La presente tesi indaga il potenziale dello spazio pubblico come strumento per favorire l’integrazione urbana e la coesione sociale nella città di Cape Town, in Sudafrica. In un contesto ancora profondamente segnato dalle disuguaglianze socio-spaziali ereditate dal regime dell’apartheid, lo studio si concentra sul placemaking come approccio progettuale e strategico in grado di rispondere alle sfide dell’esclusione e della segregazione urbana. A partire dall’esperienza maturata durante il tirocactively involvedresso Our Future Cities, organizzazione attiva nei processi di sviluppo urbano, la a ricerca si sviluppa attraverso una riflessione teorica e un’analisi qualitativa dello spazio pubblico nella Cape Town contemporanea. Particolare attenzione è rivolta allo studio di casi concreti e all’esame delle metodologie internazionali più rilevanti nel campo del design urbano orientato all’inclusione. Tra queste, si analizzano in particolare gli approcci sviluppati da Jan Gehl, Project for Public Spaces e Bloomberg CityLab, valutandone l’adattabilità al contesto locale. L’obiettivo della tesi è offrire una lettura critica dei meccanismi di produzione e attivazione dello spazio pubblico, evidenziandone limiti e potenzialità, e proporre raccomandazioni operative che rafforzino il ruolo del placemaking come strumento principe per promuovere appartenenza, dialogo e inclusione sociale.
This Thesis intends to explore the potential of public space as a tool to promote urban integration and social cohesion in the city of Cape Town, South Africa. In a context still deeply shaped by the socio-spatial inequalities inherited from the apartheid regime, the study focuses on placemaking as a design and strategic approach capable of addressing the challenges of exclusion and urban segregation. Building on the experience gained during an internship at Our Future Cities, an organization active in urban development processes, the research combines theoretical reflection with qualitative analysis of public space in contemporary Cape Town. Special attention is given to case studies and the examination of key international methodologies in inclusion-oriented urban design. In particular, the approaches developed by Jan Gehl, Project for Public Spaces, and Bloomberg CityLab are analyzed in terms of their applicability to the local context. The Thesis aims to provide a critical assessment of the mechanisms through which public space is produced and activated, highlighting both their limitations and potential, and to offer practical recommendations that reinforce the role of placemaking as a primary instrument for fostering belonging, dialogue, and social inclusion.
"The Right to Belong: Placemaking in Cape Town’s Contested Urban Landscape. Public Space as a Catalyst for Urban Integration, Social Interaction, and Justice"
CRESCENTINI, FILIPPO
2024/2025
Abstract
La presente tesi indaga il potenziale dello spazio pubblico come strumento per favorire l’integrazione urbana e la coesione sociale nella città di Cape Town, in Sudafrica. In un contesto ancora profondamente segnato dalle disuguaglianze socio-spaziali ereditate dal regime dell’apartheid, lo studio si concentra sul placemaking come approccio progettuale e strategico in grado di rispondere alle sfide dell’esclusione e della segregazione urbana. A partire dall’esperienza maturata durante il tirocactively involvedresso Our Future Cities, organizzazione attiva nei processi di sviluppo urbano, la a ricerca si sviluppa attraverso una riflessione teorica e un’analisi qualitativa dello spazio pubblico nella Cape Town contemporanea. Particolare attenzione è rivolta allo studio di casi concreti e all’esame delle metodologie internazionali più rilevanti nel campo del design urbano orientato all’inclusione. Tra queste, si analizzano in particolare gli approcci sviluppati da Jan Gehl, Project for Public Spaces e Bloomberg CityLab, valutandone l’adattabilità al contesto locale. L’obiettivo della tesi è offrire una lettura critica dei meccanismi di produzione e attivazione dello spazio pubblico, evidenziandone limiti e potenzialità, e proporre raccomandazioni operative che rafforzino il ruolo del placemaking come strumento principe per promuovere appartenenza, dialogo e inclusione sociale.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
The Right to Belong_ Placemaking in Cape Town’s Contested Urban Landscape.FC.pdf
Accesso riservato
Dimensione
5.12 MB
Formato
Adobe PDF
|
5.12 MB | Adobe PDF |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/88420