La visual working memory (VWM), definita come un sistema di memoria a breve termine per il mantenimento attivo e la manipolazione delle informazioni di natura visiva (Schurgin, 2018; Baddeley, 1992; Luck & Vogel, 2013) sembra operare perlopiù su informazioni di natura conscia. Nonostante ciò, recenti contributi empirici hanno permesso di dimostrare l’influenza dei contenuti inconsci su diverse funzioni cognitive tra cui la stessa VWM (Gambarota et al., 2022; Perush et al., 2018; Velichovsky, 2017;). Nel presente studio, tramite l’utilizzo della controlateral delay activity (CDA) (Vogel & Machizawa, 2004), una componente ERP negativa la cui ampiezza è modulata dal numero di elementi rappresentati nella VWM, e con l’ausilio della rivalità binoculare, vengono fornite ulteriori evidenze a supporto dell’esistenza di una memoria di lavoro visiva inconscia. Dai risultati si evince la possibilità che gli stimoli non esperiti coscientemente possono essere mantenuti attivamente nella VWM, ma appare anche chiaro che questi potrebbero essere oggetto delle operazioni della stessa VWM.
Evidenze elettrofisiologiche di informazioni non consapevoli mantenute in memoria di lavoro visiva: uno studio con rivalità binoculare.
LORUSSO, FEDERICO MARIA
2024/2025
Abstract
La visual working memory (VWM), definita come un sistema di memoria a breve termine per il mantenimento attivo e la manipolazione delle informazioni di natura visiva (Schurgin, 2018; Baddeley, 1992; Luck & Vogel, 2013) sembra operare perlopiù su informazioni di natura conscia. Nonostante ciò, recenti contributi empirici hanno permesso di dimostrare l’influenza dei contenuti inconsci su diverse funzioni cognitive tra cui la stessa VWM (Gambarota et al., 2022; Perush et al., 2018; Velichovsky, 2017;). Nel presente studio, tramite l’utilizzo della controlateral delay activity (CDA) (Vogel & Machizawa, 2004), una componente ERP negativa la cui ampiezza è modulata dal numero di elementi rappresentati nella VWM, e con l’ausilio della rivalità binoculare, vengono fornite ulteriori evidenze a supporto dell’esistenza di una memoria di lavoro visiva inconscia. Dai risultati si evince la possibilità che gli stimoli non esperiti coscientemente possono essere mantenuti attivamente nella VWM, ma appare anche chiaro che questi potrebbero essere oggetto delle operazioni della stessa VWM.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/85073