Background: I sistemi sanitari europei stanno affrontando una crescente carenza di personale, aggravata dalla progressiva riduzione delle iscrizioni ai corsi di laurea delle professioni sanitarie. Attualmente, l’attenzione è rivolta alla Generazione Z prossima alla scelta del proprio percorso formativo e all’accesso al mondo del lavoro. Questa generazione mostra valori e aspettative che non sempre coincidono con le caratteristiche delle professioni sanitarie e comprendere tali aspetti è fondamentale per elaborare delle strategie per garantire la sostenibilità dei sistemi sanitari. Obiettivo: Lo scopo è di analizzare le cause della progressiva riduzione dell’attrattività delle professioni sanitarie in Italia, con particolare attenzione alla popolazione appartenente alla Generazione Z. L’obiettivo è elaborare un modello di indagine replicabile, utile alle Università e ai policy makers per supportare una pianificazione sostenibile e consapevole dell’offerta formativa nel settore sanitario. Materiali e metodi: La revisione della letteratura e l’analisi di fonti istituzionali hanno consentito di delineare il quadro generale delle principali criticità del sistema sanitario e a comprendere le cause del calo di attrattività delle professioni sanitarie per la Generazione Z. A partire da tali evidenze, è stata condotta l’analisi dei dieci mega-atenei italiani e di due Università private tramite un modello di indagine strutturato su due indici: l’indice di attrattività (IA), basato su dati quantitativi, l’indice di orientamento della Generazione Z (IOGZ), calcolato a partire da dimensioni qualitative e, infine, la correlazione degli stessi. Risultati: Si evidenziano delle differenze tra gli atenei considerati: le Università di Padova, Milano e Humanitas University mostrano tra i valori più elevati in entrambi gli indici, questo rispecchia diversità nella selettività e nell’avvicinamento ai valori della Generazione Z. Altri atenei, invece, sono caratterizzati da una comunicazione poco efficace e da basse prospettive lavorative post-laurea, risultando poco attrattive per i giovani di questa generazione, nonostante ci sia una buona identità di ateneo. Conclusioni: Il modello proposto permette di valutare in maniera oggettiva e replicabile l’attrattività dei corsi di laurea delle professioni sanitarie, integrando dati quantitativi e qualitativi. Questo modello può rappresentare uno strumento utile alle Università e ai policy makers non solo per ridurre la differenza tra domanda e fabbisogno occupazionale, ma anche per valutare la sostenibilità di un corso di laurea, migliorando la capacità di attrarre e trattenere gli studenti. Key words: Generazione Z, professioni sanitarie, attrattività, sostenibilità, modello di indagine, università, policy makers, orientamento
Generazione Z e attrattività delle professioni sanitarie: modello di indagine per orientare la pianificazione e la sostenibilità dell'offerta formativa.
FURLAN, GIULIA
2024/2025
Abstract
Background: I sistemi sanitari europei stanno affrontando una crescente carenza di personale, aggravata dalla progressiva riduzione delle iscrizioni ai corsi di laurea delle professioni sanitarie. Attualmente, l’attenzione è rivolta alla Generazione Z prossima alla scelta del proprio percorso formativo e all’accesso al mondo del lavoro. Questa generazione mostra valori e aspettative che non sempre coincidono con le caratteristiche delle professioni sanitarie e comprendere tali aspetti è fondamentale per elaborare delle strategie per garantire la sostenibilità dei sistemi sanitari. Obiettivo: Lo scopo è di analizzare le cause della progressiva riduzione dell’attrattività delle professioni sanitarie in Italia, con particolare attenzione alla popolazione appartenente alla Generazione Z. L’obiettivo è elaborare un modello di indagine replicabile, utile alle Università e ai policy makers per supportare una pianificazione sostenibile e consapevole dell’offerta formativa nel settore sanitario. Materiali e metodi: La revisione della letteratura e l’analisi di fonti istituzionali hanno consentito di delineare il quadro generale delle principali criticità del sistema sanitario e a comprendere le cause del calo di attrattività delle professioni sanitarie per la Generazione Z. A partire da tali evidenze, è stata condotta l’analisi dei dieci mega-atenei italiani e di due Università private tramite un modello di indagine strutturato su due indici: l’indice di attrattività (IA), basato su dati quantitativi, l’indice di orientamento della Generazione Z (IOGZ), calcolato a partire da dimensioni qualitative e, infine, la correlazione degli stessi. Risultati: Si evidenziano delle differenze tra gli atenei considerati: le Università di Padova, Milano e Humanitas University mostrano tra i valori più elevati in entrambi gli indici, questo rispecchia diversità nella selettività e nell’avvicinamento ai valori della Generazione Z. Altri atenei, invece, sono caratterizzati da una comunicazione poco efficace e da basse prospettive lavorative post-laurea, risultando poco attrattive per i giovani di questa generazione, nonostante ci sia una buona identità di ateneo. Conclusioni: Il modello proposto permette di valutare in maniera oggettiva e replicabile l’attrattività dei corsi di laurea delle professioni sanitarie, integrando dati quantitativi e qualitativi. Questo modello può rappresentare uno strumento utile alle Università e ai policy makers non solo per ridurre la differenza tra domanda e fabbisogno occupazionale, ma anche per valutare la sostenibilità di un corso di laurea, migliorando la capacità di attrarre e trattenere gli studenti. Key words: Generazione Z, professioni sanitarie, attrattività, sostenibilità, modello di indagine, università, policy makers, orientamento| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/94197