Introduzione: La gestione terapeutica e nutrizionale del paziente anziano istituzionalizzato con diabete mellito (DM) rappresenta una sfida complessa e di grande rilevanza clinica. Nel contesto delle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA), la personalizzazione degli interventi nutrizionali e farmacologici assume un ruolo cruciale per migliorare la qualità di vita, prevenire complicanze e garantire un equilibrio tra il controllo metabolico e il mantenimento dello stato funzionale. Scopo della tesi: Lo studio si propone di analizzare criticamente le strategie nutrizionali e terapeutiche adottate in una specifica RSA nel territorio dell’AULSS 6 Euganea, valutandone l’efficacia rispetto alle Linee Guida nazionali e internazionali, con l’obiettivo di individuare buone pratiche replicabili ed eventuali aree di miglioramento. Materiali e metodi: L’acquisizione dei dati clinici anonimizzati è stata condotta mediante colloqui con il coordinatore infermieristico e il medico di Struttura; grazie al confronto con i professionisti, sono state raccolte anche informazioni circa la gestione terapeutica e la valutazione e la presa in carico nutrizionale degli ospiti affetti da DM. Sono stati approfonditi, inoltre, gli aspetti organizzativi inerenti alla preparazione e distribuzione dei pasti attraverso un’intervista ad hoc con la responsabile del servizio mensa, l’osservazione diretta dei piani nutrizionali adottati e le modalità di erogazione e consumazione del pasto, con accesso alle cucine e ai locali della filiera interna di ristorazione. Infine, sono state condotte interviste non strutturate, con il supporto del personale, per sondare la percezione della qualità di vita negli ospiti diabetici. Risultati: Dei 13 ospiti su 67 (19%) con diagnosi di DM di tipo 2 ed età media 86 anni, 3 sono in trattamento esclusivo con terapia insulinica (I); 4 sono gestiti mediante somministrazione di soli antidiabetici orali (ADO); 5 ricevono una terapia combinata I + ADO; 1 ospite è gestito con interventi dietetici. Dall’analisi sono emersi punti di forza, individuabili principalmente in una corretta gestione terapeutica, conformemente alle Linee Guida nazionali e internazionali, con un approccio personalizzato anche in termini alimentari e di monitoraggio, e punti di criticità per quanto riguarda l’opportunità di introdurre uno screening nutrizionale degli ospiti affetti da DM. Discussione: Nella gestione del paziente anziano con DM, in particolare nel contesto delle RSA, l’adozione di un approccio flessibile assume un’importanza fondamentale. Tale impostazione riflette il superamento di modelli rigidamente prescrittivi, in favore di un paradigma che considera la qualità della vita, il rispetto dell’individualità e la sostenibilità degli interventi terapeutici nel lungo termine. Infatti, la capacità del sistema di adattarsi alle condizioni cliniche mutevoli dell’anziano risulta determinante nella gestione di una patologia cronica e complessa come il DM, la cui evoluzione è influenzata da numerosi fattori biologici, psicologici e sociali. Conclusioni: Un approccio centrato sul benessere, supportato dalle raccomandazioni delle Linee Guida internazionali, consente di ridurre il rischio di complicanze iatrogene (ad esempio le ipoglicemie da overtreatment), promuovere una maggiore aderenza terapeutica e rafforzare il senso di dignità e autodeterminazione dell’ospite.

Valutazione e ottimizzazione della gestione del paziente anziano istituzionalizzato con diabete mellito: aspetti epidemiologici, clinici e nutrizionali

POLONI, ANITA
2022/2023

Abstract

Introduzione: La gestione terapeutica e nutrizionale del paziente anziano istituzionalizzato con diabete mellito (DM) rappresenta una sfida complessa e di grande rilevanza clinica. Nel contesto delle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA), la personalizzazione degli interventi nutrizionali e farmacologici assume un ruolo cruciale per migliorare la qualità di vita, prevenire complicanze e garantire un equilibrio tra il controllo metabolico e il mantenimento dello stato funzionale. Scopo della tesi: Lo studio si propone di analizzare criticamente le strategie nutrizionali e terapeutiche adottate in una specifica RSA nel territorio dell’AULSS 6 Euganea, valutandone l’efficacia rispetto alle Linee Guida nazionali e internazionali, con l’obiettivo di individuare buone pratiche replicabili ed eventuali aree di miglioramento. Materiali e metodi: L’acquisizione dei dati clinici anonimizzati è stata condotta mediante colloqui con il coordinatore infermieristico e il medico di Struttura; grazie al confronto con i professionisti, sono state raccolte anche informazioni circa la gestione terapeutica e la valutazione e la presa in carico nutrizionale degli ospiti affetti da DM. Sono stati approfonditi, inoltre, gli aspetti organizzativi inerenti alla preparazione e distribuzione dei pasti attraverso un’intervista ad hoc con la responsabile del servizio mensa, l’osservazione diretta dei piani nutrizionali adottati e le modalità di erogazione e consumazione del pasto, con accesso alle cucine e ai locali della filiera interna di ristorazione. Infine, sono state condotte interviste non strutturate, con il supporto del personale, per sondare la percezione della qualità di vita negli ospiti diabetici. Risultati: Dei 13 ospiti su 67 (19%) con diagnosi di DM di tipo 2 ed età media 86 anni, 3 sono in trattamento esclusivo con terapia insulinica (I); 4 sono gestiti mediante somministrazione di soli antidiabetici orali (ADO); 5 ricevono una terapia combinata I + ADO; 1 ospite è gestito con interventi dietetici. Dall’analisi sono emersi punti di forza, individuabili principalmente in una corretta gestione terapeutica, conformemente alle Linee Guida nazionali e internazionali, con un approccio personalizzato anche in termini alimentari e di monitoraggio, e punti di criticità per quanto riguarda l’opportunità di introdurre uno screening nutrizionale degli ospiti affetti da DM. Discussione: Nella gestione del paziente anziano con DM, in particolare nel contesto delle RSA, l’adozione di un approccio flessibile assume un’importanza fondamentale. Tale impostazione riflette il superamento di modelli rigidamente prescrittivi, in favore di un paradigma che considera la qualità della vita, il rispetto dell’individualità e la sostenibilità degli interventi terapeutici nel lungo termine. Infatti, la capacità del sistema di adattarsi alle condizioni cliniche mutevoli dell’anziano risulta determinante nella gestione di una patologia cronica e complessa come il DM, la cui evoluzione è influenzata da numerosi fattori biologici, psicologici e sociali. Conclusioni: Un approccio centrato sul benessere, supportato dalle raccomandazioni delle Linee Guida internazionali, consente di ridurre il rischio di complicanze iatrogene (ad esempio le ipoglicemie da overtreatment), promuovere una maggiore aderenza terapeutica e rafforzare il senso di dignità e autodeterminazione dell’ospite.
2022
Assessment and Optimization of the Management of Institutionalized Elderly Patients with Diabetes Mellitus: Epidemiological, Clinical, and Nutritional Aspects
Diabete
Anziano
Nutrizione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/86516