Il presente elaborato si propone di analizzare le modificazioni morfo-funzionali del muscolo tibiale anteriore in pazienti affetti da lombosciatalgia con compressione radicolare lombosacrale, condizione spesso associata a deficit di dorsiflessione. L’obiettivo è stato valutare l’efficacia di un protocollo riabilitativo mirato nel promuovere il recupero neuromuscolare, attraverso un approccio integrato basato su parametri clinici, funzionali, morfologici ed elettrofisiologici. Lo studio ha inoltre indagato il potenziale valore aggiunto di una valutazione combinata comprendente ecografia ed elettromiografia di superficie per comprendere meglio la relazione tra modificazioni strutturali e recupero dell’attivazione neuromotoria. Lo studio ha coinvolto due gruppi: un gruppo di pazienti con compromissione parziale del tibiale anteriore secondaria a sofferenza radicolare e un gruppo di controllo costituito da soggetti sani. Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad un progetto riabilitativo della durata di dieci sedute, comprendente esercizi di rinforzo selettivo del TA in catena cinetica aperta e chiusa, training propriocettivo ed esercizi di rieducazione al cammino. Le valutazioni sono state condotte al baseline (T0) e dopo il trattamento (T1), mediante analisi bioimpedenziometrica, dinamometria, analisi del range of motion, indice di disabilità, ecografia muscolare ed elettromiografia di superficie. I risultati hanno mostrato un miglioramento della forza in dorsiflessione, dell’escursione articolare e dei punteggi di disabilità, calcolati mediante Oswestry Disability Index (ODI), accompagnato da un incremento dello spessore muscolare e dell’attività elettromiografica durante la contrazione volontaria. Il confronto con il gruppo di controllo ha mostrato una progressiva normalizzazione dei parametri morfologici ed elettrofisiologici, mentre la forza massimale e l’attivazione volontaria completa non hanno mostrato un recupero completo, per probabile necessità di tempi di recupero maggiori. Nel complesso, i dati raccolti confermano l’efficacia del protocollo riabilitativo adottato nel promuovere un recupero sia strutturale che funzionale del muscolo tibiale anteriore nei pazienti con compressione radicolare lombosacrale. Il tibiale anteriore si è dimostrato un indicatore sensibile dello stato neuromuscolare e un muscolo chiave nella valutazione e nel monitoraggio del trattamento dei disturbi motori secondari a sofferenza radicolare.
Valutazione clinico-strumentale del tibiale anteriore nella lombosciatalgia: correlazioni morfo-funzionali ed effetti del trattamento riabilitativo
DAMASCO, GIULIA
2023/2024
Abstract
Il presente elaborato si propone di analizzare le modificazioni morfo-funzionali del muscolo tibiale anteriore in pazienti affetti da lombosciatalgia con compressione radicolare lombosacrale, condizione spesso associata a deficit di dorsiflessione. L’obiettivo è stato valutare l’efficacia di un protocollo riabilitativo mirato nel promuovere il recupero neuromuscolare, attraverso un approccio integrato basato su parametri clinici, funzionali, morfologici ed elettrofisiologici. Lo studio ha inoltre indagato il potenziale valore aggiunto di una valutazione combinata comprendente ecografia ed elettromiografia di superficie per comprendere meglio la relazione tra modificazioni strutturali e recupero dell’attivazione neuromotoria. Lo studio ha coinvolto due gruppi: un gruppo di pazienti con compromissione parziale del tibiale anteriore secondaria a sofferenza radicolare e un gruppo di controllo costituito da soggetti sani. Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad un progetto riabilitativo della durata di dieci sedute, comprendente esercizi di rinforzo selettivo del TA in catena cinetica aperta e chiusa, training propriocettivo ed esercizi di rieducazione al cammino. Le valutazioni sono state condotte al baseline (T0) e dopo il trattamento (T1), mediante analisi bioimpedenziometrica, dinamometria, analisi del range of motion, indice di disabilità, ecografia muscolare ed elettromiografia di superficie. I risultati hanno mostrato un miglioramento della forza in dorsiflessione, dell’escursione articolare e dei punteggi di disabilità, calcolati mediante Oswestry Disability Index (ODI), accompagnato da un incremento dello spessore muscolare e dell’attività elettromiografica durante la contrazione volontaria. Il confronto con il gruppo di controllo ha mostrato una progressiva normalizzazione dei parametri morfologici ed elettrofisiologici, mentre la forza massimale e l’attivazione volontaria completa non hanno mostrato un recupero completo, per probabile necessità di tempi di recupero maggiori. Nel complesso, i dati raccolti confermano l’efficacia del protocollo riabilitativo adottato nel promuovere un recupero sia strutturale che funzionale del muscolo tibiale anteriore nei pazienti con compressione radicolare lombosacrale. Il tibiale anteriore si è dimostrato un indicatore sensibile dello stato neuromuscolare e un muscolo chiave nella valutazione e nel monitoraggio del trattamento dei disturbi motori secondari a sofferenza radicolare.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/96959