"Efficacia di un protocollo integrato di idrochinesiterapia e balneoterapia in setting termale nei pazienti con gonartrosi: valutazione dei parametri clinici e di laboratorio"

Background: Osteoarthritis of the knee is the most common form of osteoarthritis and is a leading cause of chronic pain, disability, and reduced quality of life globally, with a significant impact on both the individual and socioeconomic levels. Thermal treatments represent a valid therapeutic option, which is increasingly validated in literature. Aims of the study: This study aimed to evaluate the effectiveness of an integrated rehabilitation program in a thermal setting (therapeutic thermal baths, mud therapy, and hydrokinesitherapy) in patients with osteoarthritis. Materials and Methods: A sample of 60 patients with grade II-III osteoarthritis of the knee, as classified by the Kellgren and Lawrence scale, was randomly divided into two groups. The experimental group underwent an integrated thermal rehabilitation treatment (balneotherapy and hydrokinesitherapy), while the control group received traditional thermal treatment with balneotherapy (therapeutic thermal baths and mud therapy). Assessments were conducted before and after treatment and included clinical variables, functional (hand-grip test, assessment of ROM and muscle strength), questionnaires (NRS, WOMAC, SF-12, Lequesne Index, Pittsburgh Scale, Psychological General Well-Being Index), and biomarker analyses (cortisol, IL-8, BDNF, NGF). Results: At the end of treatment, both groups demonstrated improved motor function, with significant improvements in the WOMAC and Lequesne questionnaires. Knee range of motion also improved, with an improvement in ROM. Analysis of plasma biomarkers revealed a significant increase in plasma cortisol in both groups, but more pronounced in the experimental group, and a reduction in NGF levels in both groups, with the reduction being significant only in the experimental group. Pain and the physical component of the SF-12 improved significantly only in the experimental group. A comparison between the two groups revealed a more pronounced improvement in pain, motor function, and quality of life in the experimental group. Conclusions: The study demonstrated that, although both treatments are effective, the integrated treatment appears to be more effective in patients with greater pain and more marked functional impairment.

Presupposti dello studio: La gonartrosi rappresenta la forma più diffusa di osteoartrosi ed è una delle principali cause di dolore cronico, disabilità e riduzione della qualità di vita a livello globale, con un notevole impatto sia a livello individuale sia economico-sociale. I trattamenti in setting termale rappresentano una valida opzione terapeutica con una validazione sempre maggiore in letteratura. Scopo dello studio: Questo studio ha l’obiettivo di analizzare l’efficacia di un percorso riabilitativo integrato in setting termale (bagni termali terapeutici, fangoterapia e idrochinesiterapia) in pazienti affetti da gonartrosi. Materiali e metodi: Un campione di 60 pazienti affetti da gonartrosi di grado II-III secondo la scala di Kellgren e Lawrence è stato suddiviso randomicamente in due gruppi. Il gruppo sperimentale è stato sottoposto a un trattamento riabilitativo termale integrato (balneoterapia e idrochinesiterapia), mentre il gruppo di controllo è stato sottoposto a un trattamento termale tradizionale con balneoterapia (bagni termali terapeutici e fangoterapia). Le valutazioni sono state effettuate prima e dopo il trattamento e comprendevano variabili cliniche, test funzionali (hand-grip test, valutazione di ROM e forza muscolare), questionari (NRS, WOMAC, SF-12, Indice di Lequesne, scala di Pittsburgh, Psychological General Well-Being Index) e analisi di biomarcatori plasmatici (cortisolo, IL-8, BDNF, NGF). Risultati: Entrambi i gruppi hanno mostrato, al termine del trattamento, un miglioramento della funzionalità motoria; infatti, in entrambi i gruppi vi è stato un miglioramento nei questionari WOMAC e Lequesne. Anche l’articolarità del ginocchio è migliorata, si è visto infatti un miglioramento del ROM. Dall’analisi dei biomarcatori plasmatici si è evidenziato un aumento del cortisolo plasmatico in entrambi i gruppi in modo significativo, più marcato nel gruppo sperimentale, una riduzione dei livelli di NGF in entrambi ma significativa solo nel gruppo sperimentale. Il dolore e la componente fisica del SF-12 sono migliorati in modo significativo solamente nel gruppo sperimentale. Dal confronto tra i due gruppi è emerso quindi un miglioramento più marcato del dolore, della funzionalità motoria e della qualità di vita nel gruppo sperimentale. Conclusioni: Lo studio ha dimostrato che, nonostante entrambi i trattamenti siano validi, il trattamento integrato sembra essere più efficace nei pazienti con maggior dolore e compromissione funzionale più marcata.