Introduzione: La malattia epatica associata a disfunzione metabolica (MASLD) porta con se conseguenze metaboliche e un rischio di evoluzione in cirrosi epatica ed epatocarcinoma. La stiffness arteriosa, misurata mediante Pulse Wave Velocity (PWV) è un indice precoce di aterosclerosi. Sia la MASLD che la stiffness arteriosa hanno fattori di rischio comuni quali un elevato livello di colesterolo LDL e un’aumentata resistenza insulinica. Scopo dello studio: Indagare l’effetto di un regime dietoterapico ipocalorico equilibrato seguito per 6 mesi su MASLD e stiffness arteriosa andando ad evidenziare un’eventuale correlazione diretta tra MASLD e PWV indipendentemente dai comuni fattori metabolici che li contraddistinguono. Materiali e metodi: 68 donne in menopausa (età media 57.0±4.2) con Body Mass Index tra 24 e 39 kg/mq con almeno un altro fattore di rischio cardio-metabolico sono state valutate all’arruolamento e a 6 mesi. Ad ogni valutazione sono stati compilati questionari anamnestici, raccolte le abitudini alimentari, ottenute misurazioni antropometriche, della forza, della pressione arteriosa, della bioimpedenziometria (BIA) e della PWV. Sono stati eseguiti esami bioumorali ed ecografia epatica specifica con rilevazione del parametro di attenuazione (ATI index). All’arruolamento è stato fornito uno schema dietetico ipocalorico equilibrato. Risultati: Dopo 6 mesi emerge un significativo miglioramento della steatosi epatica con un ridotto valore di attenuazione (ΔATI=-0.04 Db/cm/MHz, p=0.001) e una significativa (p<0.0001) riduzione della percentuale di steatosi lieve dal 44 al 20%, severa dal 20 al 12% e un aumento della percentuale di soggetti senza steatosi dal 36 al 68%. Non è emersa alcuna modifica della PWV (P=0.37). Emerge una significativa riduzione (p<0.0001) del peso corporeo (Δ=-4.8 kg), delle circonferenze vita (Δ= -3.7 cm), delle pliche tricipitali (Δ= -4.4 mm), sottoscapolare (Δ = -3.5 mm) e sovrailiaca (Δ = -3.8 cm) e dell’area adiposa del braccio (Δ= -7.7 cm2). BIA e plicometria concordano su una riduzione significativa (p<0.0001) della massa grassa in termini assoluti (-4.4 kg, e -4.1 kg, rispettivamente) e percentuali (-14.8% e -13.6%, rispettivamente) e un aumento della massa magra in termini percentuali (+ 5.8% e +5.0%, rispettivamente). La massa magra è rimasta invariata in termini assoluti. Si è vista una significativa riduzione della trigliceridemia (Δ= -12 mg/dL, p=0.02), degli indici di insulino-resistenza (rapporto trigliceridi/glucosio (Δ= -0.1, p=0.049), HOMA index (Δ= - 0.32, p=0.049) e METS-IR (Δ= -2.64, p<0.0001)) senza alcuna significativa variazione delle LDL. Si osserva un miglioramento significativo degli indici di adiposità viscerale [VAI (Δ= -0.18, p=0.05) e METS-VF (Δ= -0.21, p<0.0001)]. È emersa una significativa ridistribuzione dei macronutrienti con aumento del 4 % dei carboidrati (p=0.001) e una riduzione del 4.4% dell’introito di lipidi (p<0.0001). Si osserva inoltre un significativo (p=0.043) aumento dell’intake proteico in grammi (+5.4%) con una significativa (p<0.0001) riduzione delle proteine di origine animale (-6.5%) e dell’intake lipidico (-20.5%) specie a carico degli acidi grassi saturi (-31%) e un aumento di quelle di origine vegetale (+7.3%) e dell’apporto di fibra giornaliero (+23.7%). Conclusioni: Sei mesi di dieta ipocalorica sono sufficienti per avere un significativo miglioramento della steatosi epatica. Non emerge invece un beneficio per quanto concerne la stiffness arteriosa verosimilmente per la mancata riduzione dei valori di LDL o per la durata troppo breve del periodo di intervento. Ulteriori studi con un tempo di intervento più lungo sono necessari per identificare un eventuale effetto benefico della dietoterapia sulla stiffness arteriosa e per indagare un’eventuale relazione diretta tra MASLD e PWV.

Relazione tra MASLD e stiffness arteriosa in un gruppo di donne italiane in menopausa

CIAGHI, GIOELE
2023/2024

Abstract

Introduzione: La malattia epatica associata a disfunzione metabolica (MASLD) porta con se conseguenze metaboliche e un rischio di evoluzione in cirrosi epatica ed epatocarcinoma. La stiffness arteriosa, misurata mediante Pulse Wave Velocity (PWV) è un indice precoce di aterosclerosi. Sia la MASLD che la stiffness arteriosa hanno fattori di rischio comuni quali un elevato livello di colesterolo LDL e un’aumentata resistenza insulinica. Scopo dello studio: Indagare l’effetto di un regime dietoterapico ipocalorico equilibrato seguito per 6 mesi su MASLD e stiffness arteriosa andando ad evidenziare un’eventuale correlazione diretta tra MASLD e PWV indipendentemente dai comuni fattori metabolici che li contraddistinguono. Materiali e metodi: 68 donne in menopausa (età media 57.0±4.2) con Body Mass Index tra 24 e 39 kg/mq con almeno un altro fattore di rischio cardio-metabolico sono state valutate all’arruolamento e a 6 mesi. Ad ogni valutazione sono stati compilati questionari anamnestici, raccolte le abitudini alimentari, ottenute misurazioni antropometriche, della forza, della pressione arteriosa, della bioimpedenziometria (BIA) e della PWV. Sono stati eseguiti esami bioumorali ed ecografia epatica specifica con rilevazione del parametro di attenuazione (ATI index). All’arruolamento è stato fornito uno schema dietetico ipocalorico equilibrato. Risultati: Dopo 6 mesi emerge un significativo miglioramento della steatosi epatica con un ridotto valore di attenuazione (ΔATI=-0.04 Db/cm/MHz, p=0.001) e una significativa (p<0.0001) riduzione della percentuale di steatosi lieve dal 44 al 20%, severa dal 20 al 12% e un aumento della percentuale di soggetti senza steatosi dal 36 al 68%. Non è emersa alcuna modifica della PWV (P=0.37). Emerge una significativa riduzione (p<0.0001) del peso corporeo (Δ=-4.8 kg), delle circonferenze vita (Δ= -3.7 cm), delle pliche tricipitali (Δ= -4.4 mm), sottoscapolare (Δ = -3.5 mm) e sovrailiaca (Δ = -3.8 cm) e dell’area adiposa del braccio (Δ= -7.7 cm2). BIA e plicometria concordano su una riduzione significativa (p<0.0001) della massa grassa in termini assoluti (-4.4 kg, e -4.1 kg, rispettivamente) e percentuali (-14.8% e -13.6%, rispettivamente) e un aumento della massa magra in termini percentuali (+ 5.8% e +5.0%, rispettivamente). La massa magra è rimasta invariata in termini assoluti. Si è vista una significativa riduzione della trigliceridemia (Δ= -12 mg/dL, p=0.02), degli indici di insulino-resistenza (rapporto trigliceridi/glucosio (Δ= -0.1, p=0.049), HOMA index (Δ= - 0.32, p=0.049) e METS-IR (Δ= -2.64, p<0.0001)) senza alcuna significativa variazione delle LDL. Si osserva un miglioramento significativo degli indici di adiposità viscerale [VAI (Δ= -0.18, p=0.05) e METS-VF (Δ= -0.21, p<0.0001)]. È emersa una significativa ridistribuzione dei macronutrienti con aumento del 4 % dei carboidrati (p=0.001) e una riduzione del 4.4% dell’introito di lipidi (p<0.0001). Si osserva inoltre un significativo (p=0.043) aumento dell’intake proteico in grammi (+5.4%) con una significativa (p<0.0001) riduzione delle proteine di origine animale (-6.5%) e dell’intake lipidico (-20.5%) specie a carico degli acidi grassi saturi (-31%) e un aumento di quelle di origine vegetale (+7.3%) e dell’apporto di fibra giornaliero (+23.7%). Conclusioni: Sei mesi di dieta ipocalorica sono sufficienti per avere un significativo miglioramento della steatosi epatica. Non emerge invece un beneficio per quanto concerne la stiffness arteriosa verosimilmente per la mancata riduzione dei valori di LDL o per la durata troppo breve del periodo di intervento. Ulteriori studi con un tempo di intervento più lungo sono necessari per identificare un eventuale effetto benefico della dietoterapia sulla stiffness arteriosa e per indagare un’eventuale relazione diretta tra MASLD e PWV.
2023
Relationship between MASLD and arterial stiffness in a group of postmenopausal Italian women
MASLD
Stiffness arteriosa
PWV
Dieta
Menopausa
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