This thesis explores the role of women in the Renaissance through the study of alchemy, botany and architecture, with a focus on prominent figures such as Caterina Sforza, Eleonora de Toledo and Camilla Erculiani. The research questions the outcomes of women's alchemical training in the Renaissance context, analysing how this knowledge translated into the creation of architectural and botanical spaces, as well as into the education of new generations. The first chapter focuses on the Medici family, examining the transmission of alchemical knowledge through the generations. Caterina Sforza, with her Experimenti and the care of personal gardens, represents a fundamental starting point. Her legacy was passed on to her son Giovanni delle Bande Nere and later to Cosimo I de' Medici and his wife Eleonora de Toledo. The latter, through the creation of the Boboli Gardens and other spaces, demonstrates how alchemy and botany were instruments of expression of female power and knowledge. The analysis also extends to other figures such as Caterina de' Medici, Maria de' Medici and Bianca Cappello, showing how interest in alchemy and the natural sciences was a constant in the Medici family. The second chapter moves on to Camilla Erculiani and Margherita Sarrocchi, two figures who defended women's studies at a time when women's access to scientific knowledge was often hindered. Through Erculiani's Letters of Philosophia naturale and the correspondence between Sarrocchi and Galileo Galilei, a cultural debate on female education and the role of women in science emerges. The thesis concludes that the alchemical education of Renaissance women not only contributed to the creation of physical and cultural spaces, but also to the transmission of scientific knowledge and the defence of women's right to study. This work offers a new perspective on women's contribution to Renaissance science and culture, highlighting how alchemy, botany and architecture were instruments of emancipation and an expression of female power.

Questa tesi esplora il ruolo delle donne nel Rinascimento attraverso lo studio dell’alchimia, della botanica e dell’architettura, con un focus su figure di spicco come Caterina Sforza, Eleonora de Toledo e Camilla Erculiani. La ricerca si interroga sugli esiti della formazione alchemica femminile nel contesto rinascimentale, analizzando come tale sapere si sia tradotto nella creazione di spazi architettonici e botanici, nonché nell’educazione delle nuove generazioni. Il primo capitolo si concentra sulla famiglia Medici, esaminando la trasmissione del sapere alchemico attraverso le generazioni. Caterina Sforza, con i suoi Experimenti e la cura degli orti personali, rappresenta un punto di partenza fondamentale. La sua eredità viene trasmessa al figlio Giovanni delle Bande Nere e successivamente a Cosimo I de’ Medici e a sua moglie Eleonora de Toledo. Quest’ultima, attraverso la creazione del Giardino di Boboli e di altri spazi, dimostra come l’alchimia e la botanica fossero strumenti di espressione del potere e del sapere femminile. L’analisi si estende anche ad altre figure come Caterina de’ Medici, Maria de’ Medici e Bianca Cappello, evidenziando come l’interesse per l’alchimia e le scienze naturali fosse una costante nella famiglia Medici. Il secondo capitolo si sposta su Camilla Erculiani e Margherita Sarrocchi, due figure che difesero lo studio femminile in un’epoca in cui l’accesso delle donne al sapere scientifico era spesso ostacolato. Attraverso le Lettere di Philosophia naturale di Erculiani e la corrispondenza tra Sarrocchi e Galileo Galilei, emerge un dibattito culturale sull’istruzione femminile e sul ruolo delle donne nella scienza. La tesi conclude che la formazione alchemica delle donne del Rinascimento non solo contribuì alla creazione di spazi fisici e culturali, ma anche alla trasmissione di conoscenze scientifiche e alla difesa del diritto femminile allo studio. Questo lavoro offre una nuova prospettiva sul contributo delle donne alla scienza e alla cultura rinascimentale, evidenziando come l’alchimia, la botanica e l’architettura siano state strumenti di emancipazione e di espressione del potere femminile.

Alchimia e botanica al femminile: il ruolo delle donne nella scienza rinascimentale

MARINI, MARGHERITA
2024/2025

Abstract

This thesis explores the role of women in the Renaissance through the study of alchemy, botany and architecture, with a focus on prominent figures such as Caterina Sforza, Eleonora de Toledo and Camilla Erculiani. The research questions the outcomes of women's alchemical training in the Renaissance context, analysing how this knowledge translated into the creation of architectural and botanical spaces, as well as into the education of new generations. The first chapter focuses on the Medici family, examining the transmission of alchemical knowledge through the generations. Caterina Sforza, with her Experimenti and the care of personal gardens, represents a fundamental starting point. Her legacy was passed on to her son Giovanni delle Bande Nere and later to Cosimo I de' Medici and his wife Eleonora de Toledo. The latter, through the creation of the Boboli Gardens and other spaces, demonstrates how alchemy and botany were instruments of expression of female power and knowledge. The analysis also extends to other figures such as Caterina de' Medici, Maria de' Medici and Bianca Cappello, showing how interest in alchemy and the natural sciences was a constant in the Medici family. The second chapter moves on to Camilla Erculiani and Margherita Sarrocchi, two figures who defended women's studies at a time when women's access to scientific knowledge was often hindered. Through Erculiani's Letters of Philosophia naturale and the correspondence between Sarrocchi and Galileo Galilei, a cultural debate on female education and the role of women in science emerges. The thesis concludes that the alchemical education of Renaissance women not only contributed to the creation of physical and cultural spaces, but also to the transmission of scientific knowledge and the defence of women's right to study. This work offers a new perspective on women's contribution to Renaissance science and culture, highlighting how alchemy, botany and architecture were instruments of emancipation and an expression of female power.
2024
Female Alchemy and Botany: the role of women in the Renaissance Science
Questa tesi esplora il ruolo delle donne nel Rinascimento attraverso lo studio dell’alchimia, della botanica e dell’architettura, con un focus su figure di spicco come Caterina Sforza, Eleonora de Toledo e Camilla Erculiani. La ricerca si interroga sugli esiti della formazione alchemica femminile nel contesto rinascimentale, analizzando come tale sapere si sia tradotto nella creazione di spazi architettonici e botanici, nonché nell’educazione delle nuove generazioni. Il primo capitolo si concentra sulla famiglia Medici, esaminando la trasmissione del sapere alchemico attraverso le generazioni. Caterina Sforza, con i suoi Experimenti e la cura degli orti personali, rappresenta un punto di partenza fondamentale. La sua eredità viene trasmessa al figlio Giovanni delle Bande Nere e successivamente a Cosimo I de’ Medici e a sua moglie Eleonora de Toledo. Quest’ultima, attraverso la creazione del Giardino di Boboli e di altri spazi, dimostra come l’alchimia e la botanica fossero strumenti di espressione del potere e del sapere femminile. L’analisi si estende anche ad altre figure come Caterina de’ Medici, Maria de’ Medici e Bianca Cappello, evidenziando come l’interesse per l’alchimia e le scienze naturali fosse una costante nella famiglia Medici. Il secondo capitolo si sposta su Camilla Erculiani e Margherita Sarrocchi, due figure che difesero lo studio femminile in un’epoca in cui l’accesso delle donne al sapere scientifico era spesso ostacolato. Attraverso le Lettere di Philosophia naturale di Erculiani e la corrispondenza tra Sarrocchi e Galileo Galilei, emerge un dibattito culturale sull’istruzione femminile e sul ruolo delle donne nella scienza. La tesi conclude che la formazione alchemica delle donne del Rinascimento non solo contribuì alla creazione di spazi fisici e culturali, ma anche alla trasmissione di conoscenze scientifiche e alla difesa del diritto femminile allo studio. Questo lavoro offre una nuova prospettiva sul contributo delle donne alla scienza e alla cultura rinascimentale, evidenziando come l’alchimia, la botanica e l’architettura siano state strumenti di emancipazione e di espressione del potere femminile.
botanica
alchimia
rinascimento
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/87736