Gli ambiziosi obiettivi in merito all’efficienza energetica in ambito civile risultano in controtendenza con l’evoluzione delle forme incentivanti necessarie a garantirne il raggiungimento. Questo lavoro mira quindi ad analizzare, seppur in maniera circoscritta ad un numero limitato di casi, esborsi e risultati prestazionali derivanti da interventi di efficienza energetica. Si sono valutate nove soluzioni di retrofit, di differente complessità ed invasività, applicate omogeneamente a cinque archetipi di edifici residenziali tipici dei centri urbani italiani: due edifici sono stati inoltre valutati sia nella versione storica che esistente (7 casi in totale). Sul fronte prestazionale sono stati realizzati dei modelli di edificio ricorrendo a quanto previsto dalle norme UNI/TS 11300, UNI EN ISO 52016 e correlate. Gli esborsi per l’esecuzione delle opere sono stati stimati realizzando computi metrici principalmente basati su prezzari. Le spese professionali invece sono state valutate ricorrendo a quanto riportato nel D.M. 140/2012. Gli importi di entrambe le componenti, opere e spese professionali, sono stati sottoposti ad opportuni ribassi. A parità di retrofit si sono ottenute riduzioni relative degli indici di prestazione energetica confrontabili tra i differenti archetipi, specie in relazione agli interventi più performanti. Tuttavia, non vi è possibilità di distinguere un ottimo tra questi ultimi. In termini di convenienza economica invece, gli alloggi in condizioni più sfavorevoli sono in generale quelli unifamiliari, specie se isolati. Rapportandosi all’esborso su superficie utile degli alloggi la differenza si attenua. Confrontando quindi gli esborsi per superficie utile con indice di prestazione energetica non rinnovabile si è ricavato che per ottenere una riduzione del 40 % di quest’ultimo è necessaria una spesa minima (media tra gli archetipi) di 590 €/m2, mentre per arrivare all’80% è necessaria un esborso di circa 950 €/m2. Un ultimo punto focale riguarda il tempo di ritorno dell’investimento che in assenza di incentivi raggiunge valori anche superiori alla durata di vita prevista dell’opera traguardando valori oltre 50 anni (durata prevista dell’isolamento termico). Perché il tempo di ritorno sia inferiore ai 10 anni in tutte le condizioni analizzate è richiesto un incentivo dell’80%, mentre per essere contenuto nei 20 anni è necessario un incentivo del 65%. Infine, gli esborsi per le manutenzioni ordinarie possono incrementare il tempo di ritorno fino al 20%; assieme alle manutenzioni straordinarie possono anche più che raddoppiarlo. Quanto ottenuto suggerisce la necessità di elevare l’entità degli incentivi attualmente resi disponibili, eventualmente calibrandoli sul singolo intervento di retrofit e/o archetipo in modo da rendere l’intervento sufficientemente conveniente È necessario inoltre adottare una visione integrata nelle scelte dei retrofit, valutando attentamente aspetti economici, energetici e di gestione a lungo termine.
Analisi dell'efficientamento energetico di archetipi di edifici residenziali: confronto economico e prestazionale tra i diversi tipi di intervento
SACILOTTO, ALEX
2024/2025
Abstract
Gli ambiziosi obiettivi in merito all’efficienza energetica in ambito civile risultano in controtendenza con l’evoluzione delle forme incentivanti necessarie a garantirne il raggiungimento. Questo lavoro mira quindi ad analizzare, seppur in maniera circoscritta ad un numero limitato di casi, esborsi e risultati prestazionali derivanti da interventi di efficienza energetica. Si sono valutate nove soluzioni di retrofit, di differente complessità ed invasività, applicate omogeneamente a cinque archetipi di edifici residenziali tipici dei centri urbani italiani: due edifici sono stati inoltre valutati sia nella versione storica che esistente (7 casi in totale). Sul fronte prestazionale sono stati realizzati dei modelli di edificio ricorrendo a quanto previsto dalle norme UNI/TS 11300, UNI EN ISO 52016 e correlate. Gli esborsi per l’esecuzione delle opere sono stati stimati realizzando computi metrici principalmente basati su prezzari. Le spese professionali invece sono state valutate ricorrendo a quanto riportato nel D.M. 140/2012. Gli importi di entrambe le componenti, opere e spese professionali, sono stati sottoposti ad opportuni ribassi. A parità di retrofit si sono ottenute riduzioni relative degli indici di prestazione energetica confrontabili tra i differenti archetipi, specie in relazione agli interventi più performanti. Tuttavia, non vi è possibilità di distinguere un ottimo tra questi ultimi. In termini di convenienza economica invece, gli alloggi in condizioni più sfavorevoli sono in generale quelli unifamiliari, specie se isolati. Rapportandosi all’esborso su superficie utile degli alloggi la differenza si attenua. Confrontando quindi gli esborsi per superficie utile con indice di prestazione energetica non rinnovabile si è ricavato che per ottenere una riduzione del 40 % di quest’ultimo è necessaria una spesa minima (media tra gli archetipi) di 590 €/m2, mentre per arrivare all’80% è necessaria un esborso di circa 950 €/m2. Un ultimo punto focale riguarda il tempo di ritorno dell’investimento che in assenza di incentivi raggiunge valori anche superiori alla durata di vita prevista dell’opera traguardando valori oltre 50 anni (durata prevista dell’isolamento termico). Perché il tempo di ritorno sia inferiore ai 10 anni in tutte le condizioni analizzate è richiesto un incentivo dell’80%, mentre per essere contenuto nei 20 anni è necessario un incentivo del 65%. Infine, gli esborsi per le manutenzioni ordinarie possono incrementare il tempo di ritorno fino al 20%; assieme alle manutenzioni straordinarie possono anche più che raddoppiarlo. Quanto ottenuto suggerisce la necessità di elevare l’entità degli incentivi attualmente resi disponibili, eventualmente calibrandoli sul singolo intervento di retrofit e/o archetipo in modo da rendere l’intervento sufficientemente conveniente È necessario inoltre adottare una visione integrata nelle scelte dei retrofit, valutando attentamente aspetti economici, energetici e di gestione a lungo termine.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/88919