Traduzione della metodologia P.I.P.P.I. per la presa in carico di persone Adulte/Anziane in situazioni di complessità socio-sanitaria: proposta di un nuovo strumento di analisi e progettazione

Context and Motivation This thesis originates from a reflection on the practices involved in taking charge of patients with complex social care needs, particularly on the possibility that —even among professionals working in similar care settings— the identification and initiation of care pathways, as well as the development of strategies and the use of resources, may be influenced by subjective, temporal, and environmental variables. Although the management of complex patients in the community already benefits from a well-established multidisciplinary and integrated approach among services and professionals, it is possible that the available tools and strategies are not entirely sufficient to achieve the intended goals, with the risk of developing care plans that only partially meet the needs of patients and their families, or that vary significantly across different times and regions. Furthermore, the increasing number of difficult cases faced by primary care services, also as a result of current social challenges and reduced resources, may itself require a new perspective on these issues and prompt the search for alternative teamwork methods. Therefore, this study aims to assess whether a dedicated tool for the most challenging cases could provide a real advantage in the assessment of needs, in the planning and design of interventions, and in the standardization of processes, ensuring responses that are adequate, fair, and homogeneous to the identified needs. Research Objectives Building on the above reflections, an attempt was made to hypothesize and develop a tool designed for the primary care setting, to be used in cases of high social care complexity, with the following aims: 1. Improve patient assessment methods by conducting a standardized analysis of needs, available resources, and available potential; 2. Define the most appropriate care plan, detailing the implementation phases; 3. Promote the co-design of interventions, making full use of all available resources in collaboration with the patient and their family or caregivers. Thesis Structure Drawing inspiration from the P.I.P.P.I. methodology (Intervention Program for the Prevention of Institutionalization), which aims to support multi-problem families by redesigning intervention practices together with them and their children, in order to reduce the risk of maltreatment and the consequent removal of children from their families, a new analysis and assessment tool was developed. This tool was subsequently tested on a simulated case, and its advantages and limitations were evaluated through a focus group. The emerging content, summarized and organized, has enabled new reflections useful for future activities.

Contesto e motivazione Questo lavoro di tesi nasce riflettendo sulle pratiche di presa in carico di pazienti con bisogni socio-assistenziali complessi, in particolare sulla possibilità che, anche tra professionisti che operano in contesti di cura analoghi, l’identificazione e l’avvio dei percorsi, ma anche l’individuazione di strategie e l’utilizzo di risorse possano risentire di alcune variabili soggettive, temporali, e ambientali. Seppur la gestione dei pazienti complessi sul territorio possa già vantare un consolidato approccio multidisciplinare e di integrazione tra servizi e professionisti, è possibile che gli strumenti e le strategie a disposizione non siano del tutto sufficienti al raggiungimento degli obiettivi, con il rischio di delineare progetti assistenziali che rispondono solo parzialmente ai bisogni dei pazienti e delle loro famiglie o difformi in tempi e territori diversi. È possibile, inoltre, che l’aumento dei casi difficili che i servizi di cure primarie si trovano ad affrontare, anche come prodotto delle attuali criticità sociali e dalla riduzione delle risorse, richieda di per sé di approcciarsi con uno sguardo nuovo a questi temi e spinga alla ricerca di altre modalità di lavoro in equipe. Pertanto, con questo lavoro si vuole valutare se uno strumento di lavoro dedicato ai casi di più difficile gestione possa offrire un reale vantaggio nella valutazione dei bisogni, nella pianificazione e progettazione degli interventi, anche al fine di standardizzare i processi, assicurando risposte ai bisogni adeguate, eque ed omogenee. Obiettivi della ricerca Delle riflessioni sopra descritte, si è provato a ipotizzare e costruire uno strumento pensato per il setting delle cure primarie, da utilizzare nei casi di elevata complessità socio-assistenziale, e finalizzato a: 1. Migliorare le modalità di valutazione del paziente, conducendo in maniera standardizzata l’analisi dei bisogni, delle risorse e del potenziale disponibili; 2. Definire il progetto assistenziale più adeguato, dettagliando le fasi di attuazione 3. Promuovere la coprogettazione dell’intervento, valorizzando tutte le risorse, in collaborazione con la persona assistita e la sua famiglia o caregiver. Struttura della tesi In analogia con quanto previsto dalla metodologia P.I.P.P.I (Programma di Intervento per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione), che si prefigge come obiettivo quello di accompagnare le famiglie multiproblematiche riprogettando con loro e con i bambini le pratiche di intervento al fine di ridurre il rischio di maltrattamento e il conseguente allontanamento dei bambini dal nucleo familiare, è stato costruito il nuovo strumento di analisi e valutazione. Lo stesso è stato successivamente testato su un caso simulato, conducendo in sede di focus group la valutazione dei vantaggi e dei limiti. I contenuti emersi, riassunti e organizzati, hanno permesso di avviare nuove riflessioni, utili anche per lo sviluppo dell’attività futura.