Introduzione: In seguito ai progressi dell’oncologia, la gestione della fine vita resta una sfida: la somministrazione di trattamenti attivi nelle ultime settimane può comportare tossicità e costi significativi con beneficio clinico incerto. Questo studio monocentrico analizza la percentuale di terapie oncologiche attive negli ultimi mesi prima del decesso in pazienti con tumori solidi, valutando tipologia di trattamento, tempistica, tossicità e impatto economico, nonché l’aderenza alle linee guida. Materiali e Metodi: lo studio è osservazionale, retrospettivo monocentrico, no profit e ha coinvolto i pazienti affetti da tumore solido, trattati presso l’UOC Oncologia Medica di una Azienda Ulss della Regione Veneto e deceduti tra Gennaio e Dicembre 2024. Per ciascun paziente incluso, sono stati raccolti i dati relativi a: data del decesso, n° di cicli somministrati, setting, Performance Status, tossicità, data presa in carico da parte delle cure palliative (se applicabile), costo stimato dell’ultimo protocollo terapeutico. Tali dati sono stati ottenuti dalla cartella clinica e dall’estrazione dati ottenuta dai sistemi di logistica e prescrizione aziendali. Risultati: sono stati inclusi nello studio 168 pazienti affetti da tumore solido. Tra questi, il 23,21% ha ricevuto terapia oncologica attiva negli ultimi 30 giorni di vita. La sede di malattia maggiormente interessata da trattamenti nel fine vita sono Polmone e Apparato Urinario. Il 24% dei pazienti analizzati è deceduto in regime di ricovero ospedaliero. La tossicità rilevata è stata di grado maggiore nei pazienti trattati negli ultimi 30 giorni. Le percentuali di pazienti che hanno ricevuto chemioterapia o immunoterapia negli ultimi 30 giorni di vita sono 36% e 23%, questo dato conferma la necessità di implementare al meglio le raccomandazioni internazionali in merito alla terapia nel fine vita. Conclusioni: lo studio ha permesso di quantificare la percentuale di pazienti ai quali viene somministrata una terapia oncologica attiva negli ultimi mesi di vita, è stato possibile constatare come la presa in carico da parte delle cure palliative sia un tema che necessita di approfondimento. Lo studio dimostra come sia necessario implementare il percorso assistenziale con l’inserimento di cure palliative precoci, rivedere i sistemi di attribuzioni prognosi e accesso alla terapia, aderire alle raccomandazioni ESMO/AIOM sul fine vita e al contempo, orientare l’allocazione delle risorse economiche e assistenziali nel garantire e supportare la miglior qualità di vita possibile ai pazienti affetti da patologia oncologica avanzata.
Il trattamento oncologico nel fine vita: studio osservazionale retrospettivo in una Azienda ULSS della Regione Veneto.
BRUSEGAN, ADRIANA
2023/2024
Abstract
Introduzione: In seguito ai progressi dell’oncologia, la gestione della fine vita resta una sfida: la somministrazione di trattamenti attivi nelle ultime settimane può comportare tossicità e costi significativi con beneficio clinico incerto. Questo studio monocentrico analizza la percentuale di terapie oncologiche attive negli ultimi mesi prima del decesso in pazienti con tumori solidi, valutando tipologia di trattamento, tempistica, tossicità e impatto economico, nonché l’aderenza alle linee guida. Materiali e Metodi: lo studio è osservazionale, retrospettivo monocentrico, no profit e ha coinvolto i pazienti affetti da tumore solido, trattati presso l’UOC Oncologia Medica di una Azienda Ulss della Regione Veneto e deceduti tra Gennaio e Dicembre 2024. Per ciascun paziente incluso, sono stati raccolti i dati relativi a: data del decesso, n° di cicli somministrati, setting, Performance Status, tossicità, data presa in carico da parte delle cure palliative (se applicabile), costo stimato dell’ultimo protocollo terapeutico. Tali dati sono stati ottenuti dalla cartella clinica e dall’estrazione dati ottenuta dai sistemi di logistica e prescrizione aziendali. Risultati: sono stati inclusi nello studio 168 pazienti affetti da tumore solido. Tra questi, il 23,21% ha ricevuto terapia oncologica attiva negli ultimi 30 giorni di vita. La sede di malattia maggiormente interessata da trattamenti nel fine vita sono Polmone e Apparato Urinario. Il 24% dei pazienti analizzati è deceduto in regime di ricovero ospedaliero. La tossicità rilevata è stata di grado maggiore nei pazienti trattati negli ultimi 30 giorni. Le percentuali di pazienti che hanno ricevuto chemioterapia o immunoterapia negli ultimi 30 giorni di vita sono 36% e 23%, questo dato conferma la necessità di implementare al meglio le raccomandazioni internazionali in merito alla terapia nel fine vita. Conclusioni: lo studio ha permesso di quantificare la percentuale di pazienti ai quali viene somministrata una terapia oncologica attiva negli ultimi mesi di vita, è stato possibile constatare come la presa in carico da parte delle cure palliative sia un tema che necessita di approfondimento. Lo studio dimostra come sia necessario implementare il percorso assistenziale con l’inserimento di cure palliative precoci, rivedere i sistemi di attribuzioni prognosi e accesso alla terapia, aderire alle raccomandazioni ESMO/AIOM sul fine vita e al contempo, orientare l’allocazione delle risorse economiche e assistenziali nel garantire e supportare la miglior qualità di vita possibile ai pazienti affetti da patologia oncologica avanzata.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/97173