La tesi affronta il tema della riforma dei contratti pubblici operata dal d.lgs. n. 36/2023, ponendo in evidenza il profondo processo di digitalizzazione che investe l’intero ciclo di vita degli appalti. Attraverso una ricostruzione storica e normativa, viene delineato il percorso evolutivo della disciplina nazionale ed europea, dagli interventi degli anni ’90 fino alle direttive del 2014 e alla codificazione del 2016, evidenziando la portata innovativa della più recente riforma e dei suoi correttivi. L'analisi si concentra sui principi fondativi del nuovo codice, evidenziandone la funzione di indirizzo nomofilattico e il rinnovato rilievo attribuito ai diritti digitali, in un quadro che combina esigenze di continuità con spinte innovative. Particolare attenzione è dedicata alla transizione digitale del settore pubblico, alla digitalizzazione delle procedure contrattuali e alla riformulazione dei meccanismi di accesso, affidamento e gestione, nell'ottica di una maggiore efficienza, trasparenza e sostenibilità. Il lavoro approfondisce gli istituti digitalizzati e i nuovi strumenti introdotti, quali il responsabile unico del progetto, l’ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale, il fascicolo virtuale dell’operatore economico e la gestione informativa digitale tramite BIM, analizzando altresì il rinnovato ruolo dell’ANAC come presidio di legalità e innovazione. L’elaborato si propone così di offrire una lettura organica della riforma, evidenziando come la digitalizzazione, oltre a rappresentare un obbligo normativo, costituisca oggi una scelta strategica per modernizzare l’azione amministrativa, rafforzare la competitività e accrescere la fiducia dei cittadini nelle istituzioni pubbliche.
Riforma e digitalizzazione dei contratti pubblici: i cambiamenti introdotti dal d.lgs. 36/2023.
ANDREATTA, SOFIA
2024/2025
Abstract
La tesi affronta il tema della riforma dei contratti pubblici operata dal d.lgs. n. 36/2023, ponendo in evidenza il profondo processo di digitalizzazione che investe l’intero ciclo di vita degli appalti. Attraverso una ricostruzione storica e normativa, viene delineato il percorso evolutivo della disciplina nazionale ed europea, dagli interventi degli anni ’90 fino alle direttive del 2014 e alla codificazione del 2016, evidenziando la portata innovativa della più recente riforma e dei suoi correttivi. L'analisi si concentra sui principi fondativi del nuovo codice, evidenziandone la funzione di indirizzo nomofilattico e il rinnovato rilievo attribuito ai diritti digitali, in un quadro che combina esigenze di continuità con spinte innovative. Particolare attenzione è dedicata alla transizione digitale del settore pubblico, alla digitalizzazione delle procedure contrattuali e alla riformulazione dei meccanismi di accesso, affidamento e gestione, nell'ottica di una maggiore efficienza, trasparenza e sostenibilità. Il lavoro approfondisce gli istituti digitalizzati e i nuovi strumenti introdotti, quali il responsabile unico del progetto, l’ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale, il fascicolo virtuale dell’operatore economico e la gestione informativa digitale tramite BIM, analizzando altresì il rinnovato ruolo dell’ANAC come presidio di legalità e innovazione. L’elaborato si propone così di offrire una lettura organica della riforma, evidenziando come la digitalizzazione, oltre a rappresentare un obbligo normativo, costituisca oggi una scelta strategica per modernizzare l’azione amministrativa, rafforzare la competitività e accrescere la fiducia dei cittadini nelle istituzioni pubbliche.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
Tesi di laurea Andreatta Sofia.pdf
Accesso riservato
Dimensione
1.53 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.53 MB | Adobe PDF |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/88262