In un contesto globale in cui gli eventi naturali anomali si registrano con sempre maggiore intensità e frequenza, il concetto di resilienza si afferma come elemento decisivo per garantire la sostenibilità e lo sviluppo di sistemi urbani capaci di adattarsi ai cambiamenti improvvisi, assorbendo gli effetti di eventi critici e ripristinando rapidamente le proprie funzionalità. In tale contesto la resilienza sismica ha assunto un ruolo centrale nell'ingegneria sismica, fornendo strumenti per mitigare perdite umane, economiche e sociali, e sostenere la capacità di recupero delle comunità. La Presente tesi analizza la resilienza sismica del patrimonio produttivo e residenziale, con riferimento specifico al contesto italiano dell’Emilia-Romagna, colpito dagli eventi sismici del maggio 2012. Utilizzando dati empirici relativi ai danni osservati, ai costi di riparazione e alle tempistiche associate agli interventi, la tesi vuole costruite curve di recupero capaci di rappresentare un modello quantitativo del processo di ripristino che ha caratterizzato il territorio dell’Emilia-Romagna. Il lavoro si propone di offrire un contributo all'ingegneria sismica, affrontando temi centrali legati alla definizione del rischio sismico mediante un'analisi basata su dati empirici. Questo approccio metodologico integra aspetti specifici del contesto socio-economico dell'Emilia-Romagna e, attraverso i risultati ottenuti, mira a fornire indicazioni utili per pianificare strategie di resilienza applicabili su scala territoriale più ampia.
Analisi della Resilienza sismica del patrimonio produttivo e residenziale: Un caso studio in Emilia-Romagna dopo i sismi del maggio 2012
PAOLUCCI, SILVIA
2024/2025
Abstract
In un contesto globale in cui gli eventi naturali anomali si registrano con sempre maggiore intensità e frequenza, il concetto di resilienza si afferma come elemento decisivo per garantire la sostenibilità e lo sviluppo di sistemi urbani capaci di adattarsi ai cambiamenti improvvisi, assorbendo gli effetti di eventi critici e ripristinando rapidamente le proprie funzionalità. In tale contesto la resilienza sismica ha assunto un ruolo centrale nell'ingegneria sismica, fornendo strumenti per mitigare perdite umane, economiche e sociali, e sostenere la capacità di recupero delle comunità. La Presente tesi analizza la resilienza sismica del patrimonio produttivo e residenziale, con riferimento specifico al contesto italiano dell’Emilia-Romagna, colpito dagli eventi sismici del maggio 2012. Utilizzando dati empirici relativi ai danni osservati, ai costi di riparazione e alle tempistiche associate agli interventi, la tesi vuole costruite curve di recupero capaci di rappresentare un modello quantitativo del processo di ripristino che ha caratterizzato il territorio dell’Emilia-Romagna. Il lavoro si propone di offrire un contributo all'ingegneria sismica, affrontando temi centrali legati alla definizione del rischio sismico mediante un'analisi basata su dati empirici. Questo approccio metodologico integra aspetti specifici del contesto socio-economico dell'Emilia-Romagna e, attraverso i risultati ottenuti, mira a fornire indicazioni utili per pianificare strategie di resilienza applicabili su scala territoriale più ampia.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Paolucci_Silvia.pdf
accesso riservato
Dimensione
76.92 MB
Formato
Adobe PDF
|
76.92 MB | Adobe PDF |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/85319