura della narrazione, analizzando sia i contenuti che le modalità di costruzione e negoziazione della stessa. L’analisi è stata condotta utilizzando il software ATLAS.ti per la codifica dei dati. L'approccio teorico integra i contributi di Jaber F. Gubrium e James A. Holstein (2009) sulla costruzione narrativa della realtà, il concetto di flusso del potere di Ken Plummer (1995) e il dialogo generativo di Kenneth J. Gergen (2009). I risultati evidenziano come il potere si distribuisca e si rinegozi nelle interazioni terapeutiche, non essendo un fenomeno statico né unidirezionale, ma manifestandosi in forme variabili a seconda dell'interazione in corso. L'analisi ha inoltre messo in luce come le dinamiche di ruolo influenzino il “flusso del potere” nelle relazioni tra terapeuti e “pazienti”, suggerendo una gestione basata sull’esperienza soggettiva piuttosto che su assunti a priori.
Relational Recovery
Ruolo
Intervista Duale
Narrazione
Interazione
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