L’elaborato si propone di analizzare il ruolo protagonistico svolto dai personaggi femminili nell’opera di Woody Allen, concentrandosi particolarmente su cinque film (Annie Hall, Interiors, Hannah and Her Sisters, Another Woman, Blue Jasmine), collocabili in periodi e generi di riferimento differenti all’interno della produzione del regista, e sulla sua recente autobiografia Apropos of Nothing, pubblicata nel 2020. Nel corso dei vari capitoli viene proposto lo studio di alcune delle principali donne della produzione di Allen, con particolare attenzione non solo al ruolo svolto all’interno delle pellicole, ma anche alle implicazioni psicoanalitiche che evocano, all’impatto avuto sul cinema coevo e sulla società, ai modelli e alle muse che ne hanno ispirato la creazione. Il percorso segue un ordine cronologico nella presentazione delle pellicole (coprendo un periodo di tempo che va dal 1977 al 2013) ma restituisce anche una progressiva rivendicazione di centralità e autocoscienza da parte di quelle medesime figure femminili che sono poste al centro dello studio. Il capitolo conclusivo, incentrato su Apropos of Nothing, si interrogherà invece sullo statuto del testo, sulla possibilità o meno di collocarlo all’interno del genere letterario a cui dichiara di appartenere: l’autobiografia, con tutte le complessità che tale etichetta comporta. Si tornerà poi al focus principale, con l’analisi dei personaggi femminili in esso citati, da parte di un regista-scrittore che ha da sempre intrattenuto uno stretto rapporto con la letteratura, tale da impedire di ignorarne la portata nel momento in cui ci si trova ad analizzare la sua opera.
«God’s answer to Job». Galleria di ritratti femminili nel cinema e nell’autobiografia di Woody Allen
BEGO, ERICA
2024/2025
Abstract
L’elaborato si propone di analizzare il ruolo protagonistico svolto dai personaggi femminili nell’opera di Woody Allen, concentrandosi particolarmente su cinque film (Annie Hall, Interiors, Hannah and Her Sisters, Another Woman, Blue Jasmine), collocabili in periodi e generi di riferimento differenti all’interno della produzione del regista, e sulla sua recente autobiografia Apropos of Nothing, pubblicata nel 2020. Nel corso dei vari capitoli viene proposto lo studio di alcune delle principali donne della produzione di Allen, con particolare attenzione non solo al ruolo svolto all’interno delle pellicole, ma anche alle implicazioni psicoanalitiche che evocano, all’impatto avuto sul cinema coevo e sulla società, ai modelli e alle muse che ne hanno ispirato la creazione. Il percorso segue un ordine cronologico nella presentazione delle pellicole (coprendo un periodo di tempo che va dal 1977 al 2013) ma restituisce anche una progressiva rivendicazione di centralità e autocoscienza da parte di quelle medesime figure femminili che sono poste al centro dello studio. Il capitolo conclusivo, incentrato su Apropos of Nothing, si interrogherà invece sullo statuto del testo, sulla possibilità o meno di collocarlo all’interno del genere letterario a cui dichiara di appartenere: l’autobiografia, con tutte le complessità che tale etichetta comporta. Si tornerà poi al focus principale, con l’analisi dei personaggi femminili in esso citati, da parte di un regista-scrittore che ha da sempre intrattenuto uno stretto rapporto con la letteratura, tale da impedire di ignorarne la portata nel momento in cui ci si trova ad analizzare la sua opera.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/90771