From State of Exception to Normalization: U.S. Counterterrorism Legislation and Human Rights

This thesis explores how U.S. counterterrorism law, born as an emergency response to 9/11, has evolved into a permanent system of governance. It argues that the “state of exception” has been institutionalized through legal, administrative, and technological mechanisms that normalize extraordinary powers. The study focuses on the second Trump administration, showing how counterterrorism logic was redirected inward toward migration, trade, and data surveillance, transforming security into routine administration. By examining laws such as the Patriot Act and the Alien Enemies Act within a human-rights framework, the thesis contends that legality itself now performs the role of exception, as rights and oversight are absorbed into bureaucratic and algorithmic procedures.

La tesi analizza come la legislazione antiterrorismo degli Stati Uniti, nata come risposta d’emergenza all’11 settembre, si sia trasformata in un sistema permanente di governo. Si sostiene che lo “stato di eccezione” sia stato istituzionalizzato attraverso meccanismi giuridici, amministrativi e tecnologici che normalizzano i poteri straordinari. L’analisi si concentra sul secondo mandato di Donald Trump, mostrando come la logica del controterrorismo sia stata reindirizzata verso l’interno: migrazione, commercio e sorveglianza dei dati, trasformando la sicurezza in amministrazione ordinaria. Esaminando atti come il Patriot Act e l’Alien Enemies Act in una prospettiva di diritti umani, la tesi afferma che la legalità stessa oggi svolga la funzione dell’eccezione, poiché diritti e garanzie vengono assorbiti in procedure burocratiche e algoritmiche.