È noto in letteratura che la permanenza di un equipaggio nello spazio o in alta quota induce delle modificazioni fisiologiche di invecchiamento accelerato. Similmente, l’allettamento forzato ospedaliero prolungato di pazienti anziani può scatenare processi di demenza precoce ed irreversibile. La condizione sperimentale di Head Down Bed Rest (HDBR), che consiste nel posizionare i partecipanti con la testa in giù di 6 gradi, è un importante simulatore sia delle condizioni di microgravità a cui sono sottoposti gli astronauti, sia della condizione di allettamento forzato. Di conseguenza, questo modello permette di simulare anche processi di invecchiamento indotto. Le ipotesi di questo studio prevedono di valutare se la condizione di HDBR sia in grado di indurre già durante un periodo molto limitato di tempo (di circa un’ora) delle alterazioni nell’attività neurale tali da simulare delle caratteristiche tipicamente associate all’invecchiamento. Abbiamo testato questa ipotesi reclutando due gruppi di soggetti, comprendenti giovani adulte sane (N = 35), uno seduto di controllo e uno sperimentale in condizione HDBR. È stato registrato l’EEG ad alta densità allo scopo di indagare nei due gruppi il contenuto spettrale dei segnali EEG ottenuti a livello delle sorgenti in tre differenti network cerebrali (Default Mode Network, Ventral Attention Network e Language Network). Delle 35 partecipanti, 18 sono state assegnate casualmente al gruppo di controllo e le restanti 17 al gruppo sperimentale, in condizione di HDBR. Il segnale EEG è stato misurato attraverso un sistema di amplificazione LiveAmp wireless a 64 canali, sia durante cinque resting state (svolti prima, durante e dopo aver fatto posizionare le partecipanti in condizione di HDBR) che durante l’esecuzione di alcuni compiti cognitivi. Nello specifico, la presente tesi si concentra su quattro resting state: la prima acquisizione di baseline, la seconda avvenuta pochi minuti dopo il posizionamento nella condizione HDBR, la terza avvenuta dopo circa un’ora nella condizione HDBR, ed infine l’ultima acquisizione di rest, in cui entrambi i gruppi si trovavano nuovamente seduti. Su questi segnali è stata svolta un’analisi spettrale che ha coinvolto i tre Resting State Network di interesse.
Alterazioni di Default Mode Network, Ventral Attention Network e Language Network in condizioni di breve allettamento forzato: uno studio EEG su un campione di studentesse universitarie
PINARDI, ANNA
2024/2025
Abstract
È noto in letteratura che la permanenza di un equipaggio nello spazio o in alta quota induce delle modificazioni fisiologiche di invecchiamento accelerato. Similmente, l’allettamento forzato ospedaliero prolungato di pazienti anziani può scatenare processi di demenza precoce ed irreversibile. La condizione sperimentale di Head Down Bed Rest (HDBR), che consiste nel posizionare i partecipanti con la testa in giù di 6 gradi, è un importante simulatore sia delle condizioni di microgravità a cui sono sottoposti gli astronauti, sia della condizione di allettamento forzato. Di conseguenza, questo modello permette di simulare anche processi di invecchiamento indotto. Le ipotesi di questo studio prevedono di valutare se la condizione di HDBR sia in grado di indurre già durante un periodo molto limitato di tempo (di circa un’ora) delle alterazioni nell’attività neurale tali da simulare delle caratteristiche tipicamente associate all’invecchiamento. Abbiamo testato questa ipotesi reclutando due gruppi di soggetti, comprendenti giovani adulte sane (N = 35), uno seduto di controllo e uno sperimentale in condizione HDBR. È stato registrato l’EEG ad alta densità allo scopo di indagare nei due gruppi il contenuto spettrale dei segnali EEG ottenuti a livello delle sorgenti in tre differenti network cerebrali (Default Mode Network, Ventral Attention Network e Language Network). Delle 35 partecipanti, 18 sono state assegnate casualmente al gruppo di controllo e le restanti 17 al gruppo sperimentale, in condizione di HDBR. Il segnale EEG è stato misurato attraverso un sistema di amplificazione LiveAmp wireless a 64 canali, sia durante cinque resting state (svolti prima, durante e dopo aver fatto posizionare le partecipanti in condizione di HDBR) che durante l’esecuzione di alcuni compiti cognitivi. Nello specifico, la presente tesi si concentra su quattro resting state: la prima acquisizione di baseline, la seconda avvenuta pochi minuti dopo il posizionamento nella condizione HDBR, la terza avvenuta dopo circa un’ora nella condizione HDBR, ed infine l’ultima acquisizione di rest, in cui entrambi i gruppi si trovavano nuovamente seduti. Su questi segnali è stata svolta un’analisi spettrale che ha coinvolto i tre Resting State Network di interesse.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/85108