La presente tesi analizza il ruolo e la funzione della mitologia classica nell’Aminta di Torquato Tasso. Particolare attenzione è rivolta al contesto cortigiano in cui l’opera è stata concepita, per comprendere come Tasso impieghi riferimenti mitologici allo scopo di riflettere la vita di corte. Attraverso un approccio intertestuale e storico-letterario, lo studio esamina le fonti mitologiche utilizzate dall’autore e il modo in cui esse vengono rielaborate nella costruzione della trama e dei personaggi. In particolare, viene analizzato il personaggio di Silvia, che è raffigurata come seguace della dea Diana, ma progressivamente si allontana dal simbolismo della castità; la figura di un satiro riflessivo sovverte l’immagine comico-grottesca nella tradizione letteraria, conferendogli una nuova profondità; la “morte” di Aminta e la decisione di Silvia di seguirlo verso la morte richiamano il mito tragico di Piramo e Tisbe, ma Tasso sovverte tale modello introducendo un lieto fine; infine, il capitolo esplora il ruolo simbolico della figura di Amore, divinità mitologica che permea l’intera opera.
Lo studio della mitologia classica nell’Aminta di Torquato Tasso
LU, MINGYUE
2024/2025
Abstract
La presente tesi analizza il ruolo e la funzione della mitologia classica nell’Aminta di Torquato Tasso. Particolare attenzione è rivolta al contesto cortigiano in cui l’opera è stata concepita, per comprendere come Tasso impieghi riferimenti mitologici allo scopo di riflettere la vita di corte. Attraverso un approccio intertestuale e storico-letterario, lo studio esamina le fonti mitologiche utilizzate dall’autore e il modo in cui esse vengono rielaborate nella costruzione della trama e dei personaggi. In particolare, viene analizzato il personaggio di Silvia, che è raffigurata come seguace della dea Diana, ma progressivamente si allontana dal simbolismo della castità; la figura di un satiro riflessivo sovverte l’immagine comico-grottesca nella tradizione letteraria, conferendogli una nuova profondità; la “morte” di Aminta e la decisione di Silvia di seguirlo verso la morte richiamano il mito tragico di Piramo e Tisbe, ma Tasso sovverte tale modello introducendo un lieto fine; infine, il capitolo esplora il ruolo simbolico della figura di Amore, divinità mitologica che permea l’intera opera.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/88721