Riconoscere un patrimonio condiviso: dalle "quasi-città" alle città murate venete

The thesis begins with an analysis of the concept of the quasi-città, as developed by Giorgio Chittolini, and its application to the context of medieval and Renaissance Italy. It examines the structural, institutional, and functional characteristics of those settlements that, while not fully achieving city status, shared several of their essential features. Particular attention is given to the Veneto region, where many centers display the distinctive traits of quasi-città in terms of origin, legal framework, and power relations. The study also explores the role of city walls in shaping the urban form and identity of fortified centers, considering their functions beyond military defense: as instruments of territorial control, symbolic representations of power, and tools for organizing urban space. The case studies of Asolo, Castelfranco Veneto, Conegliano, and Treviso provide a perspective on different models of urban development and the management of fortified enclosures across varying historical and territorial contexts. Building on these reflections, the thesis proposes a reinterpretation—also through a tourism-oriented lens—of the shared heritage of the walled cities of the Veneto. This is framed within a potential serial nomination to the UNESCO World Heritage List, to encourage greater awareness and sustainable enjoyment of these sites as testimonies to local history and cultural identity.

La tesi si apre con un’indagine sul concetto di quasi città, elaborato da Giorgio Chittolini, applicato al contesto dell’Italia medievale e rinascimentale. Vengono analizzate le caratteristiche strutturali, istituzionali e funzionali di quei centri abitati che, pur non raggiungendo pienamente lo status di città, ne condividevano alcuni tratti fondamentali. Particolare attenzione è riservata al territorio veneto, dove numerosi centri mostrano le peculiarità delle quasi città per origine, assetto giuridico e relazioni di potere. Si approfondisce, inoltre, il ruolo delle mura nel definire la morfologia urbana e l’identità dei centri fortificati, indagando la loro funzione oltre quella militare: come strumento di controllo del territorio, di rappresentazione simbolica del potere e di organizzazione dello spazio cittadino. I casi studio di Asolo, Castelfranco Veneto, Conegliano e Treviso permettono di confrontare diverse forme di sviluppo urbano e gestione delle cinte murarie in contesti differenti. A partire da queste riflessioni, la tesi propone una rilettura, anche in chiave turistica, del patrimonio condiviso delle città murate venete, attraverso un progetto di candidatura seriale alla Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO. L’obiettivo è promuovere la conoscenza e la fruizione sostenibile del territorio considerato quale testimonianza della storia del luogo e della sua identità culturale.