Introduzione: L’aumento dell’età media della popolazione ha determinato una crescita significativa dei pazienti anziani candidati a trapianto renale. In tale contesto, il trapianto nei soggetti over 65 rappresenta una sfida clinica, condizionata da fragilità, comorbilità e alterazioni immunologiche legate all’età (immunosenescenza). Scopi dello studio: Analizzare gli esiti clinici e immunologici dei pazienti anziani sottoposti a trapianto renale presso l’Azienda Ospedale- Università di Padova (AOUPD), valutando la sopravvivenza del paziente e del graft, l’incidenza delle complicanze cardiovascolari, infettive e neoplastiche, e identificando i fattori di rischio indipendenti di mortalità e perdita del trapianto. Metodi: Studio retrospettivo monocentrico condotto su 157 pazienti ≥65 anni trapiantati tra gennaio 2013 e dicembre 2023. Sono stati raccolti dati demografici, clinici e immunologici relativi a donatore e ricevente. L’analisi di sopravvivenza è stata effettuata con il metodo di Kaplan-Meier, mentre i fattori predittivi sono stati attraverso l’analisi univariata e multivariata e confermata mediante modelli di regressione di Cox per la sopravvivenza. Gli esiti considerati includevano mortalità, rigetto acuto, DGF, complicanze chirurgiche, e funzione renale a 1, 3, 5 e 10 anni. Risultati: L’età media al trapianto era di 69 ± 3,2 anni; il 45,9% aveva più di 70 anni. La sopravvivenza del paziente era del 96% a 1 anno, 91,5% a 3 anni e 71,7% a 5 anni; quella del graft del 94%, 87% e 68% rispettivamente. Le principali complicanze sono risultate le neoplasie (40,1%), gli eventi cardiovascolari (33,1%) e le infezioni batteriche (22%). All’analisi multivariata, l’età del donatore (HR 1,10; p=0,048) e le neoplasie post-trapianto (HR 3,13; p=0,056) sono emerse come fattori di rischio indipendenti di mortalità, mentre la curva sopravvivenza ha confermato solo l’eta del donatore come predittiva di mortalità. L’analisi multivariata per la graft loss haconfermato solo l’ipertensione come fattore di rischio indipendente (p=0.009), mentre l’analisi di sopravvivenza del graft ha evidenziato il diabete (Log-Rank p=0.040) e al tipo di donatore (singolo deceduto) (p=0.003) come fattori associati a perdita del graft. Discussione e conclusioni: Il trapianto renale negli anziani è una procedura sicura ed efficace, che offre un vantaggio in termini di sopravvivenza e qualità di vita. Sono necessari studi prospettici per definire i determinanti prognostici chiave e sviluppare percorsi di trapianto sempre più personalizzati nel paziente geriatrico.
Trapianto di Rene negli over 65: Risultati nel lungo termine di uno studio monocentrico
KHALF, RIME
2023/2024
Abstract
Introduzione: L’aumento dell’età media della popolazione ha determinato una crescita significativa dei pazienti anziani candidati a trapianto renale. In tale contesto, il trapianto nei soggetti over 65 rappresenta una sfida clinica, condizionata da fragilità, comorbilità e alterazioni immunologiche legate all’età (immunosenescenza). Scopi dello studio: Analizzare gli esiti clinici e immunologici dei pazienti anziani sottoposti a trapianto renale presso l’Azienda Ospedale- Università di Padova (AOUPD), valutando la sopravvivenza del paziente e del graft, l’incidenza delle complicanze cardiovascolari, infettive e neoplastiche, e identificando i fattori di rischio indipendenti di mortalità e perdita del trapianto. Metodi: Studio retrospettivo monocentrico condotto su 157 pazienti ≥65 anni trapiantati tra gennaio 2013 e dicembre 2023. Sono stati raccolti dati demografici, clinici e immunologici relativi a donatore e ricevente. L’analisi di sopravvivenza è stata effettuata con il metodo di Kaplan-Meier, mentre i fattori predittivi sono stati attraverso l’analisi univariata e multivariata e confermata mediante modelli di regressione di Cox per la sopravvivenza. Gli esiti considerati includevano mortalità, rigetto acuto, DGF, complicanze chirurgiche, e funzione renale a 1, 3, 5 e 10 anni. Risultati: L’età media al trapianto era di 69 ± 3,2 anni; il 45,9% aveva più di 70 anni. La sopravvivenza del paziente era del 96% a 1 anno, 91,5% a 3 anni e 71,7% a 5 anni; quella del graft del 94%, 87% e 68% rispettivamente. Le principali complicanze sono risultate le neoplasie (40,1%), gli eventi cardiovascolari (33,1%) e le infezioni batteriche (22%). All’analisi multivariata, l’età del donatore (HR 1,10; p=0,048) e le neoplasie post-trapianto (HR 3,13; p=0,056) sono emerse come fattori di rischio indipendenti di mortalità, mentre la curva sopravvivenza ha confermato solo l’eta del donatore come predittiva di mortalità. L’analisi multivariata per la graft loss haconfermato solo l’ipertensione come fattore di rischio indipendente (p=0.009), mentre l’analisi di sopravvivenza del graft ha evidenziato il diabete (Log-Rank p=0.040) e al tipo di donatore (singolo deceduto) (p=0.003) come fattori associati a perdita del graft. Discussione e conclusioni: Il trapianto renale negli anziani è una procedura sicura ed efficace, che offre un vantaggio in termini di sopravvivenza e qualità di vita. Sono necessari studi prospettici per definire i determinanti prognostici chiave e sviluppare percorsi di trapianto sempre più personalizzati nel paziente geriatrico.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/96954