L’elaborato è volto allo studio della tragedia Francesca da Rimini (1901) di Gabriele d’Annunzio e delle due traduzioni in francese e in inglese, realizzate rispettivamente da Georges Hérelle (1848-1935) e Arthur Symons (1865-1945). A guidare l'analisi vi è l’ipotesi secondo cui la tragedia, una volta tradotta e diffusa nei principali contesti europei, abbia contribuito al consolidamento dell’immagine dell’autore a livello transnazionale. L’approccio adottato sarà comparativo, con particolare attenzione alle dinamiche culturali e traduttive che accompagnano la diffusione della tragedia in Francia e in Inghilterra. L’intento non è soltanto quello di confrontare versioni testuali, ma di osservare da un lato come il passaggio da una lingua all’altra diventi un atto critico e creativo insieme, e dall’altro dimostrare come le traduzioni siano capaci di ridefinire insieme l’opera e il suo autore, riflettendo le tensioni tra un’italianità profondamente radicata e la volontà di accogliere l’estraneo all’interno del proprio scrigno artistico e personale.
«Le style est inviolable»: la Francesca da Rimini di Gabriele d’Annunzio tra Arthur Symons e Georges Hérelle
PIGNATTELLI, FRANCESCA
2024/2025
Abstract
L’elaborato è volto allo studio della tragedia Francesca da Rimini (1901) di Gabriele d’Annunzio e delle due traduzioni in francese e in inglese, realizzate rispettivamente da Georges Hérelle (1848-1935) e Arthur Symons (1865-1945). A guidare l'analisi vi è l’ipotesi secondo cui la tragedia, una volta tradotta e diffusa nei principali contesti europei, abbia contribuito al consolidamento dell’immagine dell’autore a livello transnazionale. L’approccio adottato sarà comparativo, con particolare attenzione alle dinamiche culturali e traduttive che accompagnano la diffusione della tragedia in Francia e in Inghilterra. L’intento non è soltanto quello di confrontare versioni testuali, ma di osservare da un lato come il passaggio da una lingua all’altra diventi un atto critico e creativo insieme, e dall’altro dimostrare come le traduzioni siano capaci di ridefinire insieme l’opera e il suo autore, riflettendo le tensioni tra un’italianità profondamente radicata e la volontà di accogliere l’estraneo all’interno del proprio scrigno artistico e personale.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/95092