L’equilibrio e le capacità motorie si sviluppano rapidamente durante la prima infanzia e sono considerati prerequisiti essenziali per lo sviluppo ottimale del bambino. Sebbene l'impatto dei deficit posturali e delle scarse prestazioni motorie sulle competenze socio-emotive sia ampiamente documentato nei bambini con disturbi neuroevolutivi (Craig et al., 2018; Goetz et al., 2017; Kovaniemi et al., 2018), prove meno conclusive sull'interazione tra lo sviluppo motorio e lo sviluppo socio-emotivo possono essere osservate nella ricerca sui bambini con sviluppo tipico. In considerazione di ciò, il presente elaborato ha esaminato l’associazione tra le capacità motorie (grossolane e fini) e posturali e il loro impatto sullo sviluppo della comprensione delle emozioni, indagando anche il ruolo esercitato dalle funzioni esecutive, con l’obbiettivo di identificare differenze nel funzionamento socio-emotivo in relazione ai diversi livelli di competenza posturale e motoria. Sessantotto partecipanti di età compresa tra 3 e 6 anni (età media in mesi M = 56.7, SD = 10.1) hanno completato una valutazione delle abilità motorie di base, un esame stabilometrico con pedana computerizzata, compiti specifici per le funzioni esecutive (FE) e il Test of Emotion Comprehension (TEC). L’equilibrio posturale è stato testato in condizioni sperimentali mediante manipolazione sensoriale (occhi aperti, O/A, e occhi chiusi, O/C) e propriocettiva (in appoggio bipodalico e monopodalico, con alternanza tra piede destro e sinistro), nonché variando la posizione degli arti superiori (braccia lungo i fianchi ed estese lateralmente). I risultati di questa ricerca indicano che la valutazione dell’equilibrio posturale in età prescolare rappresenta un potenziale indicatore delle abilità motorie, ma non delle competenze emotive del bambino. Nello specifico, le analisi di regressione lineare multipla hanno evidenziato che l’oscillazione posturale e l’età, espressa in mesi, sono predittori significativi delle abilità grosso-motorie in condizioni di assenza di feedback visivo e risultano essere associati alle capacità fino-motorie nella condizione bipodalica ad occhi aperti. Contrariamente a quanto emerge dalla letteratura, le funzioni esecutive non mostrano una correlazione con la comprensione delle emozioni. Allo stesso modo, rispetto a quanto previsto, sono emerse relazioni positive significative tra la capacità di comprensione delle emozioni, il centro di pressione (CoP) e la variabile età. Ulteriori indagini saranno necessarie per esplorare più a fondo la natura di questi risultati.
Controllo posturale e abilità motorie nello sviluppo della comprensione emotiva in età prescolare: uno studio pilota
ULISSI, GIADA
2024/2025
Abstract
L’equilibrio e le capacità motorie si sviluppano rapidamente durante la prima infanzia e sono considerati prerequisiti essenziali per lo sviluppo ottimale del bambino. Sebbene l'impatto dei deficit posturali e delle scarse prestazioni motorie sulle competenze socio-emotive sia ampiamente documentato nei bambini con disturbi neuroevolutivi (Craig et al., 2018; Goetz et al., 2017; Kovaniemi et al., 2018), prove meno conclusive sull'interazione tra lo sviluppo motorio e lo sviluppo socio-emotivo possono essere osservate nella ricerca sui bambini con sviluppo tipico. In considerazione di ciò, il presente elaborato ha esaminato l’associazione tra le capacità motorie (grossolane e fini) e posturali e il loro impatto sullo sviluppo della comprensione delle emozioni, indagando anche il ruolo esercitato dalle funzioni esecutive, con l’obbiettivo di identificare differenze nel funzionamento socio-emotivo in relazione ai diversi livelli di competenza posturale e motoria. Sessantotto partecipanti di età compresa tra 3 e 6 anni (età media in mesi M = 56.7, SD = 10.1) hanno completato una valutazione delle abilità motorie di base, un esame stabilometrico con pedana computerizzata, compiti specifici per le funzioni esecutive (FE) e il Test of Emotion Comprehension (TEC). L’equilibrio posturale è stato testato in condizioni sperimentali mediante manipolazione sensoriale (occhi aperti, O/A, e occhi chiusi, O/C) e propriocettiva (in appoggio bipodalico e monopodalico, con alternanza tra piede destro e sinistro), nonché variando la posizione degli arti superiori (braccia lungo i fianchi ed estese lateralmente). I risultati di questa ricerca indicano che la valutazione dell’equilibrio posturale in età prescolare rappresenta un potenziale indicatore delle abilità motorie, ma non delle competenze emotive del bambino. Nello specifico, le analisi di regressione lineare multipla hanno evidenziato che l’oscillazione posturale e l’età, espressa in mesi, sono predittori significativi delle abilità grosso-motorie in condizioni di assenza di feedback visivo e risultano essere associati alle capacità fino-motorie nella condizione bipodalica ad occhi aperti. Contrariamente a quanto emerge dalla letteratura, le funzioni esecutive non mostrano una correlazione con la comprensione delle emozioni. Allo stesso modo, rispetto a quanto previsto, sono emerse relazioni positive significative tra la capacità di comprensione delle emozioni, il centro di pressione (CoP) e la variabile età. Ulteriori indagini saranno necessarie per esplorare più a fondo la natura di questi risultati.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/85144