This thesis analyzes three rockfall scenarios with different volumes (10 m³, 100 m³, and 1000 m³) from the "La Gioia" rock face (Valdastico, VI), located within a dolomite quarry owned by Sipeg s.r.l. The objective is to provide a clear analysis of the areas at risk and potential material detachments. Furthermore, the study aims to define the possibility of interception with the Provincial Road SP350, situated downslope from the study area, and the interaction with the viaduct piers in the event of the construction of the A31 Valdacarsto highway extension (Piovene Rocchette – Rovereto). LiDAR data, acquired in the quarry via a drone (DJI MATRICE 350 RTK), and data from previous studies were used to develop a three-dimensional model of the slope using Agisoft Metashape Professional software. Subsequently, the data were imported into the numerical modeling software StnParabel. This software allows for the simulation of rockfall phenomena, studying their interaction with the ground surface to define trajectories and deposition areas of the debris material, thereby determining the degree of risk for operators transiting within the quarrying level.

La tesi valuta le condizioni di stabilità della parete La Gioia (Provincia di Vicenza), una parete subverticale di altezza pari a 150 metri e larghezza pari a 550 metri. L'area è stata in passato soggetta a fenomeni franosi di varia entità, tra cui una rock avalanche datata 1117 d.C. e vari distacchi dell'ordine di migliaia di metri cubi, l’ultimo dei quali avvenuto nel settembre 2024. La parete, esposta dall'attività di cava, è stata ricostruita in modo dettagliato tramite rilievo LIDAR da drone. Sul modello tridimensionale risultante sono state identificate le principali discontinuità, verificate e integrate da osservazioni geologiche in campo. Individuati i volumi di roccia a rischio distacco, si è applicato un modello numerico di caduta massi tramite l'impiego del software stnParabel, al fine di simulare le traiettorie di impatto e valutarne la potenziale interazione con le infrastrutture antropiche presenti nell'area sottostante. Sono stati infine, valutati gli effetti di possibili misure di sicurezza atte a incrementare la sicurezza dell'area di cava e dei suoi operatori.

Analisi dei distacchi e previsione delle aree a rischio in ambienti di cava: il caso della parete La Gioia (Valdastico, VI).

FINCO, ISABELLA
2024/2025

Abstract

This thesis analyzes three rockfall scenarios with different volumes (10 m³, 100 m³, and 1000 m³) from the "La Gioia" rock face (Valdastico, VI), located within a dolomite quarry owned by Sipeg s.r.l. The objective is to provide a clear analysis of the areas at risk and potential material detachments. Furthermore, the study aims to define the possibility of interception with the Provincial Road SP350, situated downslope from the study area, and the interaction with the viaduct piers in the event of the construction of the A31 Valdacarsto highway extension (Piovene Rocchette – Rovereto). LiDAR data, acquired in the quarry via a drone (DJI MATRICE 350 RTK), and data from previous studies were used to develop a three-dimensional model of the slope using Agisoft Metashape Professional software. Subsequently, the data were imported into the numerical modeling software StnParabel. This software allows for the simulation of rockfall phenomena, studying their interaction with the ground surface to define trajectories and deposition areas of the debris material, thereby determining the degree of risk for operators transiting within the quarrying level.
2024
Analysis of rockfall events and prediction of risk areas in quarry environments: the case study of La Gioia rock scarp (Valdastico, VI).
La tesi valuta le condizioni di stabilità della parete La Gioia (Provincia di Vicenza), una parete subverticale di altezza pari a 150 metri e larghezza pari a 550 metri. L'area è stata in passato soggetta a fenomeni franosi di varia entità, tra cui una rock avalanche datata 1117 d.C. e vari distacchi dell'ordine di migliaia di metri cubi, l’ultimo dei quali avvenuto nel settembre 2024. La parete, esposta dall'attività di cava, è stata ricostruita in modo dettagliato tramite rilievo LIDAR da drone. Sul modello tridimensionale risultante sono state identificate le principali discontinuità, verificate e integrate da osservazioni geologiche in campo. Individuati i volumi di roccia a rischio distacco, si è applicato un modello numerico di caduta massi tramite l'impiego del software stnParabel, al fine di simulare le traiettorie di impatto e valutarne la potenziale interazione con le infrastrutture antropiche presenti nell'area sottostante. Sono stati infine, valutati gli effetti di possibili misure di sicurezza atte a incrementare la sicurezza dell'area di cava e dei suoi operatori.
Caduta massi
Stabilità
Valdastico
Modellazione 3D
Cava
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/92705