INTRODUZIONE: Il delirium è un disturbo neurocognitivo ad esordio acuto, caratterizzato da alterazioni di attenzione, memoria, funzioni esecutive, comportamento psicomotorio, emozioni e ritmo sonno-veglia. Peculiare è l’andamento clinico fluttuante, con periodiche riesacerbazioni dei sintomi. Si manifesta in tre forme: ipercinetica, ipocinetica e mista; l’esordio è multifattoriale e la diagnosi complessa. L’incidenza è molto elevata nella popolazione ospedalizzata, dove i fattori di rischio sono più numerosi. Una delle caratteristiche cognitive più rilevanti è la fluttuazione dei livelli di attenzione sostenuta. Sebbene non del tutto chiaro, i pazienti con delirium mostrano prestazioni ai test di vigilanza inferiori rispetto a controlli sani e ad altri pazienti, inclusi quelli con demenza. Il Sustained Attention to Response Task (SART) può essere uno strumento utile per rilevare alterazioni attentive e distinguere il delirium da altri quadri clinici. Le linee guida prevedono l’uso di farmaci antipsicotici, sedativi, ansiolitici e contenzioni fisiche per limitare l’agitazione. Tuttavia, approcci non farmacologici volti al riorientamento e alla stabilizzazione del paziente si stanno rivelando sempre più efficaci nella prevenzione e gestione del delirium. SCOPO: L’obiettivo di questo elaborato è analizzare l’andamento dei livelli di vigilanza tramite il SART, concentrandosi sulle fluttuazioni attentive nell’anziano ospedalizzato e sull’individuazione di eventuali pattern attentivi ricorrenti. Successivamente, sarà eseguita un’analisi mirata delle fluttuazioni nel sottogruppo di pazienti che hanno sviluppato delirium, per determinare se riflettano alterazioni dei meccanismi attentivi associati a questo disturbo. La ricerca intende contribuire a una migliore comprensione delle dinamiche attenzionali in ambito ospedaliero e al miglioramento degli strumenti di valutazione del delirium. METODO: La raccolta dati è avvenuta presso i reparti di Geriatria e Geriatria OSA dell’Ospedale Sant’Antonio di Padova, reclutando 115 pazienti anziani. I livelli di vigilanza sono stati valutati somministrando il test SART quattro volte al giorno, a giorni alterni durante il ricovero, per avere una panoramica precisa del profilo attentivo di ciascun soggetto. Per confrontare i dati con gli strumenti clinici già in uso è stata somministrata la scala diagnostica 4AT, ideata per lo screening rapido del delirium. RISULTATI: L’analisi del campione finale (N = 85) ha evidenziato un miglioramento progressivo e significativo dell’attenzione sostenuta durante la degenza. Si è osservata una riduzione della variabilità intra-individuale nei tempi di reazione e una maggiore stabilità nella sensibilità discriminativa, misurata tramite l’indice d-prime (d′), a indicare una prestazione meno fluttuante e una migliore capacità di distinguere tra stimoli target e non. È stata riscontrata una correlazione negativa tra variabilità dei tempi di reazione e d′, suggerendo che una maggiore stabilità dei tempi di risposta associata ad un incremento dell’efficacia discriminativa. Le prestazioni hanno seguito un andamento a U rovesciata durante le sessioni giornaliere, con performance leggermente inferiori nelle fasce mattutine e serali. Nei pazienti con delirium si è osservata una significativa instabilità attentiva e riduzione dell’accuratezza sia durante sia dopo l'episodio acuto. Non sono stati identificati pattern attentivi predittivi, ma i dati confermano l’elevata sensibilità del paradigma digitale nel rilevare anche fluttuazioni sottili.

Fluttuazioni attentive nell’anziano ospedalizzato: un’indagine sulla Vigilanza in relazione al Delirium

CASTAGNA, GENNY
2024/2025

Abstract

INTRODUZIONE: Il delirium è un disturbo neurocognitivo ad esordio acuto, caratterizzato da alterazioni di attenzione, memoria, funzioni esecutive, comportamento psicomotorio, emozioni e ritmo sonno-veglia. Peculiare è l’andamento clinico fluttuante, con periodiche riesacerbazioni dei sintomi. Si manifesta in tre forme: ipercinetica, ipocinetica e mista; l’esordio è multifattoriale e la diagnosi complessa. L’incidenza è molto elevata nella popolazione ospedalizzata, dove i fattori di rischio sono più numerosi. Una delle caratteristiche cognitive più rilevanti è la fluttuazione dei livelli di attenzione sostenuta. Sebbene non del tutto chiaro, i pazienti con delirium mostrano prestazioni ai test di vigilanza inferiori rispetto a controlli sani e ad altri pazienti, inclusi quelli con demenza. Il Sustained Attention to Response Task (SART) può essere uno strumento utile per rilevare alterazioni attentive e distinguere il delirium da altri quadri clinici. Le linee guida prevedono l’uso di farmaci antipsicotici, sedativi, ansiolitici e contenzioni fisiche per limitare l’agitazione. Tuttavia, approcci non farmacologici volti al riorientamento e alla stabilizzazione del paziente si stanno rivelando sempre più efficaci nella prevenzione e gestione del delirium. SCOPO: L’obiettivo di questo elaborato è analizzare l’andamento dei livelli di vigilanza tramite il SART, concentrandosi sulle fluttuazioni attentive nell’anziano ospedalizzato e sull’individuazione di eventuali pattern attentivi ricorrenti. Successivamente, sarà eseguita un’analisi mirata delle fluttuazioni nel sottogruppo di pazienti che hanno sviluppato delirium, per determinare se riflettano alterazioni dei meccanismi attentivi associati a questo disturbo. La ricerca intende contribuire a una migliore comprensione delle dinamiche attenzionali in ambito ospedaliero e al miglioramento degli strumenti di valutazione del delirium. METODO: La raccolta dati è avvenuta presso i reparti di Geriatria e Geriatria OSA dell’Ospedale Sant’Antonio di Padova, reclutando 115 pazienti anziani. I livelli di vigilanza sono stati valutati somministrando il test SART quattro volte al giorno, a giorni alterni durante il ricovero, per avere una panoramica precisa del profilo attentivo di ciascun soggetto. Per confrontare i dati con gli strumenti clinici già in uso è stata somministrata la scala diagnostica 4AT, ideata per lo screening rapido del delirium. RISULTATI: L’analisi del campione finale (N = 85) ha evidenziato un miglioramento progressivo e significativo dell’attenzione sostenuta durante la degenza. Si è osservata una riduzione della variabilità intra-individuale nei tempi di reazione e una maggiore stabilità nella sensibilità discriminativa, misurata tramite l’indice d-prime (d′), a indicare una prestazione meno fluttuante e una migliore capacità di distinguere tra stimoli target e non. È stata riscontrata una correlazione negativa tra variabilità dei tempi di reazione e d′, suggerendo che una maggiore stabilità dei tempi di risposta associata ad un incremento dell’efficacia discriminativa. Le prestazioni hanno seguito un andamento a U rovesciata durante le sessioni giornaliere, con performance leggermente inferiori nelle fasce mattutine e serali. Nei pazienti con delirium si è osservata una significativa instabilità attentiva e riduzione dell’accuratezza sia durante sia dopo l'episodio acuto. Non sono stati identificati pattern attentivi predittivi, ma i dati confermano l’elevata sensibilità del paradigma digitale nel rilevare anche fluttuazioni sottili.
2024
Attentional fluctuations in hospitalized older adults: an investigation of Vigilance in relation to Delirium
Delirium
Vigilanza
SART
Geriatria
Valutazione precoce
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Castagna_Genny.pdf

accesso aperto

Dimensione 3.13 MB
Formato Adobe PDF
3.13 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/88090