Attivismo e identità sociale: uno studio esplorativo sulla popolazione neurodivergente LGBTQ+

This study explores the relationship between social identity, social media activism, and how these two constructs influence the experience of neurodivergent functioning in a sample of neurodivergent LGBTQ+ individuals. The entire study is based on thematic analysis, conducted from written responses to four open-ended questions posed through the Qualtrics platform to a total of 133 participants, all of whom have a diagnosis or suspected neurodivergence and belong to the LGBTQ+ community. The results highlight the specificities of this population compared to other stigmatized minorities. The identity centrality of neurodivergence, as well as the integration between neurodivergent identity and queer identity, does not appear to be associated with a better experience of neurodivergent functioning. The interaction between the two variables, however, shows some interesting results: the presence of centrality without integration is associated with emotional dysregulation and psychopathological symptoms. The meaning attributed to the term neurodivergence does not seem to be associated with the experience of neurodivergent functioning, an aspect that, due to a lack of literature on the topic, requires further investigation. Activism is clearly associated with less difficulty and strain related to the experience of neurodivergent functioning, but also with a higher presence of hyperactivity and impulsivity. This study can serve as an initial approach to exploring neurodivergent identity and its intersection with queer identity, but it highlights the need for further studies to explore the psychosocial functioning of this population.

Questo studio esplora la relazione tra l’identità sociale, l’attivismo sui social media e come questi due costrutti influenzano il vissuto rispetto al proprio funzionamento neurodivergente in un campione di persone neurodivergenti LGBTQ+. L’intero studio è basato sul metodo dell’analisi tematica, effettuata a partire dalle risposte scritte a quattro domande aperte poste tramite piattaforma Qualtrics a 133 partecipanti totali, con diagnosi o sospetto di neurodivergenza e tuttə appartenenti alla comunità LGBTQ+. I risultati mettono in luce le specificità di questa popolazione rispetto ad altre minoranze stigmatizzate. La centralità identitaria della neurodivergenza, così come l’integrazione tra identità neurodivergente e identità queer, non sembrano essere associate ad un miglior vissuto del proprio funzionamento neurodivergente. L’interazione tra le due variabili, invece, mostra alcuni risultati interessanti: la presenza di centralità in assenza di integrazione è associata alla presenza di disregolazione emotiva e di sintomi psicopatologici. Il significato attribuito al termine neurodivergenza non sembra essere associata al vissuto del proprio funzionamento neurodivergente, aspetto che, per mancanza di letteratura a riguardo, necessita di ulteriori approfondimenti. L’attivismo è associato chiaramente ad una minore difficoltà e fatica associate al vissuto del proprio funzionamento neurodivergente, ma anche ad una maggiore presenza di iperattività e impulsività. Questo studio può rappresentare un primo approccio all’esplorazione dell’identità neurodivergente e della sua intersezione con l’identità queer, ma rende evidente la necessità di ulteriori di studi che approfondiscano il funzionamento psicosociale di questa popolazione.