Negli ultimi decenni, l’inquinamento da microplastiche è emerso come una delle più gravi e pervasive minacce ambientali a scala globale. Originatesi dalla frammentazione di plastiche più grandi o immesse direttamente nell’ambiente sotto forma di particelle di piccole dimensioni (comprese tra i 5 mm e 1μm), le microplastiche sono ormai presenti in una vasta gamma di ecosistemi, dai fondali oceanici alle alte quote montane, fino agli ambienti più remoti e apparentemente incontaminati del pianeta. Tuttavia, nonostante la crescente attenzione scientifica rivolta a questo tema, le conoscenze relative alla presenza e distribuzione delle microplastiche negli ambienti di grotta rimangono sorprendentemente limitate. Le cavità sotterranee, tra cui le grotte, pur rappresentando habitat unici per biodiversità e dinamiche ecologiche, sono state finora trascurate negli studi sull’inquinamento da plastica, lasciando aperti interrogativi fondamentali sulla vulnerabilità e sul ruolo di questi sistemi nella circolazione e nell'accumulo di particelle plastiche. La presente tesi si propone di contribuire a colmare questa lacuna attraverso un’indagine sperimentale condotta in cinque grotte della Lessinia, selezionate per le loro differenze in termini di utilizzo antropico e frequenza di visita. L’obiettivo principale è quello di valutare la presenza di microplastiche in questi ambienti e indagare la potenziale idoneità di alcune specie di artropodi cavernicoli come bioindicatori di contaminazione da plastica. L’uso di organismi bioindicatori rappresenta infatti un approccio promettente per valutare l’esposizione e l’accumulo di inquinanti nei sistemi naturali, in particolare in contesti difficilmente accessibili e sensibili come quelli sotterranei. Per il rilevamento delle microplastiche nell’apparato digerente degli artropodi raccolti, è stato utilizzato il colorante Nile Red, noto per la sua capacità di legarsi selettivamente alle sostanze polimeriche idrofobiche e di renderle fluorescenti. Questo metodo, ormai consolidato nella letteratura scientifica, ha permesso di evidenziare con maggiore efficacia le particelle plastiche eventualmente presenti nei campioni biologici. I dati raccolti sono stati analizzati tenendo conto sia della morfologia e della struttura trofica delle specie considerate, sia delle caratteristiche ambientali e del grado di antropizzazione di ciascuna grotta studiata. I risultati ottenuti offrono spunti di riflessione importanti non solo sulla presenza di microplastiche in questi ambienti, ma anche sulle modalità attraverso cui tali contaminanti possono penetrare e diffondersi in ecosistemi isolati e delicati. Inoltre, l’indagine contribuisce a identificare possibili candidati bioindicatori, fornendo una base utile per futuri monitoraggi e per lo sviluppo di strategie di conservazione e gestione su misura degli ambienti ipogei.

Studio preliminare sugli artropodi come bioindicatori di inquinamento da microplastiche negli ambienti di grotta

GALVANI, IRENE
2024/2025

Abstract

Negli ultimi decenni, l’inquinamento da microplastiche è emerso come una delle più gravi e pervasive minacce ambientali a scala globale. Originatesi dalla frammentazione di plastiche più grandi o immesse direttamente nell’ambiente sotto forma di particelle di piccole dimensioni (comprese tra i 5 mm e 1μm), le microplastiche sono ormai presenti in una vasta gamma di ecosistemi, dai fondali oceanici alle alte quote montane, fino agli ambienti più remoti e apparentemente incontaminati del pianeta. Tuttavia, nonostante la crescente attenzione scientifica rivolta a questo tema, le conoscenze relative alla presenza e distribuzione delle microplastiche negli ambienti di grotta rimangono sorprendentemente limitate. Le cavità sotterranee, tra cui le grotte, pur rappresentando habitat unici per biodiversità e dinamiche ecologiche, sono state finora trascurate negli studi sull’inquinamento da plastica, lasciando aperti interrogativi fondamentali sulla vulnerabilità e sul ruolo di questi sistemi nella circolazione e nell'accumulo di particelle plastiche. La presente tesi si propone di contribuire a colmare questa lacuna attraverso un’indagine sperimentale condotta in cinque grotte della Lessinia, selezionate per le loro differenze in termini di utilizzo antropico e frequenza di visita. L’obiettivo principale è quello di valutare la presenza di microplastiche in questi ambienti e indagare la potenziale idoneità di alcune specie di artropodi cavernicoli come bioindicatori di contaminazione da plastica. L’uso di organismi bioindicatori rappresenta infatti un approccio promettente per valutare l’esposizione e l’accumulo di inquinanti nei sistemi naturali, in particolare in contesti difficilmente accessibili e sensibili come quelli sotterranei. Per il rilevamento delle microplastiche nell’apparato digerente degli artropodi raccolti, è stato utilizzato il colorante Nile Red, noto per la sua capacità di legarsi selettivamente alle sostanze polimeriche idrofobiche e di renderle fluorescenti. Questo metodo, ormai consolidato nella letteratura scientifica, ha permesso di evidenziare con maggiore efficacia le particelle plastiche eventualmente presenti nei campioni biologici. I dati raccolti sono stati analizzati tenendo conto sia della morfologia e della struttura trofica delle specie considerate, sia delle caratteristiche ambientali e del grado di antropizzazione di ciascuna grotta studiata. I risultati ottenuti offrono spunti di riflessione importanti non solo sulla presenza di microplastiche in questi ambienti, ma anche sulle modalità attraverso cui tali contaminanti possono penetrare e diffondersi in ecosistemi isolati e delicati. Inoltre, l’indagine contribuisce a identificare possibili candidati bioindicatori, fornendo una base utile per futuri monitoraggi e per lo sviluppo di strategie di conservazione e gestione su misura degli ambienti ipogei.
2024
Preliminary study on arthropods as bioindicators of microplastic pollution in cave environments
Microplastiche
Artropodi
Grotta
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/87690