L’inquinamento luminoso è un problema che affligge tutto il territorio illuminato artificialmente durante le ore notturne (ALAN). Questo può provocare disturbi alla fauna, alla flora ma anche all’essere umano. Lo studio è incentrato nella valutazione dell’inquinamento luminoso inteso come flusso emesso dal suolo verso l’alto. In letteratura esistono metodi che sfruttano varie fonti di informazioni, come immagini scattate dallo spazio o misurazioni con strumentazione dedicata. L’utilizzo di droni per la valutazione è già stato studiato ma viene associato a misurazioni complesse con più strumenti contemporaneamente. Nello studio viene utilizzato un drone e la sua relativa fotocamera integrata per scattare delle immagini del suolo durante le ore notturne. Le immagini appartengono a misurazioni effettuate in uno studio precedente in cui si prendeva in esame una strada poco illuminata e un incrocio. Le aree analizzate si trovano a Pieve di Soligo (TV). La fotocamera è stata precedentemente calibrata per poterla usare come luminanzometro. Gli scatti sono stati importati e poi elaborati in ambiente Matlab. È stata ricavata la luminanza per ogni pixel grazie la quale è stato possibile ricavare l’intensità luminosa e quindi il flusso luminoso emesso da un’area estesa. I valori sono da intendersi come valori medi per unità di area. È stato trovato un valore di 0.1260 lm/m^2 e di 0.3813 lm/m^2. Conoscendo quindi l’area analizzata è possibile ricavare il complessivo flusso luminoso emesso verso l’alto con una semplice moltiplicazione. Questi valori non identificano nel complessivo la città in quanto ci possono essere variazioni significative di illuminamento esterno, e quindi di flusso emesso verso l’alto, tra una zona e un’altra. In eventuali misurazioni successive va posta attenzione nella scelta dei punti in cui scattare le immagini in modo tale che questi possano identificare la città nel suo complesso. La possibilità di usare droni commerciali senza effettuare modifiche e senza particolari concessioni da richiedere alle autorità può comunque essere uno stimolo per ulteriori studi futuri.
Misura del flusso luminoso emesso verso l'alto da un'area urbana estesa per mezzo di un drone commerciale
MOTTES, MARCO
2024/2025
Abstract
L’inquinamento luminoso è un problema che affligge tutto il territorio illuminato artificialmente durante le ore notturne (ALAN). Questo può provocare disturbi alla fauna, alla flora ma anche all’essere umano. Lo studio è incentrato nella valutazione dell’inquinamento luminoso inteso come flusso emesso dal suolo verso l’alto. In letteratura esistono metodi che sfruttano varie fonti di informazioni, come immagini scattate dallo spazio o misurazioni con strumentazione dedicata. L’utilizzo di droni per la valutazione è già stato studiato ma viene associato a misurazioni complesse con più strumenti contemporaneamente. Nello studio viene utilizzato un drone e la sua relativa fotocamera integrata per scattare delle immagini del suolo durante le ore notturne. Le immagini appartengono a misurazioni effettuate in uno studio precedente in cui si prendeva in esame una strada poco illuminata e un incrocio. Le aree analizzate si trovano a Pieve di Soligo (TV). La fotocamera è stata precedentemente calibrata per poterla usare come luminanzometro. Gli scatti sono stati importati e poi elaborati in ambiente Matlab. È stata ricavata la luminanza per ogni pixel grazie la quale è stato possibile ricavare l’intensità luminosa e quindi il flusso luminoso emesso da un’area estesa. I valori sono da intendersi come valori medi per unità di area. È stato trovato un valore di 0.1260 lm/m^2 e di 0.3813 lm/m^2. Conoscendo quindi l’area analizzata è possibile ricavare il complessivo flusso luminoso emesso verso l’alto con una semplice moltiplicazione. Questi valori non identificano nel complessivo la città in quanto ci possono essere variazioni significative di illuminamento esterno, e quindi di flusso emesso verso l’alto, tra una zona e un’altra. In eventuali misurazioni successive va posta attenzione nella scelta dei punti in cui scattare le immagini in modo tale che questi possano identificare la città nel suo complesso. La possibilità di usare droni commerciali senza effettuare modifiche e senza particolari concessioni da richiedere alle autorità può comunque essere uno stimolo per ulteriori studi futuri.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/88483