Effetti dell'esercizio fisico in persone con disturbi d'ansia, di depersonalizzazione e di derealizzazione.

Mental disorders are pathological conditions that cause alterations in the emotional, cognitive, behavioral and sensorial sphere which can compromise the physiological, social and working functioning of those affected. The impact that the disorder has on the person's life is directly proportional to its severity. The causes that can trigger these conditions are heterogeneous, including: genetic causes, environmental factors, stressful events, substance abuse, etc. Among the various types of mental disorders there are anxiety, stress and dissociative disorders. Affected subjects experience anxiety, fear, persistent worry and dissociation, in the absence of situations or environments normally considered dangerous. The characteristic symptoms are cognitive, behavioral and physiological. These mental disorders are classified as separate, but at the same time, they are interrelated by the strong similarity of the triggers and symptoms. The most used therapy is psychological therapy, i.e. psychotherapy sessions in which specific techniques are adopted. In more serious cases, when psychological therapy is not sufficient, psychotropic drugs may be used. In this study, we investigated, in the already existing scientific literature, whether aerobic, against resistance, mindfulness, yoga and oriental disciplines such as Tai Chi and Qi Gong physical exercise had effects on subjects suffering from anxiety, stress and dissociative disorders, with a role as an adjuvant treatment to classic psychological and pharmacological therapies. It has emerged that in anxiety and stress disorders the effects are positive in controlling symptoms. As regards dissociative disorders and the effectiveness or otherwise of physical exercise on dissociation and derealization and depersonalization phenomena, there are no studies in literature. They are analyzed only in burn-out conditions. In this case the results were positive as in the previous ones, but they are not applied to a real dissociative disorder.

I disturbi mentali sono delle condizioni patologiche che causano delle alterazioni della sfera emotiva, cognitiva, comportamentale e sensoriale che possono compromettere il funzionamento fisiologico, sociale e lavorativo di chi ne è affetto. L’impatto che il disturbo ha sulla vita della persona è direttamente proporzionale alla gravità dello stesso. Le cause che possono scatenare queste condizioni sono eterogenee, tra cui: cause genetiche, fattori ambientali, eventi stressanti, abuso di sostanze, ecc. Tra le varie tipologie di disturbi mentali ci sono i disturbi d’ansia, da stress e dissociativi. I soggetti affetti provano ansia, paura, preoccupazione persistente e dissociazione, in assenza di situazioni o ambienti ritenuti normalmente pericolosi. I sintomi caratteristici sono di tipo cognitivo, comportamentale e fisiologico. Questi disturbi mentali sono classificati come a sé stanti, ma al contempo, sono interrelati dalla forte somiglianza dalle cause scatenanti e dei sintomi. La terapia più comunemente utilizzata è quella psicologica, ovvero delle sedute di psicoterapia nelle quali vengono adottate delle tecniche specifiche. Nei casi più gravi, quando la terapia psicologica non è sufficiente, si può ricorrere all’utilizzo di psicofarmaci. In questo studio si è andato ad indagare, nella letteratura scientifica già esistente, se l’esercizio fisico di tipo: aerobico, contro resistenza, mindfulness, yoga e discipline orientali come il Tai Chi e il Qi Gong, avesse degli effetti sui soggetti affetti da disturbo d’ansia, da stress e dissociativi, con un ruolo di trattamento adiuvante alle classiche terapie psicologiche e farmacologiche. È emerso che nei disturbi d’ansia e da stress gli effetti sono positivi nel controllo dei sintomi. Per quanto riguarda i disturbi dissociativi e l’efficacia o meno dell’esercizio fisico sulla dissociazione e i fenomeni derealizzanti e depersonalizzanti, non sono presenti studi in letteratura. Sono analizzati unicamente nelle condizioni di burn-out. In questo caso i risultati sono stati positivi come nei precedenti, ma non sono applicati ad un disturbo dissociativo vero e proprio.