La pesca viene regolamentata in epoca medievale attraverso statuti e leggi. La sua regolamentazione durante l’epoca medievale riflette le necessità ambientali dell’epoca, ma anche le dinamiche di potere e politiche. L’obiettivo di questo studio è quello di mostrare tali dinamiche nel territorio della Pianura Padana e dei laghi del nord Italia. La regolamentazione della pesca nelle acque interne di questi territori viene esposta evidenziando le problematiche che gli statuti dell’epoca cercavano di risolvere attraverso leggi che limitavano la pratica in certi periodi dell’anno o vietavano l’utilizzo di alcuni strumenti. Dall’altra parte, sempre attraverso questi statuti, è possibile rintracciare i soggetti che maggiormente erano coinvolti nella gestione della pesca e a quali erano concessi privilegi di vario tipo. Per questo studio si è fatto riferimento a varia bibliografia sull’argomento oltre che ad alcuni statuti di città che si trovavano, e si trovano ancora oggi, nei pressi di laghi, fiumi o canali, e dunque necessitavano di regolamentare la gestione delle acque e l’attività di pesca. Sulla base del materiale raccolto e analizzato si è fatta una panoramica della gestione delle acque interne e dei laghi nel territorio di interesse mettendo a confronto le leggi e i privilegi rintracciati nei vari statuti.
La pesca nel medioevo: la sua regolamentazione nei laghi e nelle acque interne delle Pianura Padana
PRATO, SERENA
2024/2025
Abstract
La pesca viene regolamentata in epoca medievale attraverso statuti e leggi. La sua regolamentazione durante l’epoca medievale riflette le necessità ambientali dell’epoca, ma anche le dinamiche di potere e politiche. L’obiettivo di questo studio è quello di mostrare tali dinamiche nel territorio della Pianura Padana e dei laghi del nord Italia. La regolamentazione della pesca nelle acque interne di questi territori viene esposta evidenziando le problematiche che gli statuti dell’epoca cercavano di risolvere attraverso leggi che limitavano la pratica in certi periodi dell’anno o vietavano l’utilizzo di alcuni strumenti. Dall’altra parte, sempre attraverso questi statuti, è possibile rintracciare i soggetti che maggiormente erano coinvolti nella gestione della pesca e a quali erano concessi privilegi di vario tipo. Per questo studio si è fatto riferimento a varia bibliografia sull’argomento oltre che ad alcuni statuti di città che si trovavano, e si trovano ancora oggi, nei pressi di laghi, fiumi o canali, e dunque necessitavano di regolamentare la gestione delle acque e l’attività di pesca. Sulla base del materiale raccolto e analizzato si è fatta una panoramica della gestione delle acque interne e dei laghi nel territorio di interesse mettendo a confronto le leggi e i privilegi rintracciati nei vari statuti.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/87991