E' possibile creare un'opera artistica pienamente aderente alla verità storica? Quanto è possibile offrire un ritratto oggettivo, imparziale e autentico in una composizione personale che fa inesorabilmente i conti con criteri artistici soggettivi? L'Akhnaten di Philip Glass rappresenta un unicum nel panorama operistico contemporaneo del Novecento proprio per il suo spirito di ricerca e spiccata volontà di aderenza alle fonti storiche del Nuovo Regno e del periodo amarniano. Lo studio consiste nell'individuare la modalità di lavoro che ha utilizzato Glass in termini testuali, compositivi e scenici e di come sia riuscito, di fatto, a creare un'opera di valore antropologico, muovendosi perfettamente nel territorio di mezzo tra "oggettivo" e "soggettivo". ”. Il rapporto risultante tra queste due condizioni è del tutto variabile e dipende da una serie di fattori, uno dei quali riguarda imprescindibilmente l’effettiva disponibilità di fonti storiche con cui confrontarsi. Un altro aspetto da non trascurare, invece, considera la volontà – o meno – del compositore di attenersi alle suddette fonti. L’obiettivo di questo studio è analizzare le scelte dell’autore sulla base di questi criteri, tenendo conto del contesto storico e scientifico in cui sono avvenuti la gestazione e lo sviluppo dell’opera e ponendo un’attenzione particolare all’evoluzione successiva degli studi inerenti al Vicino Oriente sul piano musicale e performativo, al fine di offrire la teorizzazione di un allestimento scenico che abbia contezza delle nuove scoperte avvenute in questo campo.
Le fonti antiche nell'Akhnaten di Philip Glass: analisi per una proposta di allestimento
AMORUSO, GIULIA AMBRA
2024/2025
Abstract
E' possibile creare un'opera artistica pienamente aderente alla verità storica? Quanto è possibile offrire un ritratto oggettivo, imparziale e autentico in una composizione personale che fa inesorabilmente i conti con criteri artistici soggettivi? L'Akhnaten di Philip Glass rappresenta un unicum nel panorama operistico contemporaneo del Novecento proprio per il suo spirito di ricerca e spiccata volontà di aderenza alle fonti storiche del Nuovo Regno e del periodo amarniano. Lo studio consiste nell'individuare la modalità di lavoro che ha utilizzato Glass in termini testuali, compositivi e scenici e di come sia riuscito, di fatto, a creare un'opera di valore antropologico, muovendosi perfettamente nel territorio di mezzo tra "oggettivo" e "soggettivo". ”. Il rapporto risultante tra queste due condizioni è del tutto variabile e dipende da una serie di fattori, uno dei quali riguarda imprescindibilmente l’effettiva disponibilità di fonti storiche con cui confrontarsi. Un altro aspetto da non trascurare, invece, considera la volontà – o meno – del compositore di attenersi alle suddette fonti. L’obiettivo di questo studio è analizzare le scelte dell’autore sulla base di questi criteri, tenendo conto del contesto storico e scientifico in cui sono avvenuti la gestazione e lo sviluppo dell’opera e ponendo un’attenzione particolare all’evoluzione successiva degli studi inerenti al Vicino Oriente sul piano musicale e performativo, al fine di offrire la teorizzazione di un allestimento scenico che abbia contezza delle nuove scoperte avvenute in questo campo.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
TESI_Amoruso Giulia Ambra, PDFA.pdf
Accesso riservato
Dimensione
7.08 MB
Formato
Adobe PDF
|
7.08 MB | Adobe PDF |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/87861