L’invecchiamento è associato a cambiamenti cognitivi che possono compromettere la memoria prospettica, ovvero la capacità di ricordare di compiere azioni in futuro. Alcune evidenze suggeriscono che le emozioni possono modulare le prestazioni mnestiche, migliorandole in particolare in presenza di stimoli positivi. Il presente studio ha indagato l’effetto della valenza emotiva (positiva, negativa o neutra) sulla memoria prospettica in un campione di adulti di età superiore ai 60 anni, utilizzando la versione computerizzata del paradigma Virtual Week. Inoltre, ai partecipanti è stato somministrato un questionario self-report, il Prospective and Retrospective Memory Questionnaire per valutare la percezione soggettiva delle proprie abilità mnestiche. I risultati hanno mostrato un effetto della valenza emotiva positiva sulla memoria prospettica oggettiva, supportando il cosiddetto positivity effect nell’invecchiamento (Carstensen & Mikels, 2005). Tuttavia, sono emerse discrepanze tra prestazione oggettiva e percezione soggettiva della memoria. Lo studio contribuisce alla comprensione dei fattori cognitivi ed emotivi che supportano la memoria prospettica nella terza età, suggerendo che l’utilizzo di stimoli positivi potrebbe rappresentare una strategia utile per sostenere l’autonomia e il benessere degli anziani nelle attività quotidiane.
Uno studio con Virtual Week per indagare il legame tra invecchiamento, memoria prospettica e valenza emotiva
PEDOTTI, FEDERICA
2024/2025
Abstract
L’invecchiamento è associato a cambiamenti cognitivi che possono compromettere la memoria prospettica, ovvero la capacità di ricordare di compiere azioni in futuro. Alcune evidenze suggeriscono che le emozioni possono modulare le prestazioni mnestiche, migliorandole in particolare in presenza di stimoli positivi. Il presente studio ha indagato l’effetto della valenza emotiva (positiva, negativa o neutra) sulla memoria prospettica in un campione di adulti di età superiore ai 60 anni, utilizzando la versione computerizzata del paradigma Virtual Week. Inoltre, ai partecipanti è stato somministrato un questionario self-report, il Prospective and Retrospective Memory Questionnaire per valutare la percezione soggettiva delle proprie abilità mnestiche. I risultati hanno mostrato un effetto della valenza emotiva positiva sulla memoria prospettica oggettiva, supportando il cosiddetto positivity effect nell’invecchiamento (Carstensen & Mikels, 2005). Tuttavia, sono emerse discrepanze tra prestazione oggettiva e percezione soggettiva della memoria. Lo studio contribuisce alla comprensione dei fattori cognitivi ed emotivi che supportano la memoria prospettica nella terza età, suggerendo che l’utilizzo di stimoli positivi potrebbe rappresentare una strategia utile per sostenere l’autonomia e il benessere degli anziani nelle attività quotidiane.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/88839