La tesi ha l’obiettivo di analizzare le diverse modalità di gestione delle zone umide presenti in Veneto. Le zone umide rappresentano uno degli ambienti naturali più importanti al mondo. Esse sono un indispensabile fonte di produttività primaria, inoltre costituiscono il sito di riproduzione e/o l’habitat del 40% delle specie dell’intero pianeta e forniscono acqua e nutrienti utili alla sopravvivenza di innumerevoli piante e animali, tra cui l’uomo. La Convenzione di Ramsar, tutela e salvaguarda queste zone. Il trattato mira alla conservazione e alla gestione degli ecosistemi naturali su scala globale. In Veneto, la gestione di questi ecosistemi complessi è assoggettata principalmente a due tipi di associazioni che operano sul territorio regionale, in materia ambientale, cioè le associazioni di cacciatori e le associazioni ambientaliste. La tesi ha lo scopo di ricercare, individuare e studiare pregi e difetti di queste tipologie di gestione. Per indagare tali pregi e difetti delle diverse gestioni, si prenderanno in esame i dati dei censimenti IWC. I censimenti IWC sono censimenti atti allo studio, al conteggio e al monitoraggio dell’avifauna acquatica svernante presente nelle zone umide. La sigla IWC sta per International Waterbird Census. Questo tipo di censimento costituisce una delle più continue, ampie e regolari forme di monitoraggio ornitologico coordinato su scala internazionale. Tali censimenti hanno carattere assoluto, cioè mirano a rilevare il numero di tutti gli individui presenti, suddivisi in specie secondo un criterio tassonomico. ISPRA coordina a livello nazionale italiano tale attività. Nel nostro paese questi censimenti avvengono attorno alla metà di gennaio di ogni anno. Si è deciso di utilizzare tali dati, in quanto questi censimenti vanno a monitorare l’avifauna acquatica, che con la sua presenza, densità e frequenza nel tempo, fornisce dati utili riguardanti lo status delle aree umide. Metodi: La tesi si aprirà con un inquadramento normativo sulle Zone Umide e sulla legislazione che le interessa, con particolare attenzione alle nuove politiche comunitarie, al nuovo Piano di Sviluppo Rurale Veneto e alla nuova legge europea denominata “Restoration Law”; leggi e azioni che mirano a conservare e dove possibile implementare e salvaguardare tali zone umide. Poi si passerà a delineare le principali differenze delle due modalità di gestione di tali aree. Successivamente si descriveranno le specie di voltili prese in esame e si svolgerà l’analisi e la presentazione dei dati esaminati (censimenti IWC); in seguito si illustrerà il lavoro di cartografia svolto, tramite programmi cartografici (QGIS), che permetterà di mettere in relazione di dati IWC con le caratteristiche dei territori esaminati. Questa operazione permetterà di effettuare delle riflessioni sulle diverse modalità di gestione delle Zone Umide, tenendo comunque in considerazione le unità spaziali che si sono andate ad indagare, con le loro principali caratteristiche che le contraddistinguono e le differenziano e che potrebbero anche giustificare, almeno in parte, i risultati ottenuti. Lo scopo finale della tesi è quello di poter sottolineare i pregi delle diverse gestioni, tramite uno studio scientifico, per poter poi implementare le tecniche di gestione più corrette a vantaggio degli animali che usufruiscono di tali zone e della biodiversità tutta.

Prime valutazioni dell'impatto di gestioni diverse sulle zone umide della provincia di Venezia e Rovigo attraverso i dati dei censimenti dell’avifauna acquatica svernante

BRANCHESI, ALESSIO
2024/2025

Abstract

La tesi ha l’obiettivo di analizzare le diverse modalità di gestione delle zone umide presenti in Veneto. Le zone umide rappresentano uno degli ambienti naturali più importanti al mondo. Esse sono un indispensabile fonte di produttività primaria, inoltre costituiscono il sito di riproduzione e/o l’habitat del 40% delle specie dell’intero pianeta e forniscono acqua e nutrienti utili alla sopravvivenza di innumerevoli piante e animali, tra cui l’uomo. La Convenzione di Ramsar, tutela e salvaguarda queste zone. Il trattato mira alla conservazione e alla gestione degli ecosistemi naturali su scala globale. In Veneto, la gestione di questi ecosistemi complessi è assoggettata principalmente a due tipi di associazioni che operano sul territorio regionale, in materia ambientale, cioè le associazioni di cacciatori e le associazioni ambientaliste. La tesi ha lo scopo di ricercare, individuare e studiare pregi e difetti di queste tipologie di gestione. Per indagare tali pregi e difetti delle diverse gestioni, si prenderanno in esame i dati dei censimenti IWC. I censimenti IWC sono censimenti atti allo studio, al conteggio e al monitoraggio dell’avifauna acquatica svernante presente nelle zone umide. La sigla IWC sta per International Waterbird Census. Questo tipo di censimento costituisce una delle più continue, ampie e regolari forme di monitoraggio ornitologico coordinato su scala internazionale. Tali censimenti hanno carattere assoluto, cioè mirano a rilevare il numero di tutti gli individui presenti, suddivisi in specie secondo un criterio tassonomico. ISPRA coordina a livello nazionale italiano tale attività. Nel nostro paese questi censimenti avvengono attorno alla metà di gennaio di ogni anno. Si è deciso di utilizzare tali dati, in quanto questi censimenti vanno a monitorare l’avifauna acquatica, che con la sua presenza, densità e frequenza nel tempo, fornisce dati utili riguardanti lo status delle aree umide. Metodi: La tesi si aprirà con un inquadramento normativo sulle Zone Umide e sulla legislazione che le interessa, con particolare attenzione alle nuove politiche comunitarie, al nuovo Piano di Sviluppo Rurale Veneto e alla nuova legge europea denominata “Restoration Law”; leggi e azioni che mirano a conservare e dove possibile implementare e salvaguardare tali zone umide. Poi si passerà a delineare le principali differenze delle due modalità di gestione di tali aree. Successivamente si descriveranno le specie di voltili prese in esame e si svolgerà l’analisi e la presentazione dei dati esaminati (censimenti IWC); in seguito si illustrerà il lavoro di cartografia svolto, tramite programmi cartografici (QGIS), che permetterà di mettere in relazione di dati IWC con le caratteristiche dei territori esaminati. Questa operazione permetterà di effettuare delle riflessioni sulle diverse modalità di gestione delle Zone Umide, tenendo comunque in considerazione le unità spaziali che si sono andate ad indagare, con le loro principali caratteristiche che le contraddistinguono e le differenziano e che potrebbero anche giustificare, almeno in parte, i risultati ottenuti. Lo scopo finale della tesi è quello di poter sottolineare i pregi delle diverse gestioni, tramite uno studio scientifico, per poter poi implementare le tecniche di gestione più corrette a vantaggio degli animali che usufruiscono di tali zone e della biodiversità tutta.
2024
First assessments of the impact of different managements on the wetlands of the province of Venice and Rovigo through the data of the censuses of the wintering aquatic avifauna
Zone umide
Gestione
Avifauna
Censimenti IWC
GIS
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/87624