L'enigma di Cecilia Brusasorci (1549-1593), "pittoressa" veronese nella bottega di Domenico e Felice Brusasorci

This thesis aims to examine the role of female artists in Renaissance society, with particular attention to the domestic and professional environments in which they operated. Specifically, the analysis focuses on the female painters described by Giorgio Vasari in his Vite, with a specific emphasis on those active in Veneto during the 16th and 17th centuries. The main objective of the research is the rediscovery of the Veronese painter Cecilia Brusasorci, through the examination of historical sources. The study analyzes her work within the workshop of her father Domenico and later within that of her brother Felice Brusasorci, with the goal of offering a deeper understanding of her artistic legacy and the role of women in the Renaissance context.

La presente tesi si propone di esaminare il ruolo delle donne artiste nella società rinascimentale, con particolare attenzione agli ambienti domestici e professionali in cui esse operavano. In particolare, l'analisi si concentra sulle pittrici descritte da Giorgio Vasari nelle sue Vite, con un focus specifico su quelle attive in Veneto tra il XVI e il XVII secolo. L’obiettivo principale della ricerca è la riscoperta della figura della pittrice veronese Cecilia Brusasorci, attraverso l'esame delle fonti storiche. Lo studio analizza il suo lavoro all'interno della bottega del padre Domenico e successivamente in quella del fratello Felice Brusasorci, con l'intento di offrire una comprensione più approfondita della sua eredità artistica e del ruolo delle donne nel contesto rinascimentale.